Cinema

Iron Sky (2012)

The world is sick. And we are the Doctors. (Renate Richter, Iron Sky)

Iron Sky è bellissimo. E l’Italia è in ritardo rispetto al mondo.
L’idea dei nazisti sulla luna è venuta in sogno allo sceneggiatore Jarmo Puskala, che là confidò al regista Timo Vuorensola, mentre erano in sauna. Vuorensola disse che l’avrebbe trasformata in un film, ma solo se Udo Kier avesse accettato di recitarvi. E se Laibach avesse curato la colonna sonora. La colonna sonora… altro fuckin’ masterpiece (fottuto capolavoro).
Ecco, ogni cosa inizia così, dal molto piccolo. Da una sauna. Sembra quasi il nostro salotto, dove fantastichiamo di film e racconti, noi che sappiamo e possiamo farlo.
Non dar retta ai sogni, si dice dalle mie parti. Be’, la saggezza popolare a volte, è poco saggia.
Sfatiamo subito una leggenda, solo il dieci percento del capitale investito per Iron Sky proviene dalle donazioni dei fan. Su un budget stimato in 7,5 milioni di euro, questo vuol dire 750.000 euro. Che è una somma enorme, se ci pensate. Sfido chiunque a creare un sito internet, presentare un’idea balorda come quella dei nazisti sulla luna e ricavarne tanto solo sulla parola. Sul presupposto.
Certo, man mano che il progetto decollava sono arrivati i primi, fantastici screenshot, le prime indiscrezioni sul cast, s’è creata l’aspettativa. Si sono anche trovati i soldi. Pochi, pochissimi rispetto a una mega-produzione d’oltre oceano. Ma il risultato è eccezionale. Dirigibili madri nazisti, ruvidi, arrugginiti, decadenti, freddi come il lato oscuro della luna, che s’aprono e danno inizio alla guerra lampo, con decine di mini-astronavi da guerra che planano su New York come una pioggia di meteoriti seguite da scie di fuoco…
Loro vengono in pace.
E per piacere, prima di continuare, non osate smerdare questo film con critiche accazzo tipo: ma come hanno fatto i nazisti ad andare sulla luna? Non fa ridere, è troppo veloce, etc, etc, etc… e tutte le altre idiozie in tal senso. Perché vuol dire soltanto che non avete idea di quello che state dicendo.

***

Iron Sky è effetti speciali, ma è innanzitutto satira. Di quella divertente, intelligente, persino super partes, o quanto di più vicino all’imparzialità si possa trovare.
Perché la vera satira dovrebbe trascendere le bandiere e mostrare la follia della stirpe umana, strappando un sorriso sull’orlo dell’olocausto.
La satira non deve far ridere come una commedia sexy, deve far sorridere.
Questo fa Iron Sky. E fa ben altro.
Reparto scenografia, implementato dagli effetti speciali: magnifico, considerati i limiti. Due ambienti distinti, la Base Nazista sulla luna e la Terra, nei luoghi di potere, la stanza ovale, le Nazioni Unite, la redazione di una rivista di moda, la cui direttrice è consigliere del Presidente degli Stati Uniti. Ma non corriamo…
Si parla di stile: a una Terra minimalista, stilosa, elegante, funzionale e super tecnologica, si contrappone netto il mondo grigio dei Nazisti, cupo, metallico, pesante come la loro architettura, scuro come le uniformi, con tutto il fascino della tecnologia elettronica affidata a plance e fusibili, nell’era pre-computer, prima del silicio. La nanotecnologia non può, neppure concettualmente, appartenere a una “stirpe” che fa delle dimensioni questione di superiorità. Di supremazia. All’astronave più grossa dell’universo, corrisponde il pene più piccolo di chi la controlla, e si bea di spianare nuovi orizzonti a cannonate.
La scena in cui si paragona un piccolo smarphone a un grosso computer nazista sa di Crocodile Dundee, ma il senso ne è ribaltato completamente. “Un computer quello?” fa il doktor scienziato pazzo, “Qvesto, è un computer!”. Che è solo un ammasso grande quanto una casa, e milioni di volte meno potente.
Doppia satira, quindi, che mostra la vuota idea di supremazia e anche la follia che vuole tutto il nostro mondo dipendere dall’elettronica.
Col risultato, quindi, che le parti in lotta finiscono per esserlo tramite un concorso di colpa. Cecità, interesse, avidità, tecnologie innocue, come un telefono cellulare, che vengono utilizzate per risvegliare un’arma potentissima.

