Terzo episodio di Assassins Creed Da Vinci’s Demons con SPOLIERS! Entrate, leggete e commentate, prego. Non facciamo che mi abbandonate qui, nella Firenze rinascimental-fantasy. Che è, lo guardo solo io? Dai, che succede roba grossa: colpi di scena scoppiettanti come mortaretti.
L’episodio si divide in tre parti fondamentali:
- i Medici e la lotta per salvare Firenze;
- gli intrighi vaticani con Lucrezia, Lupo Mercuri e il Papa;
- Leonardo e la ricerca di una nave per raggiungere il lontano occidente.
Capitolo Primo – Rinascimentiful
L’idea di impiccare il Vescovo Orsini con l’abito talare è tornata come un boomerang nelle palle* dei Medici, infatti Papa Sisto IV scomunica l’intera città con uomini, donne e bambini. Questa mossa taglia fuori Firenze dalla politica e dai commerci, perché adesso nessuno vorrà avere a che fare con loro. Lorenzo decide di prendere con sé Piero Da Vinci e recarsi in segreto da Ferrante di Napoli (ignorando che questi ha già fatto comunella col Papa) per cercare aiuto in quella corte che ha conosciuto da ragazzo, intanto Clarice governerà Firenze in suo nome. Un paio di banchieri protesta ma Lorenzo li zittisce con belle minacce, obbediranno a sua moglie o inghiottiranno le loro dita una ad una. Con questo slancio passionale sembrerebbe che la coppia abbia sistemato tutto, ma dietro le quinte quasi si strangolano e accoltellano, perché quel Magnifico pirla di Lorenzo cade dal pero quando è Clarice a rivelargli che la spia del Vaticano era la sua amata Lucrezia (e ne approfitta per aggiustarne il ritratto con due bei tagli alla Fontana), Lorenzo quasi la strangola e si separano con malumore. Non va granché bene neanche tra Clarice e Vanessa, che attende il figlio di Giuliano ed è ospite del palazzo, visto che la prima mal sopporta la seconda. In più si presenta un tizio che dice di essere Carlo De Medici, figlio bastardo di non ricordo chi (e probabilmente di madre Abissina, unica nazione africana nota alla serie), visto che pare Michael Jackson prima del candeggio.
Il risultato è una sorta di Beautiful rinascimentale o Rinascimentiful, che può divertire o annoiare secondo i casi. Ditemi voi qual è il vostro. Io non ne sono troppo infastidito ma diciamo che se ogni tanto snellissero le cose, non mi lamenterei. Per esempio: Lorenzo che capisce il ruolo di Lucrezia al terzo episodio della seconda stagione – solo perché glielo dice la moglie – ne sa di salame come un panino.
Capitolo Secondo – Mata Hari, Assassins Creed e la Maschera di Ferro
Lucrezia assolda Assassins Creed Quon Shan, un misterioso guerriero orientale che deve essersi unito al gioco perché il Master lo sceneggiatore ha acquistato il manuale di espansione Mistic Asia o giù di lì. Shan è indispensabile per fare un numero coi coltelli e incantonare Lupo Mercuri, responsabile degli Archivi Vaticani, per convincerlo a scendere nelle segrete e scoprire chi è il prigioniero del Papa. Lo fa, perché tanto ha la pulce nell’orecchio, e scopre che quello è Francesco Della Rovere, il VERO Papa Sisto IV – TA DAN! – e padre di Lucrezia (ok, questo lo sapevamo), mentre quello che si fa chiamare Papa adesso è Alessandro Della Rovere, il suo vile gemello malvagio tornato per approfittare del potere del fratello incarcerandolo (ma senza Maschera di Ferro alla Dumas). Lupo cambia quindi partito e giura di aiutare Lucrezia e il vero Papa, ma non si sa come. Sempre più soap-opera, vero? La storia dello scambio malvagio è un cliché da commuovere un tipografo (battutaccia da stamperia, scusate).
Capitolo Terzo – Pirati e Bucanieri, non son seri, non son veri
Per requisire una nave, Leo – su consiglio di Vespucci – si traveste da Riario, purtroppo il vascello è al servizio del Duca Alfonso di Calabria, amico di Riario, che scopre subito il bluff. Leo & Co. fuggono rocambolescamente restando appiedati e fregati, oltre che con una taglia sulla testa messa da Alfonso in ducal persona. Al nostro viene poi l’idea di costruire un mini sottomarino d’assalto per attaccare la nave (no, non ho fatto zapping su G. I. Joe, è sempre DVsD), liberare gli schiavi e conquistare la nave. Sì, lo so, suona balordo e non sono qui per contraddirvi.
Alla fine ce la fanno – avevate dubbi? – e liberano pure gli schiavi. Tra loro c’è Yana la Circassa (che fa il paio con Zita l’Abissina, sull’altra nave con Riario) il “Giocattolo” di Alfonso, che saluta incidendogli la parola sul petto con un pugnale. Leo ha anche un’irritante visione del Turco che blatera di linee temporali e di come l’arroganza di Da Vinci rischi di sputtanare il piano vattelappesca per la supercazzola prematurata di questa gran ceppa di Rinascimento. Se avete capito qualcosa, citofonatemi che scendo subito così andiamo a cercare il filo del discorso nel pagliaio più vicino, tanto c’è sicuramente l’ago per ricucirlo. Ad ogni modo, scaricano Alfonso e i suoi uomini, prendono la nave e partono verso occidente. Ah, che sorpresa! No, davvero, un colpo di scena appena annunciato dai flash forward degli episodi precedenti in cui Leo e Riario sono lì con gli Incas del Carnaval di Brasil.
Ok, troveremo suspense in altro, per esempio in Rinascimentiful a casa Forrester Medici o alla Spectra in Vaticano. Poi abbiamo Riario e Nico, La Strana Coppia, con Zita l’Abissina, e stiamo pure aspettando La Reina do Carnaval do Brasil che deve sacrificarli alle divinità incas, quel brontolone del Turco che torna nelle visioni di Leo a dirgli che sta sbagliando tutto (neanche fosse sua madre), Michael Jackson De Medici, Vanessa e il pupo di Giuliano, Clarice con le palle (non quelle dello stemma, stavolta) girate, Lorenzo e Piero sulla via di Napoli, Papa e Antipapa che si fanno la guerra fredda con gli amici e gli sgherri, eccetera eccetera. Per questa volta però è tutto, ci rileggiamo la settimana prossima per vedere cosa succede in Assassins Creed. Ehm, RInascimentiful. Ehm, Da Vinci’s Demons. Bye bye!