Al confine con gli anni Novanta, L’Ultima Crociata è una sorta di spartiacque: chiude il famigerato decennio, e apparentemente il franchise di Indiana Jones, lasciato a dormire fino ai Teschi di Cristallo.
Adesso, per l’ennesima volta, Indy viene richiamato in servizio, come Harrison Ford, a dire suo “l’unico a poter interpretare l’archeologo”. E noi gli crediamo. E gli vogliamo bene.
Qui è insieme a Sean Connery. Spielberg aveva sempre voluto girare un film con Connery, forse anche uno 007. Mentre Lucas… Lucas voleva girare un terzo capitolo in una casa infestata. Perché George ha sempre avuto naso.
Sia come sia, l’elemento fantasy dell’Ultima Crociata è, ancora una volta, il potere di Dio, che si manifesta attraverso il Graal. Secondo la tradizione, il calice usato da Cristo durante l’ultima cena. Bere dal Graal assicura l’immortalità. E Hitler, che già aveva dovuto rinunciare all’invincibilità dell’Arca dell’Alleanza, alla vita eterna proprio non vuole rinunciare.
I nazisti quindi sono di nuovo i malvagi avversari del dott. Jones, e del prof. Jones, mentre la novità è rappresentata da Elsa (alison Doody) che è una Indiana-girl votata al male.
Chiodi Rossi, il podcast sul meglio della vita (e sul fantasy), torna quindi col terzo capitolo. Potete ascoltarci – quasi – ovunque:
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