L'Attico

Ancora sull’eReader

Vorrei tanto starmene tranquillo, ma ormai quelli che sparano stronzate contro gli eBook sono talmente tanti, talmente in vista e talmente folli, che non posso restare zitto e subire. Non è giusto, non è corretto. Tacere, in questo caso, significa cedere al lato oscuro.
Ecco, l’ultima valanga di baggianate ha dato origine a una sorta di meme indotto, con un sacco di colleghi blogger (trovate l’elenco in fondo all’articolo) impegnati a smentire un parere illustre contro gli eBook, illustre e completamente sbagliato, perché disinformato, e di conseguenza inutile e dannoso.
Dannoso per chi? Per i lettori.
Non vengo pagato da una ditta per sponsorizzare eBook. E l’eBook non è nient’altro che un libro digitale. E i libri si leggono, non si annusano. Quindi non sono io a essere danneggiato, ma solo i lettori che credono alle sciocchezze diffuse in lungo e in largo per il web.
Ho stigmatizzato di tanto in tanto questa assurda presa di posizione contro questo formato elettronico di scrittura e di lettura, più che altro perché…

Che dire poi quando capita, come nel caso riportato sopra, che i crociati anti-eBook non solo scrivono inesattezze basate sul pregiudizio, ma censurano chi interviene per correggere e dare un parere informato? La risposta sarebbe troppo volgare per pubblicarla.
Ragion per cui, mi contento di stilare un piccolo elenco di critiche mosse contro l’eReader. Tanto per ribadire il concetto e la follia alla base dell’intera vicenda. Sì, non è nemmeno ignoranza, ma follia. Una follia tutta italiana, tipicamente italiana, che è l’aspetto che, più di tutti, perplime, tanto da indurre alla rassegnazione. Non c’è più speranza.

***

Una di queste voci è stata inventata da me, è evidente. Ma vi assicuro che il clima da caccia alle streghe che si può respirare in rete è molto simile.

Cominciamo:

l’eReader ha bisogno dell’energia elettrica

Anche lo smartphone. E poi si tratta di caricarlo per due ore, e in cambio avrete una durata di un mese, se lo usate mezz’ora al giorno. E poi non ci attacchiamo a queste cazzate perché quasi tutto quello che usiamo ha bisogno di energia elettrica. L’umanità intera dipende dall’energia.

l’eReader costa troppo, un libro costa poco

Ecco. Tra tutte le cazzate, questa è la più idiota. Un eReader di qualità costa 100 euro, più o meno. Se ci sapete fare lo potete trovare anche a un prezzo inferiore. Un libro cartaceo costa quindici euro, in media. Un eReader costa, quindi, quanto sei/sette libri, spesa che poi si ammortizza, dal momento che un eBook costa (o dovrebbe costare) in media 3-4 euro (lo so, le case editrici italiane li mettono in vendita anche al prezzo scandaloso di dodici euro. Ora, forse, alla luce dei fatti, cominciate anche a capire il perché, tali politiche, non siano affatto casuali)

leggere da un eReader stanca la vista

Altra cazzata. L’eReader NON è un qualsiasi tablet, retroilluminato, ma un apparecchio a se stante, dotato di tecnologia eInk, ovvero una schermata che riproduce pagina e inchiostro, nel modo più realistico e stabile possibile. Per intenderci, se siete al buio, non potete leggere da un eReader, esattamente come non potete leggere un libro. Ne consegue che la lettura è rilassante, proprio come quella tradizionale.

l’eReader è vulnerabile all’acqua

Anche il vostro amatissimo smartphone. Non raccontiamoci stronzate (2).

l’eReader non profuma

Il fottuto odore della carta è l’argomento principe usato dai crociati anti-eBook. Guardate, mi risparmio anche di commentare.
Che sia una cazzata si evince da sé. Il romanticismo non può, non deve entrare in queste faccende, se si vuol fare un discorso serio e avere una conversazione sensata. Se si vuole continuare a annusare, lo si faccia senza scassare gli zebedei al prossimo.

la sensazione tattile dell’eReader è qualitativamente diversa (peggiore) da quella del libro

Ohibò, potrebbe assimilarsi, che so, a accarezzare una coscia prima e dopo la ceretta, ma… no. Anche questo assunto è privo di fondamenta.

l’eReader non emoziona

No. Basta. È inaccettabile.

