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Game of Thrones – stagione 4 (ep. 8) [recensione]

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Puntata molto attesa e terzo episodio “Rosso” dopo ne Nozze di Rob e il Matrimonio di Joffrey. Ormai vi sarete spoilerati di tutto online e su Facebook ma io ve lo dico, qui si fa altrettanto.

Questa settimana, tutti a puntare sul match tra la Vipera Rossa e la Montagna che Cavalca, vero? Lo so, la mia recensione arriva tardi, anche per la mia media settimanale visto che tardo di un giorno, ma ve la beccate comunque. Il dubbio è, partiamo subito da qui o facciamo una scampagnata in giro per gli altri plot come hanno fatto gli autori, coltivando la suspense fino in fondo? Ah, non sarò certo io a rendervi la vita facile, perciò aspetterete la fine del post. E mi raccomando di leggerlo tutto perché the Moon Door awaits you!

The North

760004_GOT408_110413_HS_DSC06911-640x962Wildlings e Thenns attaccano Mole’s Town, i Guardiani però restano in disparte perché – come ricorderete – quella mezza sega di Ser Alliser Thorne, attuale Lord Comandante, ha deciso di restare sulla Barriera. Non sto a dirvi come andranno le cose ma spendo una parolina su Samwell Tarly: sarai anche un ragazzo intelligente, ma la scena in cui decidi di portare Gilly e il piccolo Sam a Mole’s Town ti dà molto del pirla. Infatti il Tarlo di Tarly è lì che rimugina “l’ho mandata a morire” ma gli amici lo consolano “è tosta, può essere sopravvissuta”. Sì, per pietà di Ygritte, non per astuzia di Sam.

La Sindrome di Stoccolma di Theon è grossa quanto il Nord, infatti è sufficiente a consegnarlo nelle mani di Ramsay che per questo viene riconosciuto da suo padre e finalmente diventa un vero Bolton. Momenti di commozione e tenerezza – beh, per un Bolton di Dreadfort che ha un uomo scorticato sullo stendardo – e il Nord ha il suo nuovo Lord.

The Eyrie

rs_560x415-140601213243-1024.Game-Of-Thrones-Mountain-Viper.jl.060114_copyI Lord della Valle accusano Petyr di aver ucciso Lady Lysa, ma inaspettatamente è Sansa a difenderlo in modo convincente e a perorarne la causa, tanto che da omicida passa a salvatore di donzelle, nella persona appunto di Lady Sansa Stark. Io questa parte non me la ricordo però mi è piaciuta, era anche ora che Sansa collegasse le sinapsi e lo ha fatto con un discorso credibile. Belli anche gli inside-jokes nei dialoghi, ma di questi taceremo misericordiosamente di fronte a chi non ha letto la saga. Solo un ultima cosa su questa parte: anche a voi quando Sansa scende la scala con quel vestito scuro e scollato è venuta in mente la metamorfosi di Lily in Legend? Ok, fatemi sapere nei commenti.

Meereen

gamebestMentre Grey Worm scopre i suoi sentimenti per Missandei – dopotutto gli hanno tolto i genitali e non il “cuore”, come Daenerys sembra non capire – una missiva giunta da chissà dove svela il ruolo di spia ricoperto da Ser Jorah all’inizio e così Daeny lo allontana. Il povero Ser Jorah mi fa una pena incredibile, non solo è confinato nella Friend Zone con catene da cenobita – e nonostante questo ha tradito il suo Re e voltato le spalle alla sua casa – ma viene anche allontanato e minacciato di morte dalla persona che ama e per la quale ha rinunciato a tutto. Martin è un sadico di professione, riesce a calare mazzate sui suoi personaggi come pochi altri. Alla fine barcolli con loro.

King’s Road

10265437_663602020360075_7289737202603623914_oArya e Gregor sono un duo fenomenale, tempi comici e scambi perfetti. Quando arrivano nella Valle e gli annunciano la morte di Lady Lysa, Arya scoppia a ridere in modo contagioso.

Reazione fantastica!

Non so voi ma io ne sono stato coinvolto, anche perché è il genere di reazione isterica che ti piglia quando leggi Martin.

