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Ash vs Evil Dead – S01E03 “Books from Beyond”

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“I’m an alone wolf”
“A LONE wolf”
“Exactly”

Datemi dialoghi così, e vi amerò per sempre.
Che, a pensarci, è proprio ciò che fa Ash vs Evil Dead. Superato lo choc della durata striminzita degli episodi (25 minuti cadauno) – qualcuno dice che hanno eliminato il superfluo dalla sceneggiatura; e io posso pure dar ragione, a questo qualcuno -, ciò che resta è esaltazione.
Puro e semplice.

 

Un bel primo piano del Necronomicon
Un bel primo piano del Necronomicon

Laddove la storia non avanza come un incipit verdiano avrebbe reso lecito aspettarsi, incipit che segna un altro piccolo passo nell’introduzione di Lucy Lawless, il nostro trio di avventurieri, nonostante le ritrosie tipiche del nostro “alone wolf“, che per entrare in azione deve farsi pregare, si reca al Books from Beyond, il negozio di libri rari, il cui proprietario, così dice Ash, sostiene di poter trovare nel Necronomicon la formula per chiudere il portale che permette ai demoni di entrare nel nostro mondo, e mettere la parola fine a questa brutta storia.

Books from Beyond che, a quanto dichiara lo stesso Craig DiGregorio (produttore esecutivo) è stato ricostruito sulla base di… un vero negozio di arti magiche in quel di L.A. e che risulta set spassosissimo, tra feti animali e umani in provetta, cerchi magici disegnati con lo zucchero e vibrazioni malefiche, per l’ennesima avventura flash del nostro Ash.

“OK, look, if we get this done quick enough, we might have time to stop for churros. That’s not a racist thing, Pablo. That’s just a great dessert.”
“Ok, you know I’m not mexican, right?”
“That’s the spirit”

ash-vs-evil-dead-books-from-beyond-ash-summoned-demonBooks from Beyond è la quintessenza della spacconaggine di Ash, convinto che “versare una goccia di vernice su un dipinto” non possa assolutamente peggiorare la situazione, è infatti persuaso, assecondando la geniale intuizione del proprietario della bottega magica, che la soluzione al mistero del Necronomicon sia dentro il Necronomicon stesso, ovvero dentro i demoni che esso cela. Perciò il piano, nella mente di Ash, è limpido e immediato, banale nella sua realizzazione: evochiamo un demone minore scelto tra quelli elencati nel libro, neanche fosse un manuale di un qualsiasi GdR, e gli domandiamo come fare a mettere fine alla faccenda.
Bello liscio.
Solo che… ok, è chiaro che la goccia di vernice sul dipinto non è molto efficace come metafora. Di fatti, il geniale piano degenera quasi subito.

Ash-vs-Evil-Dead2 (Small)Il demone minore, semplice a controllarsi e a gestire, si rivela essere uno dei demoni migliori visti dal sottoscritto negli ultimi anni, uscito direttamente dagli inferni di Doom 3, sintomo di grande sforzo produttivo, tant’è che ci hanno impiegato mesi a creare il trucco e il costume, e di divertimento, con l’attore vestito da demone che gironzolava per il set interagendo col cast, in momenti sciocchi.

L’alone wolf Ash è costretto, stavolta, a mettere da parte il suo machismo e a approfittare dell’aiuto portatogli dai sue due compagni, Pablo e Kelly, per avere ragione dell'”indifeso demone” che, controllando la sfera psichica della umana natura, per poco non frigge il cervello al nostro Boomsticker preferito.

Ma, oltre alle battutone, avendola sfangata per l’ennesima volta, Ash ritaglia per sé il consueto momento di uberfigaggine quando sfugge alle manette messegli dall’agente Amanda Fisher, smontando la sua mano di legno e ammanettando la suddetta poliziotta a uno degli scaffali della bottega magica.
La squadra, il magnifico trio, Ash, Pablo e Kelly, è così sancito ufficialmente.
L’avventura prosegue.
I demoni sono più cattivi che mai.

the-5-grooviest-moments-from-ash-vs-evil-dead-episode-3-books-from-beyond-715081 (Small)

Ash vs Evil Dead diventa, al terzo episodio, la mia serie preferita di sempre.
In alto le oss…, ehm, i boomstick!

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Episodi precedenti QUI

Autore e editor di giorno, talvolta podcaster. /|\( ;,;)/|\ #followthefennec