perché gli anziani possano usare l’eReader glielo si deve spiegare

Mentre con un libro non c’è bisogno. Sanno già come usarlo.
Al che mi verrebbe da dire, ma perché non ci parlate un po’ di più con i vostri nonni e non glielo insegnate, anziché parcheggiarli davanti alla tv o in una casa di riposo? Guardate che essere vecchi non vuol dire essere rincoglioniti. In treno ho incontrato una vecchietta che era perfettamente in grado di usare un iPad, e ci si divertiva pure. Qua non è questione di rincoglionimento, ma solo di ipocrisia.

l’eReader è assimilabile alla tavoletta ouija

E chi lo usa evoca il demonio. E i crociati sono tanti Peter Venkman: ne hanno fatto una regola, loro, di non possedere mai le possedute.

Sono triste. Molto.

Articoli utili:

Sommobuta
Giobblin
Helldoom
Queenseptienna
Gianluca

Autore e editor di giorno, talvolta podcaster. /|\( ;,;)/|\ #followthefennec
    • 12 anni ago

    Adorabile quella sull’erader che non resiste all’acqua… Perchè, se butti in acqua un libro cartaceo se ne esce come nuovo, magari più pulito? XD

      • 12 anni ago

      Quella l’ho letta coi miei occhi. ^^

    • 12 anni ago

    Prima di tutto, grazie per il link. 🙂
    Concordo in tutto e per tutto, e sono d’accordo con Glauco sopra: alla fine, quello che conta è la storia (o il saggio o il vattelapesca scritto): non il formato.
    Detto questo, aggiungo una cosa. Tu hai giustamente parlato di eReader. Il 99% di quelli che parlano a vanvera (odoratori, sniffatori, inchiostromani) credono che l’eReader sia l’eBook.

      • 12 anni ago

      Lo so, infatti il titolo originale era “Ancora sull’eBook”, ma poi mi son detto, perché alimentare l’ignoranza? 😀

    • 12 anni ago

    l’eReader è vulnerabile all’acqua

    L’esempio con lo smartphone non calza. Prendi un libro e buttalo in un lavandino pieno d’acqua e vediamo se non è vulnerabile all’acqua! E che cazzo! L’acqua erode le rocce, spegne il fuoco, distrugge interi paesi nelle innondazioni. Dubito che i libri si salvino in queste situazioni.

    Ma poi… io sono stanco di lottare, anche perché è una lotta che non capisco. Io non odio il libro di carta. Non mi va di parlare per ore del supporto su cui è possibile leggere una storia. Viva il libro, viva l’ebook. Io sono democratico in questo senso… per me, se c’è qualcuno che vuole leggersi un romanzo su papiro, o inciso sulla pietra, che faccia pure. L’importante è la storia… non il supporto.

    Questa guerra è inverosimile come le accise sulla benzina. Danneggia in primis gli stessi produttori di libri. E’ assurdo. Se io fossi un editore e scoprissi che la gente ama leggere romanzi stampati sulla carta igienica, non inizierei una guerra mediatica contro i rotoli di carta igienica, mi attrezzerei per far sì che i miei lettori possano trovare i miei “rotoli” nei migliori negozi di sanitari.

    Poi si parla di crisi della cultura, e del libro… sono gli stessi editori, gli autori (molti), e i distributori… e ci metterei persino la politica (visto che i libri tradizionali hanno l’iva al 4% mentre quelli elettronici ce l’hanno al 21%) che alimentano la crisi con gli anacronismi e il loro impuntarsi verso tutto ciò che è nuovo.

      • 12 anni ago

      Ma infatti, qui nessuno è contro la carta. Sono gli odoratori a essere contro l’eBook, sulla base di queste e altre favolette.

      Ma finché continuano io mi sento il dovere di ribadire il concetto. Non è giusto che vengano diffuse solo menzogne

    • 12 anni ago

    Finalmente ce l’ho fatta.
    Grazie in primis per la segnalazione, secondo vedo che non sono l’unica che crede che lo sniffare le pagine sia dannoso per la salute XDDDDDD

      • 12 anni ago

      Benvenuta. ^_^
      Figurati, segnalazione dovuta. Io ne parlo di tanto in tanto, della crociata anti-eBook, più siamo meglio è, perché davvero, questa della carta profumata è una delle più grandi idiozie che abbia mai visto.
      E poi, nessuno ha mai detto che il digitale soppianterà il cartaceo, altra menzogna diffusa ad arte.

