L'Attico

Com’era la rete

Immagino già il chiacchiericcio, in qualche cantuccio del web, per spiegare i motivi della mia assenza.
Ecco, riguardo questi ultimi, non sto a ribadirli. Se è vero che leggete il blog, allora lo sapete. Altrimenti, che state a fare ancora da queste parti?
So come farmi amare, questo è certo.
Però, aggiungo un po’ di considerazioni sparse, relativamente alla mia mancanza dal web e agli effetti che questa ha sortito su di me.
Mi sono sentito bene. Come non accadeva da mesi.
Il che mette in discussione molte cose che credevo ormai stabilite.
Mi piace ancora l’idea di portare avanti un blog, molto meno l’idea di dover interagire con tanti, troppi estranei che non mi conoscono, ma che si comportano come se invece fossimo amici d’infanzia, o nemici.
Detesto l’idea che i blogger siano diventati oggetto di scherno, nelle sfere che “contano”, spettacolo, cinema, televisione. Secondo il vecchio, ma sempre attuale adagio, se non puoi comprarli, allora distruggili.
Che è un adagio che si smonta da sé, almeno nella prima parte. Visto che di comprare i blogger non se ne parla proprio, dal momento che “scrivono per passione” e quindi non devono in ogni caso essere pagati.
Altra storia, Dracula 3D, l’ultimo nato di casa Argento. Ho visto solo il trailer e quelle poche clip ufficiali rilasciate su youtube: non c’è spazio all’interpretazione, sono oggettivamente ridicole sotto ogni aspetto.
Però… sembra sia vietato parlarne male. Su un doppio fronte, stavolta: quello di chi difende l’orticello, non potendo fare altro, visto che ci ha messo del danaro (oltre a quello statale), e l’altro, uno derivato da una spaccatura in seno al web, quello che “i blogger è colpa loro se vengono trattati così. E poi non dovrebbero avere pretesa alcuna”. E quindi è inutile parlare male di Argento.
E vabbé. L’unica cosa che posso aggiungere è che non me ne frega nulla.

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Terzo fronte, quello del “ringraziate sempre e comunque, anche se vi coprono di merda. Persino quando la gente sbaglia”.
Ecco, sono tutte distorsioni che non solo stento a comprendere, ma non voglio nemmeno farlo. È una perdita di tempo. E detesto essere finito, mio malgrado, in questo pantano.
Perché sono sì un blogger, quindi “uno sfigato che non vale nulla e lo fa per passione”, ma comunque qualcuno pensa bene di continuare a inviarmi mail per promuovere questo o quel concorso, scuola di cinema, seminari, libri, romanzi, etc… un po’ di pubblicità grauita, sapete. Che male non fa.
Quindi, in quanto blogger, a qualcosa servo, dopotutto. Solo che non mi viene riconosciuto.
E poi, ma perché mai devo stare a giustificarmi delle mie incazzature, di ciò che scrivo, di come lo scrivo, di quantunque lo scrivo? Ma che senso ha?
È sempre la solita storia, con la rete che ha fatto avverare il sogno di libertà, e con la libertà che s’è trasformata in anarchia. Con tutte le ovvie conseguenze.
Si litiga ovunque.
Poco fa, volevo verificare una mia teoria, quella che il film di Argento non lo vogliono nemmeno in streaming (c’è poco da ridere: il film di Argento va visto al cinema, per assaporarlo appieno), e mi sono fatto un giro: ho beccato un commento di un tizio che s’incazzava coi gestori di un noto portale di streaming perché c’era lo streaming di un noto telefilm e non ancora quello di Dracula 3D!
Per la serie: non solo il sito è illegale, viene anche trollato perché “non abbastanza illegale”. O perché “troppo lentamente illegale”.
Roba che te ne stai lì a guardare lo schermo con questi occhi O_O e a ridere per un quarto d’ora.

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Altri ancora, quelli che non leggono i post, ma commentano lo stesso, sulla base del titolo o delle fotografie inserite, quasi sempre dicendo stronzate. Davvero, davvero penosi.
Ma non mi sto lamentando eh. È solo una presa di coscienza di cosa sia diventata la rete. O magari lo è sempre stata, e io non me ne sono mai accorto. In ogni caso, fa schifo. Senza girarci intorno.
Ah, agli gne gne gne che a quest’ora staranno di certo sghignazzando al pensiero che “ecco, siccome è stato trollato e ha avuto una rece negativa, adesso Hell s’è stufato. Ben gli sta.” dico che sbagliano, infatti dopo quella stroncatura, ho ricevuto altre due recensioni entusiaste. Risultato: sono stufo lo stesso.
Stufo di leggere litigi ovunque.
Di leggere di gente che giudica qualsiasi cosa con la leggerezza di un caterpillar.
Stufo di essere stato trascinato, viste le mie scelte, in questa misera guerra combattuta a colpi di polemiche sterili e frecciatine, verso di me, o verso altri amici.
Se non vi sta bene come viene gestito questo posto non dovete fare altro che cancellare il segnalibro e dimenticarvi dell’esistenza di questo blog.
Inutile venire a dirmelo con l’aria dei saggi bodhisattva, magari anche con quel tono di acidità misto a superiorità, perché visto che a me invece piace parecchio e sono convinto della bontà di ciò che facciamo (badate, non della perfezione, ma della bontà, genuinità), l’unico risultato che otterrete sarà di essere cancellati. Io il coraggio di cancellare gli altri ce l’ho, da sempre. E i bodhisattva non li reggo. Mai stato zen.

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E adesso?
Adesso che ho partorito quest’ennesimo sgorbio (ovvero il presente post; per quelli che senza lo spiegone non capiscono) il blog può davvero ripartire, secondo i progetti già esposti, e verso i quali ormai molti di voi non ripongono più alcuna fiducia, visto che tardano ad arrivare.
A mia difesa dico che è sempre colpa della vita reale, che mi tiene lontano dalla rete. Anche se, alcune volte, lo fa per il mio stesso bene, come fosse una valvola di sicurezza.
E che comunque queste cose andavano dette, o scritte, giusto per non lasciare il minimo dubbio ai lettori (quelli che leggono, non che guardano le figure). Il Comico è sempre qui.
Nel frattempo, sto appronfondendo la conoscenza del mondo delle pin-up. Cosa che di sicuro appare come argomento frivolo, ma che non lo è. È questione di estetica. E le pin-up, e tutto il merchandising a esse collegato ne aveva da vendere.
Ma questa è un’altra storia.

Contenti del mio ritorno? ^^

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