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Mancanza di idee? E vai con l’insalata!

“Hai allungato troppo il brodo e non sa di niente? Ragazzi c’è l’intero baraccone dei comics! E vai con l’insalata!”

Questo devono avere pensato i produttori di Hollywood quando si sono trovati di fronte alla crisi nel mercato dei sogni.

La rivista preferita dalle malefiche Major
La rivista preferita dalle malefiche Major
Lo Smiley ride, Harvey Ball Pianse

In passato però, durante i tempi di crisi ci si ingegnava per trovare sempre una soluzione semplice, originale ed economica, molte delle comodità che abbiamo oggi sono dovute a coincidenze storiche e a intuizioni dettate dalle necessità di raggiungere un obiettivo.  Basti pensare che il povero Harvey Ball, fu incaricato di creare un simbolo che desse allegria e che risollevasse le sorti di una compagna di assicurazioni, bene, grazie a una intuizione  che poi si concretizzò nello “Smiley” , in seguito si  creò un merchandising intorno alla faccina, nacque un nuovo metodo di comunicare (le emoticon) ed inoltre troviamo l’influenza della faccina  dai film, ai serial, ai fumetti    .

Senza Harvey il nostro Comico di Watchman non avrebbe di che appuntarsi sul petto :D, peccato per il signor Ball, l’idea ad altri ha fruttato milioni a lui solo quarantacinque dollari, poveraccio.

Oggi siamo in tempo di crisi, ma da diversi anni sono le idee che vengono a mancare, basti vedere l’enorme quantità di remake, sequel, prequel in ogni campo dell’arte umana (parlo anche delle cover musicali) e sto parlando di creazioni fatte in buona fede , se volessi parlare invece di operazioni fatte in cattiva fede (basta guardare i tanti casi di plagi, anche già nominati dal nostro elgraeco) allora ci rendiamo conto che la via più semplice è quella del riciclo, questa applicazione (purtroppo) però è compatibile anche con parte della mia affermazione, ovvero soluzione semplice ed economica.

Uno sceneggiatore è sempre a caccia di idee e usa ogni mezzo!

 

Dove non riesce uno sceneggiatore, riesce uno scrittore e quindi opere tratte dai libri a gogo mentre sceneggiature originali sempre meno, dove non riesce uno scrittore riesce un disegnatore dei fumetti o più sceneggiatori fino ad arrivare ad intere case editrici. Non dimentichiamoci però  che le prime opere tratte dai comics erano di scarsa qualità dovuta in parte alla mancanza di coraggio e alla scarsezza di fondi da investire in queste opere. Per non parlare degli stereotipi che tutt’oggi ancora non sono morti completamente, i fumetti sono opere per ragazzini o per gente che non è cresciuta, per non parlare della fantasia! Vade retro la fantasia e la fantascienza sono eresie, meglio un buon film di autore o un buon librone di mille pagine rispetto a un “giornalino” o un’opera tratta da esso. Le persone avverse a questo genere direbbero “Ma che siamo matti? Siamo persone cresciute a noi non piacciono queste cose da bambini… ”   A subirne le conseguenze il primo vero film di The Punisher con Dolph Lundgren del  1989 ma anche il primo vero film del Capitan America  datato 1990 ma anche il film tratto da Spawn  1997 edito dalla Image Comics. Grazie a film come Superman,  Batman, BladeX-Men , Spiderman e Ironman, Marvel e Dc Comics ma anche altre case editrici di riflesso hanno acquisito nuova linfa, popolarità, autorevolezza  rimediando ad alcuni degli scivoloni commessi durante il tragitto percorso in questi anni. Certo nessuno è infallibile tutti noi sbagliamo, ed è grazie a un meccanismo naturale e alla memoria che impariamo dai nostri errori e se proprio la memoria l’ abbiamo corta, è grazie allo studio della storia tramandata di generazione in generazione nella maniere più disparate che riusciamo a raggiungere lo scopo prefissatoci rimediando ai nostri errori. Pare però che in America non siano le idee che manchino né che gli incaricati alla produzione di un opera siano propensi a sbagliare, purtroppo (sempre a mio modesto parere) per colpa della globalizzazione e dell’informatizzazione la gente ha imparato ad adagiarsi sugli allori ed ha imparato anche ad essere assetata di informazione sempre, ovunque e in maniera veloce. Questo ha influito negativamente su tutto, e nel caso delle produzioni cinematografiche o televisive ha influito nella diminuzione dei tempi di lavorazione delle opere (sin dalla creazione dello script)e conseguentemente alla massimizzazione della produzione delle opere, dei profitti  e tasto più dolente, all’influenza (nel settore televisivo) delle grandi società di pubblicità nelle emittenti televisive che tramite l’elaborazione di statistiche basate su ricerche di mercato e sull’analisi dello share decretano da allora la fine di molte opere valide. Certo i benefici dati dalla globalizzazione e dall’informatizzazione sono indubbi, grazie a  questi tutti possono sapere se un qualsiasi prodotto dello scibile umano è valido, privo di difetti e quindi degno di essere comprato e lo si puo sapere in un tempo brevissimo, mentre un tempo la distribuzione dei film era molto lunga, e le persone potevano incappare in  grosse fregature anche andando semplicemente a vedere un pessimo  film al cinema. Prima era molto più difficile scoprire i già citati Plagi, chiunque viaggiasse in giro per il mondo,  anche solo prima del 1995 poteva tranquillamente raccogliere  le valide idee sparse per il mondo senza che nessuno se ne accorgesse addirittura il giorno dopo, questo processo avrebbe necessitato molto più tempo, basti pensare al caso del Gabibbo, plagio spudorato della mascotte della  Western Kentucky University o ad Albano plagiato dal compianto Michael Jackson, la canzone in questione è “I cigni di Balakà” e il plagio è “Will I be There”.

