Cinema

I Mercenari 2 (2012)

Il bello di essere letti tanto è che la gente, a un certo punto, comincia a odiarti. Così, perché forse il seguito e i crediti di cui godi non sono riconosciuti, perché, da queste parti, non ci si è mai atteggiati a padre eterno della cvitica cinematogvafica. La ciliegina sulla torta è “tanto non vi leggo” gne gne gne, che io immagino pronunciato da un bambino di cinque anni, incazzato perché la mamma l’ha sculacciato.
Ecco, tutto questo è stato il terreno di prova della presente e di un’altra recensione (che troverete linkata a fine articolo), de I Mercenari 2 che, come annunciato, “non sarà letta”, ci si limiterà a odiarla.
Sapete? Ci godo, di fronte a questa storia.
Godo del fatto che ci sia gente che si rode per ciò che scrivo. Non potrebbe andare meglio.
E dunque, I Mercenari 2.
Esattamente come per il primo capitolo (il link alla recensione lo troverete sempre giù in fondo), non mi sono tramutato in una verginella isterica, nell’attesa di vederlo. Piuttosto, era la curiosità, visti i risultati del primo, di trovare conferme. E poi, c’era il fattore determinante: Arnold Schwarzenegger. Era tornato, con la battuta presa dritta dritta da Terminator che fa visita alla stazione di polizia e, ovviamente, deformata in “siamo tornati” (nel trailer) dal nostro geniale doppiaggio che, ogni qual volta può farsi sfuggire l’occasione di risultare ridicolo, fallisce.

***

La prova è in quel “riposa in pezzi” (rest in pieces) pronunciato da Sly. Perché fosse divertente, visto che il gioco di parole inglese si perde, si doveva cambiare, inventarsi qualcos’altro, tutto tranne che tradurre alla lettera. Risultato: il pubblico in sala muto, laddove avrebbe dovuto sghignazzare. Complimentoni.
I Mercenari 2 non è epico, come non lo è The Avengers, del resto. Non è neppure un buon film d’azione, o uno di quelli che si dovrebbe ricordare per qualche sequenza. A dire il vero, è passata una settimana dalla visione è di sequenze me ne ricordo poche. L’impressione che ho avuto, confermata dalla pioggia di citazioni di un glorioso passato, a contarle ce n’è una ogni cinque minuti, forse di più, è che sia stato concepito come una passerella, dove neppure i protagonisti hanno voglia, o la pretesa (come certi cvitici online) di essere presi sul serio, che l’impianto narrativo risulti credibile, le scene verosimili, e via dicendo.
Bisogna considerare la realtà: abbiamo a che fare coi professionisti, non spendibili, a differenza del titolo. È gente che questo cinema l’ha creato.
Ritengo molto remota l’ipotesi che Stallone non si sia reso conto di ciò che stava facendo. Il film è volutamente esagerato, al limite della parodia. La summa di questa teoria è nell’apparizione di Chuck Norris che evade dai confini cinematografici, per piombare direttamente nel videogioco. L’epica del momento cazzaro, in cui il buon Chuck fa fuori una dozzina di nemici armati fino alla punta dei capelli e un carro armato. Tutto da solo. Perché lui lavora da solo, se un cobra reale je dà un mozzico, il cobra muore dopo cinque giorni di atroci sofferenze.