***

Perché nessuno vanta purezza, in Iron Sky. Nessuno è dalla parte dei buoni, eccetto pochi singoli che, si sa, nulla possono contro i poteri forti, eccetto sopravvivere. Men che mai i Nazisti, con la loro purezza razziale, le loro pozioni albinizzanti, per trasformare i neri in ariani. Né tanto meno i terrestri, che hanno come unica spinta l’interesse economico e la competizione.
La vera follia, che poi è evidente e sotto gli occhi di tutti, è che non c’è ideologia perversa che non possa essere piegata alla logica del guadagno. Logica distruttiva, che annienta l’individualità e annienta ogni cosa. Ecco il vero messaggio.
E poi, sì, è anche un ottimo film, Iron Sky. Forte in tutti i reparti. Regia, fotografia, cast.
E ridiamo nel vedere un clone di Sarah Palin, ora Presidente degli Stati Uniti, che adatta, su consiglio della “fashonista” Vivian Wagner (Peta Sergeant, che si concede una scena che ammicca alla sfuriata di Hitler nel bunker ai suoi generali, ne La Caduta), la dottrina nazista, enunciata nella stanza ovale da una splendida Julia Dietze, dell’unico popolo, dell’unica famiglia, dei valori universali, alla propria campagna elettorale per assicurarsi la vittoria.
È bastato modificare qualche parola, togliere la svastica dalle uniformi, e il gioco è fatto. Fiumi di consensi. Ora, al neo-presidente basta solo una guerra per farsi rieleggere.
Ma le bordate non sono solo contro gli Stati Uniti. I nazisti sono ottuse marionette, neppure l’immaginazione avrebbe avuto il potere di evadere dall’Età Aurea di Hitler, lo sappiamo. E tutte le loro teorie sono talmente folli da rasentare il ridicolo, se non fosse che hanno cagionati disastri.
I personaggi ridono, non credendo alle loro orecchie. Ridono persino dell’idea che possano esserci dei nazisti nascosti sulla luna. Ma la luna, ed è quello che fa più paura, non è mai stata così vicina. La luna è la stessa terra. i nazisti, e tutti coloro che condividono idee così balzane, non hanno bisogno di nascondersi, tanto non li si vede, persino se indossano uniformi che riecheggiano di parate militari, se non quando è troppo tardi.

***

Tutto è giocato sull’interesse personale. La guerra viene gestita come un’abile mossa della propaganda elettorale per la corsa alla presidenza. Solo pochi singoli avvertono il problema reale, il fatto che i nazisti redivivi costituiscano una reale minaccia.
L’idea che i messaggi siano condizionati, che chi detiene il potere lo esercita nascondendo la storia, manipolandola per i propri fini, andare in guerra e preoccuparsi del vestito che si indosserà, ignorare le morti, in quello che diventa una vendetta privata della Comandante del vascello terrestre contro il Gotterdammerung, ciclopica astronave nazista. Infine, la minaccia che viene sconfitta e accantonata in un quarto d’ora, appena spuntano le riserve di elio 3, i giacimenti nazisti sulla luna che portano al litigio e demoliscono il precario equilibrio terrestre, terrestri riunitisi per l’occasione sotto un’unica bandiera e subito pronti alla guerra fratricida.
Le sequenze ambientate alle Nazioni Unite, dove i delegati sembrano un branco di pagliacci, tra ammiccamenti e battutine, risuonano agghiaccianti, per quanto divertenti. Si ride, quando prende la parola la Corea del Nord. Si ride. Si ride anche dell’India, col delegato che indossa la svastica sull’anello, antico simbolo di prosperità, vero, ma anche simbolo del male. Si ride con angoscia, quando tutti i delegati del mondo si fanno bacchettare da una Palin furiosa, ché l’America comanda lei, l’ha sempre fatto…
L’insulto della supremazia razziale che diviene catarsi per battute e risposte: “Subumano? Non da quella parte, quello è il portellone esterno!”.
E in tutto questo spettacolo, in cui ogni singola battuta riferisce alla nostra tragica realtà, assistiamo a scene di battaglia spaziale eccellenti. E a un finale che si prende il lusso di contaminarsi, trasformando la satira in epica, quella poetica della fine che guarda alla sconfinata stupidità dell’uomo, ridendo di lui.

