Siamo nel 1983, perché Chiodi Rossi ‘classic’ continua a occuparsi del famigerato decennio che ha segnato la Storia. Un anno prima c’era stato Conan il Barbaro, e quindi, un manipolo di avanguardisti pensò che potesse starci bene una controparte femminile del Cimmero.
Solo che questa produzione italo-americano-spagnola aveva altre mire e alti fini.
Curato da Matt Cimber (ex wrestler), alla regia e alla sceneggiatura, e interpretato da Laurene Landon (scartata nel ruolo di Red Sonja, poi finito a Brigitte Nielsen), Hundra mostra una sensibilità contemporanea nel narrare dell’affermazione della donna, ribaltando i consueti temi del fantasy e la sua visione tradizionalmente “maschile”.
È anche uno dei primi esempi di fantasy in cui la sessualità viene concepita e rappresentata non come abusiva o distruttiva ma in maniera naturale, fatta di attrazione e piacere reciproco. Da qui, io e Davide siamo usciti fuori tema, come spesso accade, per tentare di capire per quale ragione il fantasy e la sessualità non andassero d’accordo, dagli albori del genere fino ai giorni nostri. Ne è venuta fuori, spero, una discussione interessante.
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