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The Walking Dead S05E02 [recensione]

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Nell’esagono della mappa del Granducato di Karameikos che è il mondo di The Walking Dead serpeggia di nuovo quel noto virus, più letale dell’altro che causa la resurrezione dei morti:

la logorrea

Non stanno zitti un attimo, eccetto quando camminano al rallenty. La camminata epica dell’eroe che reca seco il virtuoso peso di troppe e grandi imprese, sapete? Quella del passo dinoccolato, ma fiero.

Ci sono anche i vuoti di memoria, quelli che ha Michonne, quando tenta di afferrare la sua katana per ammazzare gli zombie, e si ricorda che non c’è più, smarrita nel ritiro bagagli di Termini, ovvero persa per l’eternità.

Puntata due. E subito le scarse speranze di veder nascere qualcosa di bello sono state annichilite.

Confusione mentale, dicevo, che sembra aver colpito anche Rick (come dite? Con Rick è normale? Sì, avete ragione, errore mio).
Dunque, c’è Rick che parla (ma va?) con Tara (ex del gruppo di Da Governor 😎 ) e le dice di mangiare, ché il gruppo si muoverà non appena il sole sarà alto. Ma, come potete vedere, il sole è già alto., tant’è che gli arriva in faccia, a Rick.

Cattura
Quindi Rick non distingue più il giorno dalla notte. Siamo messi bene.
Infatti di lì a un secondo, tutto il gruppo cammina a rallenty. Di nuovo.

L’orologio d’oro.
Come scrivevo anche su facebook, ieri, ‘sta fissazione di de uolkin ded per gli orologi mi dà da pensare, risale alla primissima stagione, quando il vecchiaccio col cappello, il compianto (ma de che?) Dale, dichiarava che dava la carica al suo orologio per non dimenticare il tempo che passava, o una cosa così. Sorry, sono passati cinque anni, non mi ricordo benissimo.
Comunque, Carol è diventata la leader maxima (approvo!) e Rick le chiede il permesso di diventare la sua palla al piede. E lei glielo dà. Pessima idea. L’accordo comunque è sancito col passaggio di orologi (fregati a Termini, dal magazzino degli oggetti smarriti). Ma Carol comunque non lo vuole perché è una cosa brutta.

Dopo di che, il gruppo si rimette a camminare. Di nuovo.
E a ciarlare del più e del meno, ovvero l’interazione sociale di base dei videogiochi della serie The Sims.
Facciamo il gioco del “penso positivo”!
Fuck yeah!

E così, camminando per verdi prati e foreste immacolate, il gruppo di bruttoni (tranne Maggie) s’imbatte in un prete.
Che sta su una roccia, circondato da tre o quattro zombie.
I brutti fanno fuori gli zombie con grande slancio atletico e poi restano a fissare il prete per mezz’ora.
Al che, si accorgono che il sole sta calando di nuovo.
Meglio raggiungere la chiesa.

The-Walking-Dead-Maggie (Mobile)
Maggie…

Ora, chi è ‘sto prete? È uno dotato di sense of humour e convinto che la Fede sia la sua Forza.
Ed è uno che dichiara: “Da quando è iniziato tutto non mi sono MAI mosso dalla chiesa”.

Eppure, stamattina era in mezzo alla foresta pluviale, senza neanche una cazzo di borraccia, a farsi sbranare.
Cose che succedono.

Ah no, ma a quanto pare se ne va in giro a razziare cibo dalle case lì vicino. Infatti s’è sfamato con una tonnellata di roba. Lui da solo. E conosce anche un posto, pieno di zombie, dove di provviste ce ne sono parecchie altre.

Ma Rick ormai ha deciso: il prete nasconde qualcosa. È un tipo losco.

E stavolta, sono d’accordo con lui.

Ma c’è sempre il tempo del moralismo sciatto:
Caaaaaavrl! sostiene che loro, il gruppo di bruttoni (tranne Maggie), sono diversi, sono migliori, sono fighi almeno quanto i Rennies di Ander de Doum. Ma Rick non computa e continua a ripetere la storia del prete losco: è capace di un solo pensiero alla volta, come i cani.
Prossimo pensiero: andare a fare scorte di cibo.

E quindi i nostri vanno in questo magazzino dove ci sono dei bellissimi zombie putrefatti e dove il prete dà dimostrazione della sua inutilità. Ma loro sono diversi, quindi non gli piantano una palla in fronte. Subito.
Tra l’altro, il sant’uomo c’aveva pure una tresca con una bionda occhialuta, ormai zombie pure lei.
Bla bla bla.

Terzo pensiero: “Andiamo a Washington! Là c’è un rifugio sicuro!” sostiene lo scienziato Cha Cha Cha (avvinazzato;che pare abbia trovato la cura all’epidemia zombesca nel vino, per sua stessa ammissione).
Questa del rifugio sicuro l’ho già sentita…

Den Harrow
Den Harrow

Ma non è finita, perché quelli del reparto oggetti smarriti di Termini hanno formato un’asse dell’alleanza col reparto macelleria e sono sulle tracce dei brutti per mangiarseli vivi.
Infatti rapiscono l’alcolizzato dalla ex-forza erculea, che quando incontra di nuovo la bottiglia si mette a frignare come Den Harrow che rubava le merendine sull’Isola dei Famosi e gli viene la pezza malinconica.

E in ogni caso, il momento in cui si risveglia col la sua gamba che gira sul barbecue e il contabile di Termini che se ne sta divorando un pezzo, è un bel momento.

Alla prossima.

Episodi precedenti QUI

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  • Proprio durante il bla bla bla mi stavo dicendo “ma allora tutta questa cosa paurosissima di Termini serviva a fare la scena maddafakka di Carol che poi si è spenta come un fuoco di paglia al volèmose bbène di Rick & Co.” e invece ecco che un generoso atto di cannibalismo (verso noi spettatori, mica Bob poraccio) ci salva – forse – da un tuffo nella noia. Comunque, hai notato il gelo quando Don Matteo dice “che bella bambina”? Potevano pure passare le tumbleweeds a sottolineare il momento. XD

    • Guarda, sentivo proprio la necessità di un prete, a questo punto della storia. Mi mancava la retorica cristiana. 😀

      • Ci vanno ci vanno, basta che si sbrighino! Anzi no, dopo che i terminiani… terministi… quelli lì hanno fatto il Bobecue, i nostri eroi dovranno prima salvare lui, poi vendicarsi dei cattivi e poi, forse, si va a Washington. Solo che di sto passo ci lascia le penne lo Scienziato Cha cha cha, che non è esattamente un guerriero, e poi addio.

      • Ma basta! E questo sarebbe il filo conduttore della quinta stagione? Ma sono fuori?
        Spero a questo punto che arrivino davvero a Washington.

      • Prima dicevo a un’amica che a questo punto, la presenza di Don Matteo qualifica lo Sceriffo Rick come Nino Frassica. XD