Cinema

Giorni Bui

Se avessi visto Lasciami entrare quando è uscito, due anni fa, probabilmente mi sarei illuso circa una possibile rinascita dei vampiri. Questo film sarebbe arrivato un anno dopo “30 Giorni di Buio” che, diciamolo pure, non è male.  Niente di lontanamente paragonabile col primo, certo, ma regge, tutto sommato. Ammetto anche che, per farselo piacere, uno deve avere certe fissazioni, come quelle che ho io, deve amare la desolazione, le micro-comunità assediate, i mostri che girano in strada e il gruppo di poveracci che viene massacrato pian piano, senza riuscire mai a restituire l’offesa ricevuta.
Invece, “Lasciami entrare” l’ho visto pochi giorni fa. Quindi l’illusione non ha fatto neanche in tempo a crearsi, che subito si è sciolta come neve al sole.
Ho visto 30 Days of Night: Dark Days, intelligentemente tradotto da noi con l’avvincente titolo di 30 Giorni di Buio 2. Mancava giusto il sottotitolo “La Vendetta” e la totale assenza di gusto avrebbe raggiunto vette epocali. Tra l’altro, e qui c’è davvero da ridere, non sarebbe stato neppure ingannevole, come sottotitolo. Dato che di vendetta si tratta. Ebbene sì.
In tutto questo sfacelo, l’unica cosa saggia è non averlo fatto uscire al cinema.
Perché, credetemi, è una cagata di film.
E vi faccio notare che è un giudizio lapidario, quello precedente, che non ho mai espresso qui su Book and Negative. Ragion per cui, siamo di fronte a una nuova vetta del nulla cinematografico.

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La Legge del Paletto

Poco fa, in sede di commento, ho regalato al mio amico Orlok, in arte Nosferatu, un paletto virtuale. Il suo intervento pro-vampiri, ironico o meno che fosse, mi ha colto durante la stesura di quest’articolo. A ripensarci, quel paletto lo vorrei regalare a tanti, troppi sceneggiatori che mettono le loro mani rapaci su questo splendido e leggendario archetipo, il vampiro, e lo rovinano completamente. Inoltre, ho deciso che, d’ora in avanti, quella immagine che vedete qui in alto a destra, una fedele riproduzione del paletto di Buffy, diverrà la locandina base di questo e di ogni ulteriore film vampirico di merda la cui recensione apparirà su queste pagine. In modo che sappiate subito, vedendola, che il film fa cagare senza aver bisogno di leggere l’articolo, e che vi conviene evitarlo come la peste. Questo se, come me, di vampiri, nonostante tutto, non ne avete ancora abbastanza.
Se il mio istinto non mi inganna, si tratta di un’immagine che vedrete spesso.

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[contiene anticipazioni]

Romeo + Juliet return

Vi starete domandando: perché l’hai visto?.
Me lo sono chiesto anch’io. La risposta è, come ho già detto, che il primo film non era malaccio, anzi, e, per di più, era basato sul fumetto. Non un capolavoro neanche questo, ma ci poteva anche stare. Poi ci sono stati i webisodes, prequel e sequel, una testa di ponte verso questo film [tutti i dettagli li trovate QUI], e la defezione di Melissa George, la Stella Oleson di Barrow, che, lo ammetto, era un’altra delle ragioni. Melissa mi piace un casino.
Al suo posto, Kiele Sanchez. Niente male, per carità, ma sembra un manico di scopa a cui hanno messo sotto il naso del formaggio gorgonzola, e lo dico senza becere ironie.
Su “Dark Days” versione a fumetti avevo già i miei dubbi perché, nel caso non lo sapeste, si è osato di nuovo l’inosabile, ovvero il sesso necrofilo tra essere umano, donna in questo caso, e non-morto. Stella altro non è diventata, per metterla alla maniera di “True Blood”, che una squallida fang-banger.
Trama esile esile, che si muove, oserei dire, su binari shakespeariani. E non c’è nulla da ridere. Sembra il secondo capitolo di “Romeo e Giulietta”, una sorta di “Romeo & Giulietta 2 – la vendetta”, messo su con poco gusto e contaminazioni vampiriche modaiole. Con lei, Stella, che fa la scrittrice e pubblica un libro verità sui vampiri di Barrow e sul massacro che questi ultimi hanno causato, e se ne va a Los Angeles a promuovere il tutto come una storia vera, mentre la sua casa editrice dice che no, non è una storia vera, ci mancherebbe! E poi tra gli spettatori ci sono dei succhiasangue e lei li fa arrostire perché in sala al posto dei faretti ha messo delle lampade a raggi UV. Perché i vampiri esistono e fanno paura! E bruciano al sole. O alle lampade solari, in questo caso.
E fin qui, fumetto e film sono una cosa sola. A parte che la Stella del fumetto ci scopa e basta, col vampiro, senza tante romanticherie e soprattutto senza preliminari; sapete, il rigor mortis… E a parte il gorgonzola sotto il naso della Sanchez.