Altre recensioni QUI

Kick-ass writer, terrific editor, short-tempered human being. Please, DO hesitate to contact me by phone.
  • Appena visto e magari sono ancora troppo gasato ma, e non vorrei dire un’eresia, mi pare che siamo dalle parti del Dottor Stranamore… a fucking masterpiece!

    • Mmmhh… per questo aspetterò una terza o quarta visione. Poi ti saprò dire. 😀

      • Sì in effetti mi sono ripreso 😀
        Kubrick lasciamo là… comunque diciamo che va in quella direzione.

  • Mi hai convinto!!! Questo film deve essere assolutamente visto 🙂

  • […] Recensione di Hell […]

  • […] Book and Negative […]

  • Grazie alla Base per avermi fatto scoprire ‘sto film. In una botta sola sono riuscito a ridere, piangere e godere. Ridere per la satira ferocissima e sopra le righe al punto giusto, alcune sottigliezze mi hanno fatto crepare sul serio. Piangere per la pochezza del cinema “mainstream” e pietà lacrimante per le scimmie che distribuiscono i film nel nostro Paese. Godere per un film pieno di trovate, senza spiegoni, senza le solite battute ollivudiane der caz** e tanto spettacolo!
    Grazie alla Base, al Cap per questa bella reviù!

    • Grazie a te del commento! 😉

  • Lo aspetto con la bava alla bocca da quando ne ho parlato qualche mese fa sul mio blog.
    Contenta che ora sia reperibile e che sia anche un bel film, mi metto alla ricerca e mi stravacco in poltrona a guardarlo il prima possibile!!
    Babol

    • Sono sicuro che ti piacerà. 😉

  • Sbavo!

    • 12 anni ago

    FIlm fantastico e al tua recensione colpisce nel segno. So già che ai più questo film farà solo ridere, piuttosto che pensare, e forse è una fortuna che non sia uscito in Italia.

    Ave 🙂

    • No, il bello è che, come avevo preventivato, stanno cominciando a uscire le prime recensioni “illuminate” a colpi di “non fa ridere” gne gne gne
      Che tristezza.

      Grazie del parere. 😉

      • Be’, le citazioni sono gustose se riesci a coglierle. Purtroppo in moltissimi non ci riusciranno.
        Comunque, è stato piacevole che l’attesa per questo sia stata ricompensata dai risultati. Peccato che da noi non abbiano ritenuto opportuno distribuirlo.

        • 12 anni ago

        Non fa ridere?
        Lo stavo guardando sul notebook, con l’audio in cuffia… ogni tanto scoppiavo in qualche risata sguaiata, con la signora che mi guardava in tralice.
        A tratti è davvero irresistibile. Numerose le citazioni (o ce le ho viste solo io?) di numerosi film…
        Ora ne ho recuperato una versione che dovrei riuscire a vedere, godendomelo ancora meglio, in tv… almeno lo rivedo con mia moglie!

  • A breve lo guarderò anche io… e non vedo l’ora ^^

    • PS. Hai letto Svastica, di Buckowski? Bellissimo e non molto fuori tema rispetto a questa rece. Lo trovi in ebook gratuito (legale) se cerchi in rete.

