L'Attico

White Rabbit

Il titolo è un nonsense, come il testo della canzone dei Jefferson Airplane. Ma ecco… sono sicuro che qualcuno sta morendo dalla voglia di correggermi e spiegarmi che:

…Alice is The Woman, or who most commonly today refer to as satan. She is ten feet tall in figurative terms, because of what has happened with The Creators creation of the universe, world, and His end biological creature, The Human. The Human, made of cells, including a brain. The Human is being destroyed by modern society which The Woman has controlled since the beginning of time, doctors, drugs, government, religion, etc etc.

E altri deliri assortiti. Vi rimando a questa gustosissima pagina, se avete tempo da perdere.
Letto? Bene.
Sembra un nonsense anche questo post, ma in realtà è proprio legato all’introduzione, giacché in rete non ci si può più permettere di dire preferisco il kiwi all’arancia, che subito arriva il maestrino di turno a spiegarti perché la tua scelta è sbagliata e che, a meno non voglia fare la figura dell’idiota, devi cambiare idea.
Ma quanto sono belli, questi Maestrini o Maestrine dalla Penna Rossa che girano online…
E chiariamo, correggere non è mai inutile, laddove si sbaglia. Ciò che proprio non si apprezza, da queste parti come da altre, è il tono sarcastico misto a una saccenza insopportabile da parte di chi lo fa.
Cosa che, per quanto mi riguarda, annulla immediatamente qualsiasi disponibilità al dialogo e al confronto.
Strano e anti-democratico, questo mio atteggiamento, ma terribile e vero.

***

Bloggo da tre anni e mi paiono tre secoli. Quando ho cominciato, il blog su cui si litigava era Malpertuis, per ragioni che non sto a spiegarvi. Comunque, quei litigi avevano un senso, sciocchi come ogni litigio, ma un senso c’era. E poi, al di là dei troll di razza, con Elvezio si poteva discutere di tutto, anche troppo (mi raccomando, voi che commentate, ribadite quanto figo fosse Malpertuis nei commenti a questo post, ignorando il resto dell’articolo, per farmi incazzare), e le discussioni erano spettacolari.
Ora c’è solo la frustrazione di imporre sugli altri la propria autorità morale. L’aut aut. O almeno è questo che si avverte, con un odio intrinseco a caratterizzare il tutto, direttamente proporzionale al successo del blog preso di mira.
Si discuteva, qualche giorno fa, del perché molti blogger miei coetanei (nel senso della durata della permanenza online) stiano mutando i loro interessi e il loro bloggare.
Bah, la risposta è anche nella maleducazione generale. Non di tutti, ma di molti commentatori occasionali. A che pro continuare quando là fuori c’è gente così?

***

Ma questo non vuol essere il solito post di lamentele. La situazione è chiara, palese. Basta farsi un giretto e vedere quanti commenti maleducati arrivano. Anche stavolta non metterò alcun link, per il “piacere” di uno dei miei lettori.
Prendo spunto, invece, dal post di un mio amico, che lamenta la chiusura di molti blog al commento libero.
Io ho poco da dire, sono stato un pioniere della registrazione per poter commentare, da sempre, perché mai ho sopportato gli anonimi.
Però credo sia un altro importante segnale dell’insofferenza generale, quello dell’arroccarsi dei blog in difesa, contro il trollaggio esasperato.
In Inghilterra si va in galera per trolling. Ma qui, come sempre, siamo in ItaGlia. Di sicuro qualcuno alzerebbe gli scudi persino in difesa dei troll: “Non toccate i troll”. E via dicendo…
E la libertà di espressione dove la mettiamo? La mettiamo il più lontano possibile dalla libertà di offendere.
Per quanto mi riguarda, il bloggare continua a divertirmi. Ho scoperto di non cercare a tutti i costi il confronto con gli altri, né di averne bisogno. Ragion per cui, se là fuori ci sono (perché lo so che ci sono) individui desiderosi di insegnarmi a stare al mondo con battute ironiche e citazioni argute (tutte offensive), spiacente, ma non avremo mai occasione di sentirci. Come scrissi già su fb, tagliando di netto una conversazione inutile, non ho tempo da perdere a tentare di persuadervi delle mie opinioni. Qui, su queste pagine, si riga dritto, oppure non si riga affatto.
Correggetemi, se proprio dovete, ma con garbo. Lucia l’ha fatto, al suo primo commento su B&N. Coraggiosa, nevvero?
Il risultato è che oggi, dopo un anno, è una delle persone a cui tengo di più. Questo, tanto per smentire gli scettici che sono convinti che io sia intrattabile.