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Regina dei Vampiri for Dummies

Poi, inizia lo show. La celluloide si discosta e prende la strada più sicura. Rinuncia, davvero incredibile, al sesso non-morto e opta per un più comodo e banale sesso d’ordinanza, consumato in fretta tra una battaglia e l’altra tanto per non dimenticare cosa vuol dire provare sentimenti. Dice proprio così, lo giuro.
Stella/Kiele viene reclutata da un gruppuscolo di quattro desperados, tre umani spinti dalla vendetta, ché ciascuno di loro se l’è legato al dito il torto relativo subito dai succhiasangue, e un vampiro buono. TA-DAAN!
Alt.
Un vampiro buono?
Ma basta. Basta! Non se ne può più!
Il vampiro buono che tiene a freno la lingua, pardon, i denti e si accontenta delle sacche di sangue nel frigo di casa, pur di non azzannare la patata.
Stella/Kiele effettua raid sotterranei con la sua squadra di imbecilli, rischia la pelle più volte seguendo piani preparati in cinque minuti guardando mappe incomprensibili, per uccidere la Regina Lilith (Mia Kirshner), la Capa Suprema di tutti i vampiri, che dal suo canto, ha studiato bene la parte dal manuale “Come diventare un Cattivo del Cinema for Dummies”, seguito da quello intitolato “Come morire da Coglione” sempre nell’edizione for dummies.

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Tracce di Pupi (Avati)

Altre cose, vediamo un po’, i vampiri che soffiano come gatti in calore e Los Angeles deserta.
Stella e la sua squadra di Ammazzavampiri Bambocci fanno un bel casino, usano armi ed esplosivi a manetta, fanno addirittura saltare in aria un edificio e… niente.
Ma porca pu**ana, a Los Angeles ci sono 15 milioni di persone! Dove stanno? Dov’è la polizia, la CIA, l’FBI? Com’è possibile che nessuno si faccia vivo?
Eh, ma si sa, i vampiri sono fighi, vestiti di nero, e potenti. Controllano tutto e tutti, tranne la mente bacata di chi se li immagina così.
Finale sospeso per modo di dire che, sogno o son desto, fa il filo al nostro Pupi Avati.
Avete presente quel gran bel film che è “Zeder”? Ce l’avete presente il finale?
Buon per noi, e per il signor Avati, che Zeder sia un piccolo gioiellino che ancora sa colpire.
Al contrario, male per tutti i vampiri e per gli amanti del genere perché si continua a essere rimpinzati come le oche in batteria, fino a quando non ci tireranno fuori e del nostro fegato gonfio e saporito non ne faranno un patè.

Altre recensioni QUI

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  • Ogni tanto ci troviamo d’accordo, va là. 😉 Il primo 30 giorni di buio m’era piaciuto davvero tanto, al punto che mi aveva fatto rivalutare il fumetto. Il secondo episodio… beh, già nella trilogia fumettosa è il meno valido, secondo me… e nel film, che dal fumetto si discosta pure parecchio, fa proprio schifo, non c’è nulla da dire.
    Il terzo me lo guarderò comunque, se mai lo gireranno, perché ho la fissa di finire quel che comincio. 😛

    PS: Ha ha ha! La guida “Come morire da Coglione” deve averla studiata proprio a memoria questa Regina Lilith!

  • Questa recensione, per iniziare la giornata, è l’ideale. E quasi quasi affilo il mattarello pure io…
    Non vedrò il film (Lasciami entrare meraviglioso, by the way) ma recupero il primo capitolo… Non prima di aver letto lo speciale linkato! Ci passo le ore, oggi, qui dentro… avvisato!