King’s Landing

10325276_797056740324614_2748083705030274192_n«Trial by combat!» è la parola d’ordine della settimana, e fa sicuramente la parte del leone – ok, l’eventuale battuta sui Lannister non era voluta – tra i bookmakers di tutto il Regno.

Bello anche il dialogo un po’ eccentrico tra Tyrion e Jaime sul cugino Orson “Kuhn kuhn kuhn” Lannister, simpatica allegoria degli dei e della morte o – come mi è capitato di leggere spulciando la rete – forse un richiamo a Martin stesso e alla sua tendenza a uccidere in modo apparentemente indiscriminato, cosa che suscita la curiosità e la perplessità di Tyrion.

Ma ecco che suonano le campane ed è ora del combattimento, perciò tutti fuori a godersi il match.

  • Nell’angolo alla mia sinistra, Ser Gregor Clegane, la Montagna che Cavalca! L’uomo più grosso e brutale dei sette regni; stupratore di regine, spiaccicatore di principi e cuciniere di fratelli al barbecue!
  • Alla mia destra, il Principe Oberyn Martell detto la Vipera Rossa, fratello minore di Doran Martell, Signore di Dorne. Abile con la lancia dentro e fuori dal letto – if you know what I mean – donnaiolo, guerriero, sbruffone, amante della vita eccetera eccetera.
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Per la realizzazione di questa cronaca devo ringraziare i miei maestri Johnny Gomez e Nick Diamond.

Sotto lo sguardo torvo di Tyrion, Oberyn manda giù del buon vino e amoreggia con Ellaria Sand, la sua amante dorniana (e madre di alcune delle sue figlie, note come Vipere delle Sabbie). Sembra fin troppo sicuro di sé ma quando la lotta inizia pare posseduto da Inigo Montoya e Roberto Bolle. La Montagna non sa da che parte girarsi mentre questo ballerino “spagnolo” gli vortica intorno, colpendolo qua e là, ingiungendogli di ammettere i suoi delitti contro la sorella e i nipoti, colpendo e sparendo in una capriola o facendo la ruota come un pavone kung fu. Gregor però non si lascia distrarre; gli spezza la lancia e sfrutta la sua massa fisica per mantenere salda la posizione, poi tenta qualche affondo, ma la Vipera schizza da tutte le parti come scintille sull’incudine. In fine, Oberyn va di affondo e la Montagna crolla, trafitto dalla lancia di Dorne. Ah, l’ironia! Dalle tribune reali si alza uno stupore tangibile, mentre Tyrion azzarda un sorriso che è più una dolorosa smorfia di sollievo. Tuttavia Martin è ancora lì che agita la penna come una lama di Valyria e Oberyn commette un errore fatale: si avvicina a Gregor e gli ordina di ammettere i suoi crimini e fare il nome del mandante (Tywin, ovviamente), ma la Montagna si desta, lo afferra per il capo ed elencando le violenze sulla sorella, prima gli affonda i pollici nelle orbite e poi gli schiaccia il cranio a mani nude, così come fece ai suoi nipoti. Crollano entrambi e sul silenzio della folla, sul trionfo di Cersei e sulla disperazione di Tyrion, si leva la voce di Tywin che lo dichiara colpevole. Titoli di coda muti e a lutto.

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«Now cracks a noble heart. Good-night, sweet prince;
And flights of angels sing thee to thy rest».
― William Shakespeare, Hamlet.

Non ho letto i commenti e le polemiche dei fans sulla scena ma vi dico la mia: mi è piaciuta.

Dei libri ho questo offuscato ricordo di un personaggio powerplayer che arriva in città e viene fatto a pezzi in poco tempo, un fuoco di paglia che si spegne in fretta. Questa mi è parsa una presentazione adeguata e persino più indulgente.

Certo, Oberyn è troppo sicuro di sé e commette una stupidaggine avvicinandosi troppo alla Montagna, ma gli riconosco le attenuanti per via del profondo affetto che lo legava alla sorella e il modo in cui questo legame ha influenzato tutto il personaggio.

