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True Blood – stagione 7 (ep. 9) [recensione]

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Penultima puntata per teenager al solo scopo di fare coppiette per introdurci al sospirato finale. Sookie non muore ma intorno a lei cadono più mosche che nell’ombra di un camaleonte. SPOILERS as usual.

Anche voi avete avuto l’impressione di trovarvi davanti a una puntata di Bayside School, Beverly Hills 90210, Glee o qualunque altro teen “drama”? Beh, facciamo l’appello delle coppie così come ci è stato dato, elencate in ordine squisitamente accazzo.

  • Hoyt & Jessica, che secondo Jason sono anche i vincitori del Ballo Incanto sotto al Mare. (cit.)
  • Lafayette & James, che affrancatosi dal ruolo di fidanzatino ombra di Jessica ha trovato qualcuno che si interessa davvero a lui (ho votato per voi, ragazzi).
  • Arlene & Keith, la coppia nata accazzo dalla tragedia (lui rianima lei col suo sangue, lei fa sogni erotici finché lui non gliela chiede per davvero) ma in fondo, come dice Arlene, «Un giorno alla volta e vediamo come va». Il duo più saggio e coi piedi per terra.
  • Adilyn & Wade, i due adolescenti precedentemente in fuga ma ora in salvo con la famiglia, coppietta pucciosetta piccettina standard da dimenticare.
  • Jason & Brigette, che non sono esattamente una coppia ma a modo loro sembra ci stiano lavorando.
  • Sookie & Bill, anche se lui ha una botta Emo e vuole morire ma lei dopo un iniziale e comprensibile “non voglio sentire altri discorsi da adolescente suicida” (o qualcosa del genere, abbiate pazienza) torna a bomba perché lui è il suo vero amore e con Alcide ci è stata un po’ così tanto per, povero caro. Che stronza, ragazzi.
  • Eric & Ginger – ma solo one shot one night – beh, anche meno visto che, dopo anni da groupie, Ginger ha un orgasmo tanto rapido e potente da lasciare Eric sbalordito. Continuo a dire che Ginger è un personaggio divertente poco sfruttato e che i suoi camei sono sempre esilaranti. Questo, ahimè, temo sia stato l’ultimo. Goodbye Ginger!
  • Sam & Nicole, ora in “fuga” verso Chicago, forse la scelta migliore in sette anni di casting a Bon Temps. Mi domando come mai il paesello non conosca flussi migratori di portata mediterranea, sarà colpa di quel clima caldo e umidiccio che “no amico, cioè partire è troppo sbatti”.

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Poi tutta questa pozzanghera di melassa su Bill che vuole morire anche se ha la Cura davanti a sé e Sookie e Jessica che ci sguazzano, tutti molto lacrime napulitane. Intanto gli yakuza che si svegliano e minacciano Eric e Pam, la Newlin imbavagliata e con la tinta nuova, i cazzi e i mazzi, la rava e la fava, in cavoli a merenda e quello che vi pare. Non. Ne. Posso. Più. Coraggio, ancora un episodio e si chiude baracca. Possiamo farcela.