    • 12 anni ago

    […] Visita il sito bookandnegative oppure iscriviti al feed Leggi l'articolo completo su AlterVista […]

    • 12 anni ago

    Getteremo questo libro nelle fiamme, se ne uscirà cenere allora era un libro e tutto andrà bene, se si scioglierà rivelerà l’essenza malvagia dell’ebook e verrai ucciso da una mandria di odoratori urlanti” [Malleus librorum, cacciatori di ebook. 2012 circa]

    Con le loro argomentazioni, non sono molto diversi dai cacciatori di streghe del medioevo.
    Non hanno argomenti, non hanno futuro, sono relitti di una stupidità passata.
    Ma la tecnologia è più forte di loro, come per chi si lamentava degli mp3, spariranno e non verranno ricordati da nessuno.

      • 12 anni ago

      Sì, accade sempre la stessa cosa, però se per una volta ci risparmiassimo queste rotture di palle gratuite non sarebbe affatto male. 😉

    • 12 anni ago

    Non ti preoccupare si estingueranno, è solo questione di tempo.
    Come per i dinosauri anche per gli odoratori ci sarà posto in qualche museo.

    Gli “odoratori” della pellicola si sono estinti, forse anche a causa dei prodotti chimici anche se ogni tanto se ne ritrova qualcuno
    tipo questi

      • 12 anni ago

      Sì sì, mi ricordo le diatribe contro le fotocamere digitali. Anche se c’è da dire che le macchine fotografiche hanno ancora il loro perché. È una tecnica più lenta, dispendiosa, ma non per questo dev’essere soppiantata del tutto.
      Ma nessuno si sogna più di dire che le fotocamere sono dannose per la fotografia.

    • 12 anni ago

    Ti dirò, io le trovo tutte irritanti perché denotano una cocciuta e orgogliosa ignoranza dell’argomento, una triste quanto totale mancanza di interesse per la letteratura in sé – perché se fossero interessati davvero a leggere approfondirebbero l’opportunità offerta dai readers almeno informandosi su cosa sono – e una falsa nostalgia per un feticismo cartaceo che lascia il tempo che trova. Quello che mi irrita soprattutto è l’atteggiamento celato nell’affermazione che l’e-reader non emoziona perché da questa si evince in modo chiaro e limpido la pochezza delle loro argomentazioni, e il loro falso romanticismo legato all’idea del libro come oggetto che tuttavia mette implicitamente la letteratura in secondo piano. Se dicono una cosa del genere vuol dire che non gliene frega nulla di quello che è scritto, ma di come possono leggerlo. Se queste proteste poi vengono dai cosiddetti “lettori forti” (quanto forti poi dipende dalle avvilenti statistiche nazionali), è chiaro che è solo una stupida presa di posizione per darsi un tono che tutto sommato, più che dell’intellettuale, ne ha molto più del pirla.

      • 12 anni ago

      Non posso che essere d’accordo su tutto. Non avrei potuto dirlo meglio di quanto hai fatto. 😉

    • 12 anni ago

    La cosa brutta è che chi scrive queste cose che non esito a definire baggianate belle e buone lo fa spalleggiato dal decrepito mondo cultural- editoriale nostrano, perlomeno dalle sue posizioni dominanti.
    Il fatto che si censuri il contraddittorio poi è solo espressione di malafede.

      • 12 anni ago

      Io credo che tra tutti questi attori, gli unici che sanno davvero quello che fanno sono i figuri di quel decrepito mondo che citi. Sono i soli ad avere interesse a che gli eBook non si diffondano.

    • 12 anni ago

    Io mi ero ripromesso di non tornarci su questo argomento, soprattutto per via dei toni polemici che mi fa usare… ma quando capitano certe cose non riesco a stare zitto… E in questo mi sa che siamo stati simili. Ti ho aggiunto al mio post. 😉 Facciamo avere un pochino di risonanza alla cosa (il primo “meme” polemico!)

    Ciao,
    Gianluca

      • 12 anni ago

      Sì, è anche piuttosto stancante, ma è utile smentire almeno le fesserie sul reparto tecnico, tipo quella che la lettura da eReader stanca.
      Sono solo menzogne, e alle menzogne si deve reagire.

      😉