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Ash vs Evil Dead – S01E02 “Bait”

new-ash-vs-evil-dead-poster-starzSiamo all’episodio due, e ci sono alcune cose da chiarire.
Nell’articolo all’episodio uno ho citato le discrepanze rispetto alla continuity: la mancanza della mano metallica, costruita dallo stesso Ash ne L’Armata delle Tenebre, il fatto che lui non lavori allo S-Mart, ma in un negozio chiamato Value Stop.
Ebbene, sembra che queste differenze, almeno secondo Bloody Disgusting, che riporta le parole dello stesso Sam Raimi, siano legati a questioni di copyright tra la saga legata al nome Evil Dead e Army of Darkness, che furono prodotti da diverse società, e così, a tutt’oggi, entrambi sono impossibilitati a citarsi a vicenda senza far insorgere problemi.

Come dice lo stesso Raimi:

“Because of some licensing issues we no longer have the rights to use the name ‘S-Mart,’ and the same goes along for anything that came out of ‘Army of Darkness’,” Sam told us. “I’m not sure exactly who owns the rights, but we’ve made sure… even gone out of our way… to make sure that will not inhibit the fans’ enjoyment of the show.”

recaps-ash-vs-evil-deadQuindi, una scelta fatta per i fan. La cosa che mi inquieta sono quelle parole lì: “I’m not sure exactly who owns the rights”, “Non sono sicuro di chi detenga esattamente di diritti”, che mi comunica un quadro talmente confuso che è un miracolo che la serie sia qui, tra noi, e che possiamo vederla.

Però, però… proprio in Bait, il secondo episodio, Ash fa riferimento esplicito al “Boomstick“, ovvero il nomignolo con cui lui chiama il suo fucile. Che è un nomignolo derivato proprio da Army of Darkness.
Spero solo che sappiano cosa stanno facendo. Nel frattempo, il solo aver sentito nominare il boomstick mi ha dato il formicolio.

E passiamo dunque a Bait, titolo che, secondo l’Urban Dictionary, può avere un doppio significato:

1) qualcosa di dannatamente ovvio
2) uomo o donna estremamente attraenti per il sesso opposto

Ebbene, entrambe le definizioni si sposano perfettamente.
Il nostro Ash ha altro da fare, piuttosto che salvare il padre di Kelly, anche se quest’ultima ce la mette tutta, col suo broncio, per farsi dare una mano. Lui deve portare il Necronomicon all’esperto di libri perché trovi una frase in esso che ponga fine a tutto.
Nebbia, scenografie di cartone, un parcheggio-roulotte che è magnifico nella sua quintessenza da B-Movie… ma forse Ash non ha ancora capito, o si ostina a non capire, la portata del male che ha risvegliato stavolta.

Musica…

ash-vs-evil-dead-episode-2-bait-review-702865Ecco, parliamo di sangue vero, che imbratta. Chi usa il sangue in CGI ha dei problemi, pare abbia detto Bruce Campbell. Ash vs Evil Dead avrebbe dovuto essere un bagno di sangue, e così, tenendo fede alla promessa, ogni efferato massacro di demoni avviene nella maniera più sanguinolenta possibile, al ritmo dei Deep Purple, nella Oldsmobile, col collo di una bottiglia ficcato a forza nella gola dell’ex datore di lavoro di Ash, mandando giù una litrata di sangue, mentre questi rende edotto Pablo sul metodo per combattere i demoni.
I due sono diretti da Kelly, che mentre Ash riattaccava l’auto alla roulotte, è tornata a casa portandosi dietro il libro.
Che è una balla gigantesca, quella del libro, raccontata da Pablo per convincere Ash a aiutarli.

E, a casa di Kelly, c’è il Bait del titolo, la madre di Kelly tornata dall’aldilà, ufficialmente da una perdita di memoria a seguito di un incidente. Ma Ash non se la beve, è fin troppo fottutamente ovvio che quella sia un demone.
Ed è anche una bella signora, ché Ash non è più un giovinetto, e se lei vuole assaggiare un pezzo di El Jefe, si può accomodare. Anche davanti al marito di lei (ahahahhahahaha).
Durante la cena Ash fa sfoggio di tutta la sua rozzezza e del suo fascino antico, da manly man, in un’epoca in cui i machi sporchi, che ruttano sono un po’ fuori moda.
E scopriamo che, non solo Ash non ha fatto la figura del coglione, menando uno sganassone alla signora, tra l’arrosto e il dessert, ma che aveva ragione ed è, ancora, maledettamente di moda: la mamma è posseduta, occorre tagliarle la testa. Schizzando sangue ovunque.

ash-vs-evil-dead-102-ray-santiago-dana-delorenzoTutto questo mentre l’altra protagonista, la poliziotta Amanda, sospesa dal servizio perché sospettata dell’omicidio del proprio partner, sta sulle tracce di Ash, grazie anche a un ridicolo ritratto, che ne esalta il mento.
Ricordate sempre che Chins could Kill.

Ash è odiato da tutti i vicini, tratta male tutti, persino i bambini, è viscerale, sporco, ruffiano. Lo adoro.
Peccato che la puntata sia durata solo 25 minuti.
Sì, avete capito bene.
E credo sarà la misura standard: 25 minuti a episodio.

Che, da un lato, fa storcere il muso, dall’altro può essere la forma vincente. Staremo a vedere.

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