Vediamo di sbrigarci, ché non ho tutta la giornata.
Cos’è il Boomstick Award? È un premio inventato e assegnato dal sottoscritto, tramite Book and Negative, a sette blogger cazzuti.
Qual è l’obiettivo del Boomstick Award? Quello primario, far schiattare chi non ce l’ha. Perché il Boomstick lo vogliono tutti. Credetemi, nel corso degli anni ne ho viste di incredibili da parte di gente disposta a tutto pur di accaparrarselo.
Scopo secondario è far conoscere blog fighi che altrimenti sparirebbero causa predominio di facebook e social network assortiti. Fight the Power!
Che fine ha fatto il premio del 2016? Non c’è, non è mai esistito, e non perché siano mancati, per quell’anno, sette blogger meritevoli, ma perché non mi andava di metter su il circo.
Questo è il Boomstick, ca**o, non un premio per signorine. Viene assegnato solo quando serve.
Ma dai, l’hai detta davvero tutta? No, in effetti no. Ve la faccio breve: il Boomstick Award nacque nel 2012, quando la rete era un proliferare di premi e premietti coi quali ci si scambiavano coccole.
Il Boomstick Award è lontano da tutto questo. In che modo? Nel senso che non viene assegnato per meriti, ma per pretesti.
Tu hai i capelli biondi come Amber Heard? Complimenti, non hai vinto il Boomstick, perché questo è un premio che viene assegnato ai/alle blogger…
Ma ci siamo capiti.
Per cui, senza altri titillamenti, procediamo.
I vincitori di quest’anno sono, in ordine rigorosamente casuale:
- La finestra di Hopper di Francesca
perché:
– ci trovate arte, pensieri, citazioni, Stephen King e… Hopper
– le finestre accese di notte sono malinconiche
– l’autrice in realtà è Jasmine della Disney - IlGiornodegliZombi di Lucia
perché:
– è un’irriducibile
– difende l’horror, che oggi più che mai ha bisogno di essere difeso, pur godendo di ottima salute
– gli articoli che più mi piacciono sono quelli che lei odia scrivere, perché deve, ma per fortuna esistono - Redjack di Alessandro
perché:
– è la Bibbia su Jack lo Squartatore, ma non solo
– è un affresco, in continuo aggiornamento, sull’epoca vittoriana e sui serial killer, se vi piace l’argomento
– è, cosa non trascurabile, in lingua italiana - Secondo Kara Lafayette di Kara Lafayette
perché:
– è la mia fidanzata, e sfido chiunque a non assegnare un premio così figo alla propria fidanzata, se ci tenete alla vostra pellaccia
– ospita una rubrica epica: Brutti, ma Ganzi, che vi presenta, come da titolo, personaggi bruttissimi, ma fighissimi e dalle vite interessanti
– se in qualche maniera riuscite a colpire l’attenzione dell’autrice, vi potreste ritrovare ritratti in una delle sue caratteristiche vignette. Poi non dite che non ve la siete cercata - Redrumia di Mari
perché:
– ha subito uno di quegli interventi di restauro che nemmeno la Cappella Sistina, e il risultato è oltraggiosamente fighissimo
– oggettivamente, Redrumia? Nessuno di voi ci ha pensato, ma ora è il titolo che avreste voluto per il vostro blog
– vanta una lista di post “speciali” che meritano almeno una lettura - Strategie Evolutive di Davide
perché:
– ecco, non è un segreto, vorrei riuscire a scrivere i post come li scrive lui
– perché il suo è un blog “semi-defunto”, non morto, in pratica. Ditemi se non è figaggine, questa.
– perché è l’unico, vero life-style blog in circolazione - Delicatamente Perfido di StepHania Loop
perché:
– ci sono post su film e telefilm incredibilmente chirurgici, piacevoli da leggere, con tanto di votazioni per categorie. Voi che scrivete di cinema, questo è il blog che vorreste avere, ma che non avete
– Ok, l’H maiuscola nel nome, io voglio sapere il perché
– è un sito essenziale, chiaro, sempre aggiornato
Perché voi vincitori possiate a vostra volta assegnare il premio ai vostri sette blogger cazzuti, è necessario che rispettiate 4 semplici regole:
1 – i premiati sono 7. Non uno di più, non uno di meno. Non sono previste menzioni d’onore
2 – i post con cui viene presentato il premio non devono contenere giustificazioni di sorta da parte del premiante riservate agli esclusi a mo’ di consolazione
3 – i premi vanno motivati. Non occorre una tesi di laurea. È sufficiente addurre un pretesto, o più di uno, se ne avete
4 – è vietato riscrivere le regole. Dovete limitarvi a copiarle, così come io le ho concepite
*
Complimenti complimentoni ai vincitori, che figureranno in eterno nella Hall of Fame.
Prima di salutarci, ricordo che:
a) premio e banner sono di mia creazione, quindi gradirei essere citato negli articoli relativi
b) il Boomstick è un premio cazzuto. Se l’avete vinto non siete di sicuro delle mezze cartucce, ma… se non rispetterete le 4 semplici regole che lo caratterizzano, allora mezze cartucce diventerete
e vi verrà assegnato d’ufficio, l’altrettanto celebre Bitch Please Award, che pure lui ha saltato il 2016, quindi quest’anno porta sfiga doppia e disonore.
Riguardo quest’ultimo, non è che sto lì a soffiarvi il nasino e a dirvi se avete rispettato le regole o no.
Nel caso non l’abbiate fatto… Cavour lo saprà. E lo saprete anche voi…
Divertitevi, segnalate blog che siano davvero fighi e non fate il solito magna magna.
Ci rivediamo quando capita, ovvero alla prossima edizione!