      • No, mi manca! Di Bukowski ho letto quasi tutto! Grazie della dritta. 😉

  • Eh, questo invece non me lo perderò. In barba ai distributori italiani. 🙂

    Ciao,
    Gianluca

    • ci facci sapere! 😀

      • Sì, tanto non scappa. 🙂

        E ne approfitto per ri-augurarti buon WE. 😀 (oggi con i ri-qualunque cosa ci ho preso il vizio!)

      • Grazie, Gianluca. Purtroppo domani non la potrò leggere. Recupero settimana prossima. 😉

      • Vi faccio sapere domani, da me. 😉

        Però non potevo non tornare qui, dopo aver preparato la bozza, per rivedere la prima recensione che ho letto di Iron Sky e che lo descrive magnificamente. È un film meraviglioso, sotto ogni punto di vista. *O*
        Di quelli che devono essere visti, rivisti e ri-rivisti!

  • […] Visita il sito bookandnegative oppure iscriviti al feed Leggi l'articolo completo su AlterVista […]

    • 12 anni ago

    Geniale!
    Altro che i nostrani “Fascisti su marte”… un gran film di pungentissima satira.
    Non ci si stupisce nemmeno tanto che le ideologie naziste, appena appena rivisitate, trovino facile attecchimento alla White House… del resto basterebbe semplicemente immaginare cosa sarebbe successo se l’inquilino di settant’anni fa fosse stato Henry Ford… e non è che siano stati molto diversi dalla finta Palin i presidenti (e soprattutto l’entourage) degli ultimi decenni (soltanto che erano veri).
    Per il resto trovo che Germano abbia colto correttamente lo spirito paritario della satira… minchioni tutti!

    • Grazie, Giuseppe.
      Eh, direi che, rispetto ai film attuali, questo è un livello di satira che avevamo un po’ messo da parte, quello paritario, che poi è il più gustoso. Mai pensato, infatti, che la ragione stia da una parte sola, come i torti.
      😉

  • Gloriosamente spettacolare, dall’inizio alla fine. Recensione perfetta, condivido tutto e non avrei saputo dirlo meglio. Quando poi ho sentito le parole: «Mir joins the battle», con un accenno di inno sovietico in sottofondo, mi sono quasi commosso. Sarà una cretinata, ma è così. Tutta la satira, le citazioni, i personaggi… fantastico, sono rimasto anche a guardare i titoli di coda ascoltando la colonna sonora, estatico e soddisfatto. Poi l’ultima immagine, col Pianeta Rosso. Gasp! Sarebbe troppo coltivare aspettative a proposito di un altro film di Vuorensola? Non lo so, ma voglio sperarci.

    • E chi lo sa, tu non ci proveresti a fare un seguito, nei suoi panni? 😉
      Io l’ho visto due volte, la seconda ho apprezzato moltissimo tanti altri particolari. Davvero, davvero gustoso.
      Una lezione di cinema e di narrativa insieme.
      ;

  • Domani, domani lo vedrò appena ritorno a casa uhauhauha

    • E facce sapere… 😀

    • 12 anni ago

    Visto oggi! che spettacolo, un film perfetto sotto tutti i punti di vista. Senza alcun dubbio nella top 10 dei film del 2012. Molto in alto in classifica…

    • Ciao, benvenuto! 😉

      • Grazie mille. ^^

        • 12 anni ago

        Grazie!

        Sto dando un’occhiata in giro, ho scoperto questo blog solo oggi cercando recensioni di Iron Sky…..molto bello complimenti, e tante tante cose interessanti. A cominciare dalle pin up! 🙂

  • Ok. Questo sembra proprio uno di quei film da non perdere…

    • Direi proprio di sì.

  • E quanta gente nel nostro paese se lo perderà… bah!

  • Recensione capolavoro per un fucking masterpiece.
    E ora mi eclisso che devo scappare e non in ritardo.
    ma non potevo perdermela per nulla al mondo

    • Lucy!!! <3
      Grazie!

  • gran film! punto.
    ennesima riprova che non servono budget milionari se si hanno delle idee

    • E diciamolo, una volta tanto!
      E ora tocca a Prometheus. 😉