Strane cose accadevano nel rutilante mondo del cinema fantasy del famigerato decennio, gli anni Ottanta.
Cose del tipo che RIchard Donner (Arma Letale, I Goonies, etc…) venne a girare un film da noi, tra Abruzzo, Marche e Umbria, si decise di ambientare addirittura la parte centrale della storia proprio all’Aquila, ma il nostro malvagio consiglio dei doppiatori e titolisti italiani ritenne che fosse meglio spostare tutto ad Aguillon.
Un luogo immagnario situato in Francia. Forse perché l’antagonista di Ladyhawke era un vescovo malvagio e in Italia, si sa, non sono mai esistiti vescovi malvagi, e poi in Francia c’era già stato storicamente il papa – malvagio pure lui – di Avignone, quindi sarebbe stato più opportuno ambientare un film così equivoco oltre confine.
O forse perché, si sa, ciò che è ambientato all’estero risulta sempre più appetibile, agli occhi degli italiani.
Sia come sia, Storaro immortala un’Italia magnifica curando la fotografia di questo film (bella la fotografia, esatto), e Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer portano in scena, insieme al giovanissimo Matthew Broderick, la leggenda dei due amanti uniti ma eternamente divisi, come il loro amore, dalla maledizione del vescovo, i cui terribili poteri hanno imposto a lui forma di lupo durante la notte, a lei di falco durante il giorno.
Un classico del periodo di Natale, infatti è andato in onda, per la millesima volta, in TV proprio qualche giorno fa.
Chiodi Rossi – il vostro podcast sul meglio della vita. E sul fantasy – ve lo ripropone con la formula speciale del video-commento: procuratevi il film e schiacciate PLAY insieme a noi per godervelo insieme alle nostre chiacchiere.
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