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E si scopre che è stato proprio Sly a chiedere a Chuck di spulciare nell’archivio dei Chuck Norris facts (il meme su internet), sceglierne uno e usarlo nel film.
Perché, sì, i personaggi hanno dei nomi, Barney Ross, Trench, Church, Booker, ma siamo seri… chi se li ricorda? Quel che abbiamo davanti è Stallone, Schwarzenegger, Willis e Norris. E Van Damme e Lundgren e tutti gli altri. Voglio dire, avrebbero potuto fare a meno di nomi fittizi, usare i propri e il film sarebbe stato identico, come resa e coinvolgimento.
Questi non sono personaggi di un film che danno vita a una storia, sono persone che mostrano, ancora una volta, il loro modo di fare cinema.
La storia? E chi se la ricorda più?
Però ci si ricorda di Lundgren, laureato in Chimica, un po’ suonato, che millanta di creare esplosivi grattando fosforite dalle pareti di una caverna e non riesce a fare altro che una scintilla. Ci si ricorda di Schwarzenegger che sradica la portiera della Smart con una mano, di Stallone e Van Damme che si prendono a calci. E questo è quanto, evitando di creare un elenco infinito di piccole chicche.

***

Il gioco è questo, quindi. E posso anche capire chi, i soliti otaku, si è recato al cinema a vedere un film d’azione e  s’è incazzato perché ha trovato, invece, il teatro dell’assurdo. Dove uomini in carne e ossa si sono messi a fare ciò che hanno sempre fatto, sopraggiunti i limiti d’età. Quasi una riedizione di The Last Action Hero.
Sono i grandi vecchi. Stanchi e tirati. Quello che fa la figura peggiore è Arnold, maltrattato dall’età e anche dal ruolo. Vederlo apparire col cappuccio in testa e sparire fino alla fine del film non è affatto bello.
Ma, in generale, tranne forse Van Damme, sembra che un po’ tutti si reggano con quel poco che hanno. Un po’ tinti, un po’ piallati, apatici, quasi in imbarazzo, come m’è sembrato Norris, rispetto alla grandezza dei loro nomi, perché devono sostenerla.
Lo dice Schwarzenegger, pardon, Trench, che loro dovrebbero stare tutti in un museo. Ebbene, questa è presa di coscienza, ma anche consapevolezza di ciò che, a tutt’oggi, essi rappresentano.
I Mercenari 2 diverte? Sì, diverte. E tanto. È un parco giochi, non un film.
Ogni altra pretesa si annienta.
E chi sono loro per farlo?
Non è questione di poterlo fare. L’hanno già fatto. Noi siamo la maggioranza silenziosa che sta a guardare, sopraffatti dalla nostalgia.
E va bene così.

Altre recensioni QUI
Recensione I Mercenari
Recensione I Mercenari 2 di Lucy

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  • […] stavamo tutti lì ad aspettare il ritorno, dopo il non proprio esaltante quadretto fornito da i Mercenari 2 (almeno per ciò che riguardava il nostro preferito), dubbiosi financo dal trailer, diciamolo, non […]

  • Non l’avrei visto, come non ho visto il primo, ma c’era un amico da tirar su, e siamo andati.
    Come te, a pochi giorni dalla visione, me lo ricordo a malapena.
    E forse è una brutta cosa, per un film: non riuscire a farsi ricordare, se non per quei momenti caricaturali come il fact di Norris o Schwarzenegger Vs Smart.
    Ma io, che una volta ero molto più fan di questo genere e ora solo un po’, forse parlerei a sproposito, quindi limito il mio commento.
    Expendibles 2 farà felice il suo pubblico, tutto sommato. Per tutti gli altri, me compreso, sarà qualcosa di facilmente dimenticabile, o peggio… ma bisogna anche vedere se un film va giudicato solo da chi è designato come target di riferimento, o (parolona) universalmente.
    Temo che, in questo caso più che in tanti altri, i due giudizi differirebbero notevolmente.

    • Capisco, e in fondo è sempre così, a seconda dell’ottica dello spettatore.
      Quel che posso dire io è che non mi aspettavo molto di più. A essere sincero non mi aspettavo nemmeno quella ressa di citazioni, ma un film più o meno credibile, come il primo. Hanno voluto fare avanspettacolo, quasi cabaret. Siccome sono affezionato a tutti quei brutti ceffi, l’ho gradito lo stesso e sono stato al gioco.
      Forse Stallone avrebbe potuto presentarlo in quest’ottica fin da subito, per non creare aspettative.