Doveva sciogliere la lingua di Clegane a tutti i costi, smascherare Tywin e vendicare Elia, i suoi bambini e l’onore di Dorne. Ci è rimasto secco nel tentativo ma questo fa di lui un personaggio tragico, disperatamente – e forse scioccamente – romantico ma completo e ben scritto.

  • Non è che mi lamenti sul serio: è un po’ come scherzare sui difetti dei vecchi amici.
    Quando ho saputo che Oberyn si sarebbe battuto con la Montagna -nel libro-, io non ero tanto certa dell’esito: la Vipera Rossa è uno dei abili guerrieri di Westeros, si vocifera avveleni i suoi sfidanti e casomai lo vincessero, muoiono per misteriose infezioni alle ferite, la sua pericolosità è indubbia.
    Bronn, la puntata scorsa, ha rifilato lo spoiler: puoi essere più agile della Montagna, farlo stancare e ucciderlo, ma se non funziona?
    La Vipera Rossa era riuscito a far tutto: l’aveva stancato, l’aveva colpito mortalmente, doveva solo dargli il colpo di grazia a distanza di sicurezza, rimanendo attento. La vittoria era sua.
    Lui però non desiderava la vittoria, desiderava la verità e la giustizia.
    Voglio dire, non è che contro Oberyn hanno mandato un pescivendolo di Approdo del Re. Ma è cosa chiarissima, direi.
    Jorah è sfortunato, ma un po’ della sua sfortuna se la cerca: Ned Stark non s’è alzato una mattina con la voglia di staccargli la testa dal collo, lui ha venduto degli uomini come schiavi che poi è quella roba brutta schifata da santa Khaleesi, poi ne spia le mosse ergendosi a suo paladino senza macchia, quando una macchia l’ha e non l’ha mai confessata.
    Scusatela se le sono girate.
    Avrebbe dovuto fargli un cazziotone epico, dirgli che si meritava di pettinare Missandei sino alla fine dei giorni e amen.
    L’ha bandito e ha sbagliato, al solito, il perdono non è il suo forte.
    Trovo più sfigato Theon. Jorah ha pilastro, rocce e impianto idraulico funzionante, Theon penso solo le rocce e centimetri di pelle in meno, quanto alla dignità… Ehm… Ciao, eh.

  • Allora, prima di tutto, Sir Jorah è il personaggio più sfigato della terra. Dà un senso di epicità all’aggettivo. XD
    Secondo, Oberyn è ha fatto la fine del coglionazzo. E in questo Martin ci ha marciato, perché non ho dubitato neanche per un istante che potesse vincere sulla Montagna.
    Aggiungo che così Martin è diventato anche un cinino prevedibile, nel suo negare il lieto fine a chiunque.

    Terzo, lo sguardo di Ditocorto verso Sansa mi rammenta quello di Hannibal Lecter verso Clarice. 😀
    Quarto e ultimo: la risata di Arya alla notizia della morte della zia Arryn. Una ridarella isterica. Bellissimo. 😀

    • Jorah è King of the Friend Zone, simpatizzo un sacco! Già che lei non se ne accorga e ogni tanto gli rifili certe frasi da amico è una coltellata, ma dopo questa temevo gli pigliasse un colpo. Possibile che Martin sia talmente una merda? Sì, è possibile! Anzi, me lo immagino a riflettere su simili esperienze passate mentre borbotta: «Ecco, adesso tutti faranno il tifo per lui e capiranno!» No, non mi è venuto in mente il contrario perché George che relega qualcuna nella Friend Zone non ce lo vedo. XD

      Il risultato del duello era un po’ annunciato, hai ragione, ormai Martin è prevedibile. 😀 Scioccante invece vedere Sansa che mette giudizio, era ora! Altro momento inaspettato, la risata di Arya: fenomenale! 😀 Non me l’aspettavo e mi ha pure coinvolto, perfetta. ♥