I Cigni di Balakà vs Will I be There

La sindrome del deperimento delle idee purtroppo è alimentata oggigiorno dalla regola economica (scritta anche questa purtroppo)” dell’allungare il brodo”, si tratta in parole povere dell’allungamento del ciclo di vita di un prodotto con vari espedienti: l’utilizzo di una nuova confezione, il cambiamento del design (restyling), inserimento di una novità al prodotto. Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti e sono diffusi in tutte le opere e in tutto il globo, esempio principe sono “I Simpson”, gallina delle uova d’oro  a cui avrebbero dovuto tirare il collo già dalla nona serie (e sono stato un santo), o per lo meno quella associazione di Oste  riuniti che è la Fox, poteva smettere di allungare il vino con l’acqua… Nei prossimi mesi, nei prossimi anni, le piccole gemme nate dalle ceneri dei classici film fantastici continueranno ad aumentare gli alberi che andranno a ripopolare la foresta del magico mondo grande e del piccolo schermo.  A Capitan America, il vendicatore, verrà resa finalmente giustizia? Quali eroi o supereroi interverranno in aiuto delle scevre di idee case di produzione di Hollywood? Ora con l’acquisizione della Marvel da parte della Disney, ci troviamo di fronte a un Golia che non potra mai essere sconfitto nemmeno da una improbabile unione degli altri editori del mercato di comics, i tanti Davide di turno faranno bene ad aggiornare la loro fionda, e sperare di acquisire tanti superpoteri.

Gli eroi dei fumetti e non in difesa delle Major

    • 15 anni ago

    Mc Gyver s’è nventato pure o stargate pensa te…..
    sto parafulmine! pe spedì a disney nello spazio
    😆

  • Purtroppo i Simpsons sono calati di qualità, oramai sono solo Simpsons di nome e non di fatto.

    Il Golia che è nato ora è invincibile fino a eventuali aggiornamenti.

    Michael Knight e Mc Giver riuscirebbero tranquillamente a sconfiggere questo nuovo Golia 😀

    • Michael Knight e Mc Giver riuscirebbero tranquillamente a sconfiggere questo nuovo Golia

      Sono d’accordo. Non avrebbero neanche l’affanno.

    • 15 anni ago

    L’idea dello Smile è mia mica der signor palla! Se semo capiti!?!?
    Norys perché ce l’hai coi simpson??! A me me fanno ancora ride..
    Ma Davide ja menato a golia, e pure Michael Knight!

    ahahahahahah

  • In realtà, il dogma del mercato è investire zero e guadagnare cento, ma non so quanto sia realistico. L’inventore dello Smiley fu un vero fesso. C’è da aggiungere, però, che quelli erano tempi non sospetti, quando ancora non si era pienamente coscienti del fatto che anche con un semplice disegnino si può diventare milionari.
    La grossa quantità di remake o di film tratti da fumetti si spiega con la massima di poco fa. Le sceneggiature di tali prodotti sono sostanzialmente già scritte, tutt’al più si tratta di stendere un adattamento e non è detto che il risultato sia garantito.
    La saga cinematografica degli X-men, tanto per fare un esempio, poteva contare su migliaia di sceneggiature già bell’e pronte, alcune delle quali davvero superbe – e te lo dice un vecchio appassionato di mutanti a fumetti -, ma alla fine hanno concepito quelle tre boiate che tutti conosciamo.
    Non so fino a che punto, quindi, la logica del fumetto con i suoi protagonisti immortali si possa applicare anche al cinema che diluisce i suoi eroi e fa invecchiare inutilmente e colpevolmente i suoi attori.