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Ash vs Evil Dead – S01E01 “El Jefe”

ashvsevildeadParliamo di uberfigaggine: la serie Ash vs Evil Dead è stata rinnovata per una seconda stagione prima che andasse in onda il primo episodio, il 31 Ottobre scorso.
E ho detto tutto.
Ciao, ci sentiamo la settimana prossima.

ashvsevildead3Oooook…
Volete davvero sapere cosa ne penso. Vi vedo.
Be’, confesso che ero emozionato come un bambino nel negozio di giocattoli. Non riuscivo a star fermo sul divano, battevo le mani, facevo versi. Il gatto mi guardava stranito.
Perché Ash è il mio alterego.
A pensarci, Ash è l’alterego pure di se stesso. Perché lui inizia sempre così: da uomo piccolo piccolo, avido, spaccone, anche un po’ vigliacco.
Che rifila balle alle donne raccattate nei bar (dieci minuti prima della chiusura) sulla sua mano di legno, persa per salvare un bambino da sotto un treno (buahahahahhaha), tutto per portarla al cesso e montarla sulle piastrelle luride.
Ma è lì, nel cesso, che il male si risveglia. I demoni di Kandar non hanno mai dimenticato colui che li ha riempiti di bastonate e colpi di boomstick. Non hanno mai dimenticato Ash.

Che poi, Sam Raimi alla regia. E, come tanti anni fa, è riuscito ancora una volta a farmi incazzare. Perché è palese che l’unica continuity che conta, per lui, sia la dannata Oldsmobile Delta 88 color maionese. Che tra l’altro figura sia nel remake de La Casa (2013) che in quel bellissimo film che è Drag Me to Hell (2009). Va da sé che ho sempre considerato Christine Brown (Alison Lohman), la protagonista di Drag me to Hell la vera controparte femminile del nostro Ash, ma non divaghiamo…
Tutto questo per dire che l’aver sostituito la mano metallica, costruita dallo stesso Ash ne L’Armata delle Tenebre, mano a cui ero affezionatissimo, con una mano di legno costruita “da artisti italiani”… no, sono cose che non si fanno. Argh!
Ma c’è un perché a questa scelta, a mio avviso… e non è rimorchiare le donne nei bar… ma dare spazio alla motosega. In ciò  tornando all’immagine classica di Ash.

ashchainsawAsh (Bruce Campbell) è proprio ciò che sarebbe dovuto diventare a partire dal 1992, con trent’anni in più sul groppone.
Sempre lo stesso spaccone irriverente e macho, ma con gli aspetti deteriori del suo caratteraccio ancor più accentuati.
In pratica a Bruce Campbell devono aver detto di essere se stesso. Et voilà! Ash in tutto il suo decadente splendore: con tanto di panciera e di dentiera.

E Raimi… Raimi s’è divertito. È risalito sulla sua giostra rispolverando tutti i trucchetti della saga di Ash, le carrellate, le fughe, la soggettiva dei demoni che passano sfondando finestre e finestrini, in un duplice gioco di richiami e maestria, che pare voglia dire: ecco, facciamo horror come non se ne vedeva da quando… eravamo andati via.
L’ingresso in una casa abbandonata di Amanda Fisher (Jill Marie Jones), poliziotta, da dove i vicini hanno sentito provenire delle urla, è La Casa prima maniera, trasmette paura e angoscia. Tensione. A dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, che Raimi non s’è rincoglionito, perdendo il controllo della sua creatura, ma ne tiene, saldissime, le redini, ed è capace di creare horror e grottesco, passare dall’uno all’altro nel giro di due stacchi.

ashvswevildead3Si prende tutto il tempo, in 42 minuti, tutto il tempo di ribadire la sporca faccenda: il Necronomicon ex Mortis, scritto col sangue, rilegato in pelle umana, che se lo leggi appena un po’… ti risveglia i demoni, ovunque essi siano, ovunque sia tu, ovunque sia Ash.
Che, tra parentesi, è proprio dove ci si aspetterebbe di trovarlo, un cinquantenne arzillo che è sempre vissuto alla giornata: in una roulotte (o trailer) di metallo cromato, per vicina di casa una babbiona coi capelli cotonati, un po’ odiato da tutti, perché lui è il vero, perfetto manly man.

Succede che il manly man si ubriaca, si fa di mescalina o chissà cos’altro e che, per bullarsi con la tipa di turno, apra il necronomicon e legga dei passi…
FUUUUCK!
E così ci risiamo, si scatena tutto il male. Di nuovo.
Male al quale Ash si sottrae, di nuovo.
Perché lui è così… non è un fesso, non va mai in battaglia. A meno che… prima un suo collega ai magazzini (dove nel frattempo il nostro eroe se l’è vista con una bambolina maleffica), Pablo (Rau Santiago), non gli metta in testa l’idea di El Jefe, una figura mitica che distruggerà i demoni, glielo diceva sempre suo nonno, a Pablo… e poi Kelly (Dana DeLorenzo), che lui accarezza con la mano di legno, non lo implori di salvare il papà che, via smartphone, sembra abbia ricevuto la visita di sua moglie, morta sei mesi fa. Sono cose che succedono.

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A questi due fattori, la mitologia dell’eroe predestinato e la bella ragazza che lo implora, s’aggiunge l’innesco, che è la vicina di camper babbiona posseduta dai demoni. miscela che dà vita a uno dei combattimenti indoor più epici di sempre. C’è tutto: boomstick, nascosto opportunamente in una botola, calcioni, frasi a effetto e… motosega.
Ash è tornato.

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