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Da Vinci’s Demons – 8° episodio [recensione] Finale di Stagione!

Da Vinci's DemonsBlogspettatori e blogspettatrici, siamo arrivati al finale di stagione del nostro Da Vinci’s Whatever. Dopo che nella puntata scorsa si erano impegnati a radunare tutti i fili delle trame, in questo episodio li vedremo annodarsi in previsione del solito cliffhanger che chiude la prima stagione, ma non fate quelle faccette tristi. La seconda – come vi ho accennato la settimana scorsa – è già confermata, quindi ci saranno tante altre spacconerie rinascimentali per noi l’anno prossimo. Adesso però vediamo com’è finita, perché quello che segue è il solito riassunto pieno di SPOILERS!

Da Vinci’s Cliffhanger

La sblinda mistica fantasy parte subito – in un momento indefinito nello spazio e nel tempo – col Turco, l’Abissino, l’Ebreo e Cosimo de’ Medici (sembra una barzelletta ma non lo è, quasi) radunatisi in cima a una scogliera per parlare del futuro che verrà, e di questo Da Vinci che è la chiave di tutto eccetera eccetera. C’è anche una figura incappucciata – che fa sempre mistero e chissà, magari rivedremo questa scena l’anno prossimo e sotto ci sarà la madre di Leo – intenta a sventrare un’anguilla per leggere i presagi nel sangue versato, e nell’anguillomanzia vedono che l’ultimo tra loro a sopravvivere invidierà i morti, perché si troverà nelle cazzutissime acque del cambiamento, e sarà una roba grossa e dolorosa bla bla bla.

La pagliuzza corta pare vincerla il Turco, che ritroviamo nel presente quando avvicina di nuovo Leo dicendogli che per raggiungere Machu Picchu – tanto si è capito dove deve andare – ha bisogno di uno strumento di navigazione che si trova nascosto nella tomba di Cosimo, e che solo lui potrà trovare grazie a una serie di indizi esoterici vattelappesca. Infatti (ve la faccio breve) lo trova.

Adesso – prima di andare al porto dove è tutto pronto – deve solo dire a Lorenzo che gli dà buca, che nonostante il contratto se ne va e insomma ciao, è stato bello. Intanto che c’è, gli annuncia di aver visto Montefeltro a Roma, e che quindi la sua alleanza vale meno della Regina di Cuori a Briscola. Lo lascia perciò in braghe di tela, ormai sospettosamente marroni. Lorenzo lo maledice, scoprendo anche della sua tresca con Lucrezia riconoscendo l’anello (lo dicevo io che sarebbe successo). Non so, al posto di Leo a quel punto gli avrei fatto anche dei taglietti versandoci sale e limone. Così, per sfizio. Abbastanza stronzo, eh?

A Firenze tutti aspettano Giuliano alla festa di fidanzamento con Camilla Pazzi. Lo scopo è un po’ quello di uccidere entrambi i fratelli e prendere il comando della città, ma il fidanzato – come sapete – è desaparecido nella puntata scorsa.

Tuttavia, per la gioia di grandi e piccini, Giuliano è sopravvissuto alla pugnalata di Lucrezia grazie a qualche uomo pio (che se ho capito bene è valdese, altrimenti fa lo stesso) anche se ferito e dolorante, ma proprio quando fa per mettersi in marcia e comunicare al fratello che la spia è Lucrezia, viene trovato dagli uomini di Dragonetti, il Capitano della guardia cittadina – e complice dei Pazzi nella loro congiura – che Giuliano, senza neanche rendersene conto, converte alla sua causa ricordandogli la politica meritocratica fiorentina contro quella nepotista romana (e poi dicono che non sarebbe un buon politico, sì va beh).

Leo avrebbe pronta la nave per partire, i bagagli fatti e Nico e Zoroastro che aspettano al porto, ma deve proprio cavarsi un dente e dire a Lucrezia quel che pensa di lei, e magari fare il figo e salvare i Medici perché ha capito tutto. In qualche modo si scopre pure che il padre di Lucrezia è fratello del Papa, e quindi lei è cugina di Riario, che gestisce la congiura nonostante quello scalmanato di Francesco Pazzi che ha una sete di sangue da alzare il gomito all’AVIS. Il piano è avvelenare i Medici con le ostie durante la comunione, ma arriva Giuliano e tutto salta. Si va di duello. Medici contro Pazzi, come al manicomio. Anche il fratello di Clarice, il Cardinale Orsini, è nella combutta e tradisce la sorella. «Adesso la mia famiglia è Roma», dice lui, lavandosene ponziopilatamente le mani mentre lei cerca di salvare le figlie, ma ecco Lucrezia che le aiuta a scappare mentre Riario la intercetta. Clarice e le bambine fuggono con Dragonetti, ma Lucrezia resta in balia del cugino (prima però ha battibeccato con Leo su chi ha fatto cosa a chi ma infondo ci amiamo perché la trama lo vuole). Dopo le prove generali della settimana scorsa, Giuliano muore davvero, trafitto da tutte le parti dai congiurati.

Vanessa fa in tempo a dargli un abbraccio e un ultimo bacio, comunicandogli che aspetta un figlio da lui e che la sua discendenza è assicurata. Giuliano fa in tempo a mettere su un enigmatico sorriso tra la soddisfazione e il ma che cazzo, roba che se l’avesse visto Leo era già pronto per fare La Gioconda. Intanto, messa Lucrezia in sicurezza, Riario prende una delle armi di Leo e tira una cannonata al portone dietro al quale sono nascosti Lorenzo e Da Vinci.

BOOM!

Fine episodio, fine prima stagione.

Finale col botto, eh?

Mi dispiace per Giuliano, ma sarebbe stato sufficiente ripassare la Congiura dei Pazzi (cosa che non ho fatto apposta, per non rovinarmi la sorpresa) per sapere come sarebbe andata a finire, dopotutto questa è una serie con la trama piuttosto “vecchia” e di facile reperibilità, anche se – per come è stata gestita tutta la serie dall’inizio – mi sarebbe andata bene anche una soluzione ucronica, con una differente timeline tra personaggi e soluzioni narrative, ma così è andata.

Bene, mi aspetto molta più follia per l’anno prossimo, sempre che Leo riesca a partire per le Americhe e fare questo viaggio alla Mistero & Voyager, tra Roberto Giacobbo e Adam Kadmon. Staremo a vedere e certamente a rileggerci, perciò grazie a tutti e arrivederci alla settimana prossima con uno speciale sui personaggi di questa stagione e qualche idiozia emersa qua e là. A presto!

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