Vorrei tanto starmene tranquillo, ma ormai quelli che sparano stronzate contro gli eBook sono talmente tanti, talmente in vista e talmente folli, che non posso restare zitto e subire. Non è giusto, non è corretto. Tacere, in questo caso, significa cedere al lato oscuro.
Ecco, l’ultima valanga di baggianate ha dato origine a una sorta di meme indotto, con un sacco di colleghi blogger (trovate l’elenco in fondo all’articolo) impegnati a smentire un parere illustre contro gli eBook, illustre e completamente sbagliato, perché disinformato, e di conseguenza inutile e dannoso.
Dannoso per chi? Per i lettori.
Non vengo pagato da una ditta per sponsorizzare eBook. E l’eBook non è nient’altro che un libro digitale. E i libri si leggono, non si annusano. Quindi non sono io a essere danneggiato, ma solo i lettori che credono alle sciocchezze diffuse in lungo e in largo per il web.
Ho stigmatizzato di tanto in tanto questa assurda presa di posizione contro questo formato elettronico di scrittura e di lettura, più che altro perché…
Che dire poi quando capita, come nel caso riportato sopra, che i crociati anti-eBook non solo scrivono inesattezze basate sul pregiudizio, ma censurano chi interviene per correggere e dare un parere informato? La risposta sarebbe troppo volgare per pubblicarla.
Ragion per cui, mi contento di stilare un piccolo elenco di critiche mosse contro l’eReader. Tanto per ribadire il concetto e la follia alla base dell’intera vicenda. Sì, non è nemmeno ignoranza, ma follia. Una follia tutta italiana, tipicamente italiana, che è l’aspetto che, più di tutti, perplime, tanto da indurre alla rassegnazione. Non c’è più speranza.
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Una di queste voci è stata inventata da me, è evidente. Ma vi assicuro che il clima da caccia alle streghe che si può respirare in rete è molto simile.
Cominciamo:
l’eReader ha bisogno dell’energia elettrica
Anche lo smartphone. E poi si tratta di caricarlo per due ore, e in cambio avrete una durata di un mese, se lo usate mezz’ora al giorno. E poi non ci attacchiamo a queste cazzate perché quasi tutto quello che usiamo ha bisogno di energia elettrica. L’umanità intera dipende dall’energia.
l’eReader costa troppo, un libro costa poco
Ecco. Tra tutte le cazzate, questa è la più idiota. Un eReader di qualità costa 100 euro, più o meno. Se ci sapete fare lo potete trovare anche a un prezzo inferiore. Un libro cartaceo costa quindici euro, in media. Un eReader costa, quindi, quanto sei/sette libri, spesa che poi si ammortizza, dal momento che un eBook costa (o dovrebbe costare) in media 3-4 euro (lo so, le case editrici italiane li mettono in vendita anche al prezzo scandaloso di dodici euro. Ora, forse, alla luce dei fatti, cominciate anche a capire il perché, tali politiche, non siano affatto casuali)
leggere da un eReader stanca la vista
Altra cazzata. L’eReader NON è un qualsiasi tablet, retroilluminato, ma un apparecchio a se stante, dotato di tecnologia eInk, ovvero una schermata che riproduce pagina e inchiostro, nel modo più realistico e stabile possibile. Per intenderci, se siete al buio, non potete leggere da un eReader, esattamente come non potete leggere un libro. Ne consegue che la lettura è rilassante, proprio come quella tradizionale.
l’eReader è vulnerabile all’acqua
Anche il vostro amatissimo smartphone. Non raccontiamoci stronzate (2).
l’eReader non profuma
Il fottuto odore della carta è l’argomento principe usato dai crociati anti-eBook. Guardate, mi risparmio anche di commentare.
Che sia una cazzata si evince da sé. Il romanticismo non può, non deve entrare in queste faccende, se si vuol fare un discorso serio e avere una conversazione sensata. Se si vuole continuare a annusare, lo si faccia senza scassare gli zebedei al prossimo.
la sensazione tattile dell’eReader è qualitativamente diversa (peggiore) da quella del libro
Ohibò, potrebbe assimilarsi, che so, a accarezzare una coscia prima e dopo la ceretta, ma… no. Anche questo assunto è privo di fondamenta.
l’eReader non emoziona
No. Basta. È inaccettabile.
perché gli anziani possano usare l’eReader glielo si deve spiegare
Mentre con un libro non c’è bisogno. Sanno già come usarlo.
Al che mi verrebbe da dire, ma perché non ci parlate un po’ di più con i vostri nonni e non glielo insegnate, anziché parcheggiarli davanti alla tv o in una casa di riposo? Guardate che essere vecchi non vuol dire essere rincoglioniti. In treno ho incontrato una vecchietta che era perfettamente in grado di usare un iPad, e ci si divertiva pure. Qua non è questione di rincoglionimento, ma solo di ipocrisia.
l’eReader è assimilabile alla tavoletta ouija
E chi lo usa evoca il demonio. E i crociati sono tanti Peter Venkman: ne hanno fatto una regola, loro, di non possedere mai le possedute.
Sono triste. Molto.
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