Abbadon è il titolo di questo secondo episodio sulla caduta di Otranto, gli intrallazzi dei nostri eroi e le intenzioni dei Figli di Mitra. Come al solito, attenti agli SPOILERS e buona lettura.
L’altra volta non si è parlato della situazione a Firenze che viene recuperata brillantemente in questo episodio. Come ricorderete – o forse no – dopo che Carlo è fuggito col bottino e Clarice gli è corsa appresso con una picca ben affilata, a Firenze sono rimasti solo Vanessa nelle veci di Reggente (in quanto madre di Giulio, figlio di Giuliano e ora ultimo erede maschio dei Medici) e Nico (Niccolò Machiavelli, ricordiamocelo) come consigliere.
Vanessa dà una splendida prova di sé mollando una robusta strigliata a due membri del consiglio che vorrebbero allearsi a Papa Sisto con la sua Crociata e tutto il resto, rinnegando i Medici e salvando la saccoccia. Vanessa li inquadra per benino e gli fa capire che fidarsi di Sisto è come posare la testa sul ceppo di propria volontà, che sono dei beoni, vigliacchi e imbecilli, più altre cose carine. Ma lo dice con un certo stile, perciò viene applaudita e la città resta con lei.
La ragazza inizia a piacermi, sicuramente più di Nico che qui non ci fa una grandiosa figura, anche se ci aspetteremmo qualcosa in più da lui, che non è ancora la figura che rappresenta ma che prima o poi speriamo emerga.
Roma è piena d’intrallazzi, così le indagini di Clarice la portano alla gola del cerusico, membro dei Figli di Mitra. Purtroppo non ha ancora in tasca le palle di Carlo da portare a casa e attaccare al blasone, ma si sta ingegnando. Incontra anche Lucrezia, con cui ha uno scambio riconciliatore, visto che le salvò le figlie durante la Congiura dei Pazzi. Che si formi un’alleanza? Io ci conto.
Riario è alle prese con Sisto per organizzare questa Crociata, che finanzierebbero coi soldi di Firenze – a loro insaputa già intercettati da Clarice quando ha acciuffato il cerusico – e con una difficile alleanza con Venezia, conquistata la quale sono certi che anche le altre repubbliche seguiranno. Il problema è che Laura Cereta odia Sisto, lo ritiene – giustamente – corrotto, infido e inadatto a guidarla. Preferirebbe infatti Riario, dal quale sembra in qualche modo ammaliata. Nuovi giochi di potere e forse compagni di letto ci aspettano.
Ecco, io però qui ho avuto un blackout di memoria su di lei e il marito, quello stecchito e itifallico a cui lei spezza il batacchio dopo aver detto: mi insulta anche da morto. Mi si è bruciata tutta la cartella di ricordi su questi due. Chi è lui? Sto diventando vecchio.
Qualcuno per cortesia mi dà una mano a recuperare i dati smarriti? Altrimenti devo ricorrere a Giovanni Muciaccia.
A Otranto sono cazzi così amari da guarire i diabetici, se ne accorge Lorenzo che viene rapito dai turchi e tenuto come ostaggio. Dopo una fuga rocambolesca in funivia, Leonardo rincorre il padre rapito dai turchi mentre gli amici si mettono in salvo, arriva in tempo solo per sentirgli lodare il figlio e maledire il nemico, poi la sua testa rotola giù dal patibolo.
Al Rahim, il Turco che è apparso a Leonardo fin dall’inizio, è presente sia sulla scena che prima, in una visione di Leonardo in cui gli dice che la sua non è magia ma una scienza che lui non è ancora in grado di comprendere.
Affermazione accompagnata dalle solite allusioni sibilline sul futuro, le ragioni degli Illuminati, il suo posto nello schema eccetera eccetera.
Finiamo con Leonardo in ginocchio, non tanto metaforicamente quanto fisicamente e psicologicamente. Già si capiva dal manifesto di questa stagione (il banner che introduce questo articolo) che sarebbe stata una mattanza, infatti Leonardo sta andando alla deriva come una barca di matti. Ora lo vediamo allucinato e sconfitto ma vedremo solo più avanti a cosa ci condurrà questa disperazione.
In conclusioni dico la mia su sua madre, per me è viva e vegeta da qualche parte. Il principe turco è sopravvissuto, quindi non vedo perché non lei che gli stava di fianco,. Inoltre sogni e flash di Leo lasciano intendere che il personaggio abbia altro da dare e da dire. E ci credo, visto che sono tre stagioni che la rincorriamo come il premio sul calcinculo! Aloha e alla settimana prossima.