    • Mi casa es tu casa… 😉

  • […] Land è esemplare. Secondo lungometraggio, su queste pagine, a subire l’applicazione della Legge del Paletto. La suddetta vieta l’utilizzo della locandina originale e impone quello della foto che vedete […]

  • […] non sono d’accordo. Il film è uno di quelli che andrebbe considerato in violazione della Legge del Paletto vigente su questo blog. Certamente non un capolavoro. Ma, forse perché c’è Carpenter dietro […]

    • 13 anni ago

    @ El
    😛

    • 13 anni ago

    Eccoci ancora al solito sequel… e alla solita cagata…
    Inutile aggiungere qualcosa alla recensione di El,
    l’ unica considerazione che posso fare e sui cattivi che non uccidono i buoni quando ne hanno la possibilità: serve solo a far proseguire il film quando non si hanno buone idee… stesso cosa succede quando i cattivi ritornano in vita per motivi poco credibili.
    Sulla citazione dell’ ottimo “Zeder” volevo solo aggiungere che la sceneggiatura vede come autore Maurizio Costanzo.

  • E io che sono qui, un clown di passaggio? 😛

    • 13 anni ago

    Io invece questi film li guardo tutti perchè so che venendo qui li troverò tutti recensiti in “malo” modo. E che morirò dalle risate! ah, ah, ah! 😀

  • L’ho visto da tempo disponibile in streaming ma non mi passa nemmeno per l’anticamera del cervello l’idea di vederlo. Puzza di cagata a km di distanza. Un po’ come Descent 2.
    Una volta avevo moooolto più tempo libero e potevo vedermi anche i film palesementi brutti. Ora preferisco fare altro.
    I vampiri poi li reggo sempre meno. E dire che erano tra i miei “mostri” preferiti. Però l’opera di “normalizzazione” li ha distrutti. Perché di questo si tratta: hanno cercato di normalizzarli. In modo patetico.
    Il risultato? I veri appassionati li schifano come la merda di maiale.

    • See, immaginati se me lo fossi perso ‘sto sequel. Non avrei avuto vis critica per almeno un anno. Invece, i sequel me li guardo tutti, sono la mia forza. Ora sono ritemprato.
      😀

    • 13 anni ago

    @ Hell
    Figurati, non c’era proprio bisogno di specificare nulla. Mi sono anche divertito. Il paletto di Buffy nel petto è un bel modo di essere “ridotto in cenere”, sia pure in senso virtuale.
    L’avviso è per tutti gli altri: dal vivo Hell è molto peggio! Non potete avere idea dei reciproci, ma sempre rispettosi, sfottò al vetriolo.
    Com’è che si fanno le faccine? Ora ci provo 😀

    arrivederci adesso, se no inizio a bruciare visto che è ancora mezzogiorno

  • Qua puoi dire quello che vuoi, ricordalo sempre.

    Hai presente il sergente Taggart che diceva a Billy Rosewood: “Billy, io e te dobbiamo fare un discorsetto…”. Si riferiva alla passione smodata per le armi di quest’ultimo.
    Ecco, direi che io e te dobbiamo fare un discorsetto riguardo Kinski… LOL

    Comunque è un piacere scambiare chiacchiere con tutti voi. Dico sul serio.

    Sai che tutto ‘sto parlare di cattivoni cinematografici mi ha dato l’idea per un post?
    Ora mi mando da solo a preparare i biscotti. ^_^

    • 13 anni ago

    Ma dentona per me non è un insulto. Insomma, anche Kinski era un dentone e questo non mi impedirà certo di sposarlo.

    Oddio inguardabile questa cosa che non uccidono i buoni quando ne hanno la possibilità. Ma perché non leggono la lista delle cento cose da non fare quando si diverda un Oscuro Signore?
    (Comunque sì, penso che i temibili biscotti abbiano un grado sfida abbastanza serio, ma devo controllare sul manuale dei mostri ^^)

  • Verrà il giorno in cui anche il buon Lindqvist sarà stuprato dai cineasti d’assalto con un Lasciami entrare 2. Quel giorno Eli avrà raggiunto misteriosamente i 16 anni, andrà al college e tradirà Oskar con il capitano della squadra di football… :p

    • Ma uno non può collegarsi a internet la mattina e leggere simili bestialità! Roba da sentirsi male… 😆
      Comunque c’è già l’inutile remake. Ci stanno già provando. E in quel caso, paletti per tutti!

      😉

    • 13 anni ago

    Brutto Nosferatu che non sei altro! 👿
    Nel forum avrei dovuto dartele più forti! 😀
    Per colpa tua e della tua boccaccia il boss ci ha vomitato l’ennesimo post sui vampiri!
    Te le darei io con il paletto di Buffy!! 😛
    E pensa che io ero una a cui piaceva Twilight. Tiè, l’ho detta……………..
    Ora non ne posso più. Nè di Twilight, né di Buffy, né di Melissa George!
    Meno male che c’è Sly in tv. Almeno quello!!
    Boss, ci penso io. La tua moderatrice preferita.