***

Infine, un messaggio a tutti i giovani blogger: so che ora vi sembra tutto bello e fighissimo, ma fra tre anni, avrete assaggiato tanta di quella merda che solo allora saprete se sia il caso di continuare, con questo folle bloggare, oppure no.
E sarete fortunati, se avrete la forza per domandarvelo. Vuol dire che la rete non vi ha appiattiti, né tolto ogni forza, regalandovi disillusione e frustrazione.
Il segreto del blogging è la costanza. Continuate a parlare, a scrivere, per far sì che la vostra voce venga udita al di sopra di quelle di coloro che cercano di farvi tacere, ché la loro debolezza non consente di reggere il vostro passo, ed è specchio della vostra forza.
Continuate.
Continuate.

Kick-ass writer, terrific editor, short-tempered human being. Please, DO hesitate to contact me by phone.
  • come era figo Malpertuis,…..ahahah

    ho una conneesione a carbone, il Puffo mi tiene lontano dalla Base….ma mi vedo lo gnomo 😀

    • Con o senza ascia? 😀

      • dopo aver visto la medium posseduta dalle monache…ho visto tutto

  • […] Visita il sito bookandnegative oppure iscriviti al feed Leggi l'articolo completo su AlterVista […]

  • Il diritto di parola per tutti è sopravvalutato. Ma c’è. Del resto, se non fosse così, a chi si potrebbe dare il potere di decidere chi deve star zitto?

    • È un circolo vizioso, ma il problema è non offendere. Tutto qua. Secondo il buon senso. Non è il caso di tirare in ballo il Galateo.

  • Ero tentato di trollarti un pò ma alla fine non ti ho voluto dare la soddisfazione! 😛
    Scherzi a parte, sai come la penso sul rispetto e l’educazione, al punto che davvero non capisco come si possa offendere qualcuno solo per il gusto di farlo. Ha un qualcosa di malato, di morboso, che nasconde una vera problematica che, diciamolo, non può fermarsi solo alla vita virtuale.
    Ma queste persone, nella vita reale, quando si trovano faccia a faccia con qualcuno in carne ed ossa, come fanno a non venir pestati?
    Una domanda lecita, se ci pensi, che però mi rattrista parecchio…
    E io, sul mio blog, ancora non ho avuto il piacere di fare la conoscenza di maestrini del genere. Forse in un post sulla vivisezione ho assaggiato questo lato del bloggare, ma più che togliermi la voglia mi ha spronato a continuare! 😀

    • No, non dimenticare che la maggior parte di loro nella vita reale sono pucciosissimi. 😀
      Ma non è neppure il gusto di farlo, è la prosopopea di imporre la propria visione sugli altri. Contenti loro, scontenti noi…

  • figurati se mi fermo, anche se oggi sto pagando caro il gusto della provocazione (stupido da parte mia), non lo credevo possibile ahahha
    meglio stare vicino a te Hell, mi sento protetto.
    Penso non smetterò mai di bloggare:-)

    • Be’, tu te li vai anche a cercare XD

      • Giuro che non lo credevo possibile:-)

  • Continuo, continuo. 😉

    G.

    • Anche troppo, sforni un eBook a settimana! A tutto c’è un limite! 😀

      • Se, se, come no. L’ultimo risale a Gennaio! 😀

  • Comincio col fare quello che la sa lunga – a me il significato di “White Rabbit” l’ha spiegato Grace Slick ai tempi, con una bella intervista su una rivista specializzata, ed è tutto perfettamente chiaro e sensato.

    Detto ciò – io credo ci sia una scarsa dimestichezza con la libertà di espressione.
    Nel senso che nella maggior parte delle situazioni in cui non solo è lecito, ma è doveroso esprimere la propria opinione (durante una predica in chiesa, ad esempio, o durante un comizio politico, o una lezione in aula) si è persa l’abitudine a commentare; “non si deve interrompere”, è “cattiva educazione” dire al professore che ha toppato (e poi comunque quello se lo segna e ti sega), “ma chi ti credi di essere?”
    E così, quando si arriva in un ambiente in cui la libertà di espressione è amplissima e garantita, molti perdono il controllo.
    Non hanno freni, non hanno remore – e non avendo nulla di intelligente da dire, ma potendolo dire comunque, sentono di doverlo dire, e scaricano valanghe di sciocchezze su blog, forum, siti e quant’altro.

    Se poi gli dici che stanno dicendo una marea di vaccate, di solito
    a . loro si offendono
    b . la maggioranza ti dirà che sei un piagnucolante troglodita
    c . qualche aborto di tubero ti crocefiggerà sul suo blog perché non metti la bibliografia ai tuoi post

    E perché “tutti hanno il diritto alla propria opinione,” ti dicono.
    Scordandosi come finisce quella frase… “fintanto che si tratta di una opinione informata.”

