Ancora qualche parola sul dibattito di questa settimana, protagonisti i blogger, i professionisti e i lettori.
Tranquilli, nessuna nuova polemica, ma un piccolo post programmatico, che sia anche di chiusura sull’intera questione, a meno di non ricevere nuovi attacchi gratuiti, in quel caso, una risposta è dovuta.
Dunque,
grazie a tutti quelli che hanno riconosciuto a questo blog e agli altri che hanno sollevato la questione, di svolgere un ruolo quotidiano nelle loro vite, di fare intrattenimento, in poche parole, di avere importanza.
A tutti coloro che, in via ipotetica, ci hanno corrisposto un simbolico euro di retribuzione.
Stiamo parlando di ipotesi, ma fa bene sapere che alcuni di voi hanno accettato. Fa bene all’anima. Dà uno scopo e un senso a questo blog e a tutti gli altri.
A tutti coloro che ci hanno mandato a quel paese posso dire di non condividere le obiezioni mosse.
Siamo su due posizioni antitetiche. Le cose, probabilmente, resteranno così.
Dobbiamo solo farcene una ragione.
È falso affermare che un blogger scriva solo per se stesso. È così agli inizi, quando per forza di cose, non esiste un pubblico, e si fa di tutto pur di averlo.
Dopo diventa frequentazione quotidiana, si scambiano opinioni, si fa persino amicizia con alcuni lettori. Con molti altri si crea un rapporto di fiducia che non vedo come possa essere incrinato dalla richiesta di alcuni di noi di avere un riconoscimento per ciò che facciamo, ovvero intrattenervi coi nostri articoli.
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E ora, veniamo a questo blog, e al futuro, perché sono certo che qualcuno fra voi se lo sta chiedendo.
Book and Negative non sarà mai a pagamento. Ci sono un paio di progetti in ballo, di cui non posso ancora parlare, ma che comunque non riguardano questo blog, che resterà gratuito com’è sempre stato.
E questo è un fatto.
Molto prima di questa questione, però, avevo intenzione di aggiungere il tasto delle donazioni (tracce di questa mia volontà sono presenti in alcuni commenti sparsi per il blog e fatti in tempi non sospetti). Quello comparirà, perché mi è stato chiesto da alcuni di voi che stanno cercando un modo tangibile di ringraziarmi per quello che faccio.
Il tasto donazioni serve anche a me, non dal punto di vista economico, perché non mi aspetto di guadagnare chissà cosa, ma per una questione di dignità e perché sì, mi farà piacere ricevere qualche regalo, fossero solo cinquanta centesimi.
Rende tutto questo, il blog, internet, tutti questi discorsi, meno insulsi di quanto sembrino.
Naturalmente, trattasi di donazioni spontanee. Se vi faccio incazzare non mi aspetto nulla. ^^
Altra cosa sono gli eBook. Su questi sto puntando moltissimo.
Posso comunicarvi le linee guida:
continuerò a pubblicare eBook gratuiti.
E proverò anche a venderli. Il fatto che voglia diventare autore indipendente non è una fandonia, tanto meno una moda del momento.
Ci credo, ne sono convinto, voglio provarci.
Naturalmente, nel caso debba vendere, mi impegnerò dieci volte di più per garantire che il prodotto sia di qualità.
E questo è quanto.
Ora tocca a voi, ditemi.