    😀

    XOXO
    la Suprema K.

    • @ K.
      Ex-moderatrice. Non ci allarghiamo. 😈
      E comunque, lascia stare Melissa. Donna avvisata.

      Allora, io co’ ‘sta storia del paletto la pianterei qui. Ok, l’ho tirata fuori io, chiedo venia se volete, anzi, se vuoi, caro Orlok, e basta. Anche se credo abbiate colto l’ironia del tutto.

      Tra l’altro, e lo scrivo a beneficio dei nuovi/recenti lettori, io a Orlok lo conosco di persona. Dal vivo ci sfottiamo anche peggio di così. Quindi rientra tutto nella quotidianità.

      Oramai il paletto è sublimato. È diventato un simbolo di vendetta per tutti noi amanti dei vampiri. È un’arma la cui natura è mutata. Ora deve essere usata senza pietà contro gli umani che massacrano i vampiri. E sbagliate tutti se credete che sia troppo tardi. Proprio adesso è il caso di insistere e dare l’affondo finale.

      @ Agony
      Caspita, che memoria!
      Be’, però dài, come si fa a dare della dentona a Melissa? 😀

      Il Cattivone al Cinema. Io mi incazzo quando vedo fesserie del genere. Come giustamente sottolinei tu, il Capo Supremo/Signore Oscuro deve essere in gamba per stare dove sta.
      E allora, tornando a Lilith, prima cazzeggia sprecando tutte le occasioni utili per far fuori la nemica, che, tra parentesi, ha le ossa di adamantio, tipo Wolverine, perché viene bastonata di santa ragione, ma neanche un graffio; poi, si fa uccidere come una cretina.
      Fossi un attore, io ‘sti ruoli li riterrei vergognosi. Una macchia nella carriera.
      E stiamo parlando di Mia Kirshner che non è proprio una morta di fame che non lavora, anzi.
      E l’esempio del gdr è calzante. Un master viene impalettato (AARGH! Ecco che ritorna il paletto…) per molto meno.

      Ehm, preparare i biscotti prevede un grado di sfida? 😀

    • 13 anni ago

    Mi ricordo della tua passione per Melissa George. Una volta le avevo dato della dentona e tu l’hai subito difesa!

    Comunque penso che non darò una possibilità a questo film. Sarà pure un pregiudizio, ma non ho mai firmato nessuna carta in cui giuravo di non averne e/o di non assecondarli.

    “la Capa Suprema di tutti i vampiri, che dal suo canto, ha studiato bene la parte dal manuale “Come diventare un Cattivo del Cinema for Dummies”, seguito da quello intitolato “Come morire da Coglione” sempre nell’edizione for dummies.”

    Queste sono proprio le cose che non capirò mai. Se qualcuno diventa Capo Supremo dei Supercattivi, sgominando, si presume, una cifra di competitori Supercattivi, vogliamo darglielo il prerequisito di un’intelligenza media?
    Perché uno sceneggiatore non dovrebbe fare almeno un quarto dello sforzo che perfino il più umile master di D&D si sobbarca per contratto?

    Immaginiamoci la scena.
    E’ la fine della campagna, dopo mille disavventure siete riusciti a penetrare nella fortezza dell’Oscuro Signore. Il Mezzorco sfonda la porta e calpesta a passi pesanti i suoi resti per entrare ruttando.
    L’Oscuro Signore è lì, tutto vestito di latex luccicante, pallido come un cenobita e altrettanto conturbante a vedersi. L’immagine “cioè, sadomasissima” la dice lunga sul suo allineamento. Sembra pericolosissimo e tutti quelli che avete incontrato mostravano di temerlo a morte.
    Però all’ingresso del party nemmeno si gira, no. Non lo fa perché sta preparando i biscotti. E comunque li ha bruciati (il ranger se ne accorge subito). Li ha bruciati, sì, perché ha intelligenza sei e la ricetta c’ha la sua complessità. E’ una ricetta col suo porco grado sfida, sapete… Comunque, dove eravamo? Ah, sì volete uccidere l’Oscuro Signore? Mmm… be’, direi che il vostro bardo può colpirlo a morte. Prendendo dieci, tipo.

    Perché sopportare da uno sceneggiatore cose per cui il master medio di D&D si beccherebbe – minimo – la cacca di tutti sul tappeto? A questo punto facciamolo morire di infarto, l’Oscuro Signore, e non se ne parli più.

  • Ritenete dunque voi di aver ottenuto soddisfazione? LOL

    • 13 anni ago

    Bellissimo.
    Dopo questo pezzo il nostro duello è annullato.