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The Walking Dead – stagione 3 (ep. 2)

[Quest’articolo contiene anticipazioni]

E ci siamo, episodio due. E anche quest’anno il maleficio pare funzionare, non si riesce a non guardarlo. Un po’ la logica dei talk show rissosi. Stai lì ad aspettare che quelli di TWD facciano qualche cazzata mandando tutto in vacca.
E poi accade quel fattore x, negli ultimi minuti, che ti fa venire voglia di aspettare la prossima puntata. Secondo questo meraviglioso schema, segnalatomi da Aislinn.

Quest’anno il motto è “more zombies more action”. E infatti i nostri sono impegnati a eliminare tutti gli zombie prigionieri del carcere.
Ci sono rimasti undici mesi, là dentro.
Insieme a un gruppetto di prigionieri barricatosi nella mensa, che ha tirato a campare con le scorte di cibo, illudendosi, incredibilmente, di avere a che fare con una rivolta carceraria.

Ora, non lo faccio apposta, lo sapete. Giuro, voglio farmelo piacere questo dannato telefilm, ma… quanto vi pare realistico che cinque carcerati restino undici mesi chiusi in una mensa senza mai tentare di affacciarsi all’esterno? E per di più, essendo convinti che gli aiuti debbano ancora arrivare?
Ok, d’accordo, ci sono gli zombie. Però, dai, loro sono forti e armati. In più, avendo sottratto la pistola a una guardia, ragione vuole che posseggano anche le chiavi. E invece no. Perché dovevano stare lì dentro, chiusi, e fare la figura degli allocchi.
Vabbé…
Ma fosse solo quello.
Il vero momento LOL di quest’anno ci è regalato dalla fase esplorativa del blocco destinato ai carcerati da Rick, che ormai fa il fucktotum (letteralmente).
Gli viene spiegato, non fate casino, state uniti e colpiteli alla testa, altrimenti sono cazzi.
Due secondi dopo, uno dei carcerati (che assomiglia a uno degli adepti di Briatore in The Apprentice) ulula: “Arrivanoooo!!!”. I carcerati partono all’attacco e colpiscono gli zombie ovunque, tranne che alla testa.
La costruzione della scena è perfetta, per un film comico. Infatti fa ridere. Sembra quasi una cosa in stile Pallottola Spuntata.
Ok, sono semplici carcerati, impreparati agli zombie. Ma, cavolo, non sono mica idioti. E vabbé… (2).

***

Terzo momento. Uno dei carcerati viene graffiato da uno zombie. Si è incerti, ma Rick dichiara: “Sei infetto”.
Istante dopo, un altro compagno carcerato lo uccide a colpi di machete, facendosi la doccia col suo sangue che, data la vicinanza, innaffia di sicuro anche Rick. Sangue infetto, a questo punto. Ma, niente… nessuno ha niente da ridire. E vabbé… (3)
Quarto momento, il Vet che riesce a ansimare (ricordiamo che è a letto con una gamba staccata) a labbra serrate. Difficile, eh…
Delirio del doppiaggio. O delirio originale? Non sono riuscito ad appurarlo.
Sì, certo, poi c’è Rick che finalmente tira fuori le palle e fa quello che deve fare. Ma non gioisco, perché uno, non si può davvero aspettare la terza stagione per vedere finalmente un comportamento sensato da parte di un sopravvissuto, due, perché la sua azione omicida è stata giustificata a monte dal solito pippozzo di Lori, fatto a uso e consumo del pubblico: “Tu non sei un assassino, Rick. Fai quello che devi fare per proteggere il gruppo”.
E certo, così so’ bravi tutti.

Fear the Living, above all

***

Momento invece valido, finalmente! La nostra Carol che, per fare pratica medica, visto che il Vet è fuori uso e il bambino di Lori sta per arrivare, decide di esercitarsi sugli zombie, da vera Dottoressa Frankenstein. E, altrettanto incredibile, nessuno ha nulla di ridire.
Se riuscissero a darmi, non dico tre quarti d’ora a puntata, ma almeno venti minuti di scene così opportune, TWD sarebbe una grande serie. Dico sul serio.
Ora, nell’attesa di vedere l’altro episodio, tutto il mondo si domanda come sarà il Governatore. Sarà fedele al fumetto, oppure… Oppure?
Nel frattempo, ombre oscure si addensano nella testa di Rick… un colpo di scena che tutti aspettano.
È così che andranno le cose?

Sceim, tornerai, lo sento! XD (thanks to Marco)

Aspettiamo e vediamo. Alla prossima.

Puntate precedenti QUI

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    • 11 anni ago

    In effetti, Meg ha il suo bel perchè e basta cercare il nome di Lauren Cohan su Google Immagini per averne un’idea. Per quanto riguarda la recensione ho già dichiarato di seguire la serie con un certo interesse ma ciò non toglie che altrettanto interessanti sono queste recensioni. Non fosse altro perchè ne adoro il piglio ironico e per nulla acido con il quale sono state scritte. E’ anche bene avere un’altra chiave di lettura delle cose. Il fatto è che per me gli zombi sono come il peperoncino, li metterei dappertutto. Mi rendo anche conto che non si può non essere particolarmente critici quando una tematica che ci appassiona che conosciamo in maniera molto approfondita, viene rappresentata in maniera incongruente e superficiale. A me, poi, questo genere di reazione capita anche nel vedere quei film o telefilm (anche quelli più celebrati dal riscontro di pubblico e critica) che riguardano il mio ambito professionale.

    • Ecco, tu hai capito il perché adotti l’ironia, specie nei confronti di questa serie, dalla quale mi aspettavo, e continuo a aspettarmi cose meravigliose, ma che fino adesso ha zoppicato.
      The Walking Dead è una novità assoluta, ma ciò non toglie che non si possa pretendere tanto. Io spero che dopo questa possano nascere altre serie simili, non un’infinità, ché altrimenti diverrebbe noioso, ma almeno un’altr, che magari abbia davvero toni drammatici, e che sia destinata a un pubblico di appassionati. In breve, che abbia quel cinismo genuino che qui manca. ^^

      Comunque ti ringrazio per la lettura e per il confronto. 😉

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  • Dai toni sembra più una parodia. Quand’è che apparirà lo zombie del compianto Leslie Nielsen ? Si accettano scommesse !!!

    • I tempi comici sono azzeccatissimi, infatti. Meno male che c’è Meg. *__*