Siamo giunti a Domenica 5 Settembre 2010. L’estate è agli sgoccioli. Book and Negative è sempre un blog dell’orrore. Un orrore che preferisce guardare, contrariamente a ciò che è comune intendere, “alle eroine sexy rapite dai mostri del cinema” (cit.), all’exploitation estrema, ma paradossale, contaminata da elementi fantastici di ogni sorta. Più fantasia c’è, in quest’orrore, e più mi piace.
Secondo episodio della rubrica Come eravamo, per mostrare che l’Italia e la sua sottocultura (passatemi il termine, per nulla dispregiativo per ciò che mi riguarda) fumettistica è non solo stata all’avanguardia per decenni, ma si è rivelata addirittura precorritrice rispetto alle mode poi dilaganti, anche attuali. Unica, ma sostanziale differenza, la totale assenza di ipocrisia di stampo moralistico.
Si percepiva, esattamente come oggi, il vampiro come un personaggio ad alto tasso erotico? Eccovi serviti, dunque, con la nascita di Zora Pabst, trasformata in vampiro da Dracula in persona, risvegliato incautamente. Dopo aver bevuto un filtro, Zora è in grado di muoversi alla luce del giorno e di sfruttare al meglio e con cinismo le proprie qualità avendo a che fare, nel corso delle sue avventure, nientemeno che con Satana in persona…
Lo sapete quello che si dice, Zora assomigliava a Catherine Deneuve che, guardacaso, nel 1983, avrebbe interpretato Miriam Blaylock in “The Hunger” di Tony Scott. Nulla a che vedere col fumetto, per carità. Però è una di quelle coincidenze divertenti e che fanno pensare…
235 albi e 15 speciali per la nostra Zora che, come “Terror” e come tante altre testate comparve nelle edicole italiane dal 1972 al 1985 per regalare maldestri sogni piccanti.
Le copertine, però, sono ancora oggi bellissime. Guardatele e dopo, se è il caso, pensate a ciò che c’è in giro.
Pensate a un possibile film su Zora, non quello che tutti conosciamo, uno più aderente allo spirito del personaggio, ma che sia in grado di valorizzarlo e attualizzarlo, uno fatto seriamente che non finisca per diventare però uno stupidissimo porno, e ditemi se non reggerebbe il paragone, che so, con un Machete qualunque o con un Tarantino.
Voi pensateci, ok?
Articoli correlati:
Come eravamo: “TERROR”
Altre gallerie QUI