Underground

Damsel in Distress

Archetipo cinematografico, la donzella in difficoltà campeggia trionfante sulle locandine di un secolo di cinema. Anche più di un secolo, se consideriamo che la figura femminile preda di incubi notturni compare già almeno dal 1781, nella celebre tela di Johann Heinrich Füssli, “L’Incubo”.
Se la raffigurazione della donna resta identica, a variare è la natura dell’incubo. Non più romantica rappresentazione del lato oscuro dell’inconscio, come reame dell’altrove, ma creatura aliena, non di questo mondo che, a volte, non sembra essere esemplare di valori assoluti, ma puro alfiere del commercio e dell’intrattenimento.
E su questo accenno di un tema affascinante come pochi, vi lascio con dieci esempi di “incubi”, a cominciare dall’originale, fino alle locandine vintage novecentesche.
Buona domenica.

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P.S.: votate nel sondaggio qui accanto, sulla destra! 😉

Autore e editor di giorno, talvolta podcaster. /|\( ;,;)/|\ #followthefennec
    • 14 anni ago

    […] fotografie dell’epoca. Su internet ne troverete centinaia. Julie Adams è la perfetta damsel in distress. Poco più che un oggetto. Sostegno, letteralmente, del suo compagno David, che si appoggia a lei […]

    • 14 anni ago

    Cos’è “Il colosso di New York”? cmq questi film sui BEM sarebbero da recuperare tutti. Alcuni, nella loro pochezza scenica, nascondevano idee davvero geniali!

    • 14 anni ago

    Uh, io le adoro le damless in distress.
    Iconograficamente, sono insostituibili, anche se cadute un po’ fuori moda, anche grazie al femminismo che le ha strappate dal ruolo di “belle sceme che si ficcano sempre nei guai”. 😉
    Ma un giorno torneranno in auge, me lo sento.
    E lo spero.

    Ps l’amico Etto ne ha fatto uno dei suoi soggetti preferiti, ed è bravissimo (www.messaggisofisticati.com). Se ti capita, facci un giro. 😉

      • 14 anni ago

      @ Cyber
      Anche tu vai matto per le donzelle in pericolo? Grande! Per me sono un soggetto ancora carico di fascino assoluto.
      Non mancherò di fare un giro sul blog del tuo amico. 😉

      @ Alex
      È un film del ’58, titolo originale “The Colossus of New York”.
      Ecco la sinossi da IMDb:

      Jeremy Spensser, genius humanitarian, is killed in an accident just after winning the Nobel Peace Prize. His father William, a brilliant brain surgeon, works on the body in secret before burial; later revealing to his other son Henry that he has the brain on life support and hopes to encase it in a robot body! The resulting being is large, strong, and develops many strange powers. Initially it has Jeremy’s gentle personality but this, too, begins to change, and a year later it decides to end its long seclusion…

      È apparentemente una rimescolata del solito mito del demiurgo & della creatura, però per l’epoca era decisamente ambizioso.
      Il bello è che questi film negli U.S.A. li trovi davvero nel cassone a 5 dollari a dvd oltre, suppongo, ai cimeli dell’epoca. Quello che si riesce a trovare qui è ben poca cosa.

    • 14 anni ago

    t’ho pure votato ah!
    sciao 😎

    • 14 anni ago

    Se ce riesci, prova a trovà Wherewolves on wheels. Deve essere da ammazzarse da e risate.
    Vojo dì:
    “This gang thought it was thoug… ‘til it found a new type of hell… THE BRIDE OF SATAN!”
    Il lupo mannaro e a sposa de satana! Cioè vita vissuta che più de così nun se pò!
    E’ na trama coi controcojoni o no?
    AHAHAHAHAHAH

      • 14 anni ago

      A pensarci bene è esemplare della vita coniugale… 😆
      Sempre il benvenuto, messere.

      😉