Quale migliore sistema per celebrare questa festività che ricordare il FILM DI NATALE per eccellenza?
Accolgo subito le vostre legittime obiezioni. Forse Babbo Bastardo (Bad Santa, 2003) non è tra i vostri film di Natale preferiti. Potreste obiettare che è stato fatto di meglio… Potreste citarmi Una Poltrona per Due (Trading Places, 1983, J. Landis) eGremlins (1984, J. Dante), tanto per dirne solo due tra i classici dei classici.
Questo in esame, però, ha un valore affettivo insuperabile per il sottoscritto. Cadde durante un periodo che definire buio è poco ed ebbe il merito non comune di farmi riappacificare col cinema natalizio demolendo a colpi di “vaffanculo” e “merda” tutta una serie interminabile di polpettoni strappalacrime conditi con quei buoni sentimenti ipocriti, che valgono solo a Natale, che mi facevano diventare isterico, tralasciando volutamente l’epidemia da cinepanettoni.
Billy Bob Thornton è Willie, il Babbo Natale alcolizzato, sudicio, sboccato, col fetish delle ciccione, che maltratta i bambini, rapinatore di centri commerciali insieme a Tony Cox, il suo compagno elfo Marcus. Entrambi sono figure da antologia nera. Dopo di lui, il Babbo Natale pacioccone e bonario non ha più senso insieme ai suoi elfi idioti e alle fottute renne.
Accanto a Thornton e Cox, un cast azzeccatissimo. Su tutti, spicca il debuttante Brett Kelly, nel ruolo del ragazzino vittima dei bulli che vive da solo con una nonna rincoglionita, perché il padre è andato a esplorare le montagne in galera, biondo e riccioluto, con una cascata di boccoli d’oro che ricorda i puttini presenti sulle confezioni di Pane degli Angeli e con un’espressione inebetita, ma allo stesso tempo disarmante. Poi Lauren Graham che, smessi i panni della Mamma per Amica, rivediamo finalmente in un ruolo sexy che le si confà che rende giustizia alla sua bellezza, sua la parte della barista feticista che sogna di fare sesso con Babbo Natale da quando era piccola.
E ancora Bernie Mac, responsabile della sicurezza nel Grande Magazzino che Willie e Marcus intendono svaligiare il giorno di Natale, che ingurgita bibitoni a base di fibre e tonnellate di arance per non farsi venire il cancro a causa delle sigarette e John Ritter (1948-2003), qui alla sua ultima interpretazione, nella parte del direttore dell’ipermercato scombussolato dalla condotta di vita non proprio zen del Babbo Natale (Willie) che ha appena assunto.
La trama è arcinota e non voglio sciuparla per coloro che ancora non l’hanno visto per cui chiuderò questo articolo con qualche curiosità sul film:
a) Larry David, Jack Nicholson e Bill Murray volevano la parte di Willie. Murray aveva addirittura firmato un pre-contratto, ma successivamente rinunciò per girare Lost in Translation (2003).
b) il film è pieno zeppo di turpiloquio. Approssimativamente vengono pronunciate 300 parolacce. Nella fattispecie, abbiamo 170 tra “cazzo, vaffanculo e fottiti”, 74 “merda”, 31 “culo”, 10 “puttana e/o stronza” e un solo “bastardo” in appena 91 minuti.
c) in Irlanda il film fu vietato ai minori di 16 anni.
d) nel film compare in un’inquadratura il videogioco Halo 2, distribuito, però, solo a partire dal 2004.
e) Billy Bob Thornton si ubriacò sul serio durante le riprese (fonte IMDb)
AUGURI A TUTTI! 😈