    E così – anch’io continuo a divertirmi a bloggare.
    Ho conosciuto persone fantastiche, attraverso il blog, ho fatto discorsi interessanti, ho imparato un sacco.
    Ho anche incontrato patetiche parodie di essere umano, arroganti imbecilli pieni di sé o pieni di letame (la differenza è minima), gente che la sa così lunga ma così lunga che deve arrotolarla per portarsela dietro?
    Certo.
    Hanno tutta la mia compassione.
    Ma non molta sopportazione.
    [e qui mi piacerebbe linkarti il video “Thank You Hater” ma mi dicono sia maleducazione mettere dei video nei commenti sui blog altrui 😉 ]

    • No, puoi linkare, ma non puoi incorporare i video, quella funzione l’ho disabilitata anche per me, finché la SIAE non decide cosa vuol fare in merito.

      Sono proprio curioso, a questo punto di conoscere il significato di White Rabbit, un excursus, se ti va. Da fare qui o sul tuo blog, se ritieni che sia interessante.

      Rispetto a ciò che dici, condivido, anche se proprio il mio malessere deriva dalla mancanza di educazione. Mi spiego, l’opinione può anche essere informata, ma non per questo ci si deve sentire in diritto di dare del coglione a un altro che ha sbagliato, o che semplicemente la vede in maniera diversa.
      Tutto qua.
      Quindi se qualcuno viene qua con aria saccente, ironica e maleducata io lo nuclearizzo senza pensarci due volte,

      ^^

      • Perfetto! Grazie! ^^

      • Mi tengo lo spazio per un post la settimana prossima… intanto magari vedo di recuperare l’intervista della Slick, così lo faccio spiegare a lei 😉

  • Ho scoperto di non cercare a tutti i costi il confronto con gli altri, né di averne bisogno.
    Un percorso parallelo, il nostro.
    Ci sono post in cui sono tentato di chiudere i commenti, non per cattiveria, ma perché non sono necessari. Esprimo una mia opinione, che ne so, su uno specifico libro. Non sento il bisogno del tizio che arriva a dirmi “secondo me è una merda e tu non hai capito un caz*o”.
    Perfino i post dedicati alle celebrità non meritano forse i commenti aperti. Vedessi quante porcherie mi tocca gettare nello spam…

    Secondo me per alcuni settori del blog occorre recuperare un po’ lo stile da quotidiano vero e proprio, dove l’articolo viene letto, non commentato.
    E’ antidemocratico? Buon Dio, e anche se fosse?
    Chi l’ha detto che sulla blogosfera bisogna ragionare per forza per sommi principi?

    • Io l’ho fatto poco tempo fa, se ben ricordi, ho chiuso i commenti, perché era uno sfogo contro i talebani della carta e sinceramente non avevo bisogno di sentirmi dire bravo, e soprattutto di sentirmi dire “sei un coglione”.

      Qui c’è sempre stato un clima tranquillo, per la registrazione. Non me la sentirei di consigliarla a qualcun altro, anche perché B&N è chiuso fin dall’inizio, un cambiamento di rotta su un blog come il tuo sarebbe visto come un tradimento, ma oggi la moderazione, almeno sul primo commento è indispensabile.
      D’altronde, quando la situazione degenera non vedo come si possa porre rimedio.
      😉

      • Infatti, anche secondo me sarebbe un cambiamento troppo radicale inserire la registrazion per i commenti su Plutonia.
        Tuttavia, come ho detto ieri, sto applicando una censura spietata e devo dire che alcuni elementi estremamente nocivi (Bidello, pornografi vari etc) sono spariti dopo un paio di messaggi cancellati senza preavviso.

  • La levata di scudi a volte è anche comprensibile. Basta vedere cosa sono capaci di fare certi troll in casa d’altri, per farmi venire il terrore che arrivino nella mia a farmi tirar fuori la doppietta e il lato Mr. Hyde della mia soave personalità. 😛 Io continuo a pensare che ci vorrebbero più istitutrici inglesi alle spalle della gente, per rifilare forti coppini quando uno sgarra dalle regole base della buona creanza U_U
    Seriamente parlando: concordo, in tutto. Continuiamo, e ce ne fottiamo quando è il caso! 😉

    • Coppini per tutti. Be’, senza neanche andare molto indietro nel tempo, a scuola elementare la mia maestra ce li dava, i coppini, per ridimensionarci. E direi che funzionava, tutto sommato.
      Ma oggi son tutti psicologi. ^^
      Ah, sto sempre a lamentarmi…

  • e soprattutto fottetevene! 😀

    • Amen. 😀