  • La morte della Vipera Rossa fa male, perché ciò che chiedeva era legittimo: giustizia per la violenza subita dalla sorella, dai nipoti e da cui a suo tempo, non ebbe maniera di evitare.
    È triste, perché lui aveva tecnicamente vinto il duello, se avesse mantenuto la freddezza di mente, ne sarebbe uscito praticamente illeso, vincitore come Tyrion.
    Oberyn esige una confessione, esige la giustizia come Tyrion e come Tyrion perde tutto.
    È pessimista, forse persino troppo ad andare a spaccare il capello in quattro, specie se sommato alla mole di soprusi ignorati e ingiustizie premiate.
    In quest’ottica, ben venga la compassione di Ygritte verso Gilly e Sam, creature totalmente inermi, a lungo vittime e l’evoluzione di Sansa che protegge il suo interesse e quello di un uomo che -pur per ragioni discutibili, nessuno lo nega- l’ha tratta in salvo dalla sua prigionia.
    La figura di Dany viene un po’ ridimensionata: non una creatura celeste di amore e di giustizia, bensì una giovanissima donna con una mole di responsabilità schiacciante sulle spalle, non ancora in grado di governare le turbolente città di Essos.
    Dany, dunque, non è infallibile e mostra la sua superficialità con Missandei, ovvero credendo che un amore privato della componente fisica – in modo traumatico, fra l’altro- non è un reale affetto e la sua irruenza rabbiosa con Jorah, mancando di compassione per l’ennesima volta.
    Fra l’altro, Dany non è affatto indifferente al tradimento di Jorah: è ferita, perché quell’uomo è il suo primo condottiero, il suo più fidato consigliere, il suo più caro amico che la segue, l’aiuta da quando ha sposato Drogo e d’un tratto, lei scopre che ha mentito.
    Doveva perdonarlo?
    Doveva perdonarlo, l’avrebbe fatto, se Jorah avesse confessato di sua spontanea volontà, magari in ambito privato e invece, reagisce in maniera furibonda, indignata, addolorata.
    Diciamo che lui ha fatto qualcosa di grave, specialmente spifferando che aspettava un bambino. L’ha salvata, però l’ha messa nella condizione di essere salvata, quando Dany aveva in lui il suo solo amico.
    Essere fatti fessi non piace a nessuno, eh.
    Lo scrivo, ma Dany non è che l’adoro però di essere parecchio incazzata aveva tutti i motivi, l’ha bandito e non messo a morte – poteva farlo – segno che l’affetto verso il suo amico non era svanito.
    C’è da fare un appunto: il Ragno Tessitore ha twitter?
    La puntata scorsa prendeva provvedimenti verso la Madre dei Draghi, subito arriva la letterina sigillata.
    È una pecca assai comune alla serie, basti pensare a Littlefinger che s’è spostato per i dannati Sette Regni in aereo (Approdo del Re, Alto Giardino, Nido dell’Aquila, dove stava l’esercito Stark per riconsegnare le spoglie di Ned, ecc…) e Melisandre che dalla Roccia del Drago recupera Gendry e rincasa per cena.
    Pecche minuscole, eh. Ma sì, faccio la criticona, oggi.

    • Facendo un discorso generale, mi piace la spietatezza di Martin e il modo in cui riesce a caratterizzare i suoi personaggi e rispettarne la psicologia finché non li ammazza brutalmente. Tanto ha ragione Hell, ormai lo sappiamo che George “Orson khun khun khun” Martin è un macellaio. Io anzi quel particolare monologo di Tyrion l’ho apprezzato a più livelli, la morte come atto indiscriminato dispensato dagli dei e dall’autore.

      In settimana ho letto una breve dichiarazione di Emilia Clarke in cui diceva che questa è stata la prima volta in cui non ha approvato le azioni del suo personaggio, anche se ama moltissimo Daenerys e adora questa parte. Secondo me è stata scritta benissimo, tutte le parti coinvolte restano ferite e non c’è lieto fine. Tragico ma realistico. Beh, trattandosi di fiction, diciamo verosimile.

      I misteri di Varys e Dito Corto sono insondabili, soprattutto le rotte della Westeros Ari Lines – e allora lo vedete che in giro devono esserci altri draghi oltre alle iguane di Daeny? – però va bene così, chiudo un occhio visto che anche loro sono personaggi splendidi.