      Ma sentiti libero di commentare come vuoi, eh 😉

  • E’ talmente esagerato di risultare divertente. Ovviamente e’ maggiormente apprezzato da chi come me, e’ stata giovane negli anni ’80 ed e’ cresciuta con Rambo, Rocky, Termintor e Die Hard.
    L’entrata in scena di Chuck Norris e’ un mito di proporzioni esagerate. La summa di tutto il film sta proprio nella battuta di Schwarzie ” Dovremmo stare in un museo” :-p

    • L’entrata in scena di Norris è strana. Cioè, fino a quel punto, più o meno, il film s’era mantenuto sui livelli semi-seri del primo. Da quel momento è palese che si tratta di mitologia e basta. 😀

  • Sinceramente, rifiuto di credere che chi è andato a vedere i Mercenari 2 lo abbia fatto aspettandosi qualcosa di più di una nostalgica, esilarante, trashissima supercazzola.

    Allora avrebbe ragione Couture, quando gli chiedono da quale paese viene: da quello dei “retards” 😛

    E confermo la pochezza del doppiaggio/adattamento italiano, forse un po’ migliore rispetto al primo filmE ma sempre maffo.

    • E invece… sembra si aspettassero una sorta di “Gli Spietati”. Mah, vai a capire… 😀

  • […] Visita il sito bookandnegative oppure iscriviti al feed Leggi l'articolo completo su AlterVista […]

  • A noi e gli otaku ci odiano fa un certo piacere. Perché siamo uberfighi e come questi vecchietti siamo comunque noi stessi U__U

    • Il che vuol dire che tra trent’anni staremo ancora qua a bloggare? Mica male… 😀

  • Ma quante critiche accatz che si leggono in giro… ma dov’è andato a finire l’intrattenimento? Tutto in cagate come “Battleship”? 😀

    • Può essere. Lì c’è la scusa di Rihanna. 😀

  • Io l’ho trovato Epico xD…ovviamente guardandolo per quello che è, come hai detto tu.
    E, come ai letto sul mio blog, non sono mai riuscito a chiamarli per nome i personaggi, rra Schwarzenegger che strappava la portiera, Willis che gli correva in aiuto, Stallone e Van Damme che se l davano di santa ragione.
    E sai una cosa? Non vorrei che lo avessero fatto in altro dopo, checchè ne dicano Imperatori Francesi morti da secoli ^_^

    • Sai che c’è, mi sembra assurdo dire che professionisti come questi non si siano resi conto di ciò che facevano e che abbiano cannato il film, pure per colpa del regista. È evidente che ci abbiano scherzato, loro per primi, su questo film. E non capisco che male ci sia e perché ci si incazzi tanto.
      Dev’essere colpa del caldo, della Crisi, del prezzo della benzina, etc…

      • Ma sarebbe, infatti, assurdo pensare una cosa del genere.
        Si vede che è fatto apposta, le battute, le citazioni, le situazioni…un film del genere funziona perché ci sono loro e hanno il passato cinematografico che hanno.
        E’ assurdo pensare altrimenti, almeno per persone, non con capacità di recensire film, ma semplicemente con un po’ di sale in zucca ^_^

  • Nel vedere l’anteprima ho pensato “Ha abbastanza ignoranza, nel solo cast, da bastare per venti film”.

    Mi sono perso tipo il 99% delle citazioni, ma comunque l’ho apprezzato: non m’ha dato né piú, né meno di quello che mi aspettavo. Sparatorie, scene al limite del surreale (a volte di quà del limite, a volte di là), le classiche esagerazioni di quei film e di quei personaggi.

    L’ho molto apprezzato.

    • Ciao, Mauro. Bentornato. 😉

  • Mi ha sorpreso leggere di gente che si aspettava un “Gli spietati ” in chiave action. Ma perchè ? Il film non è mai stato pubblicizzato o presentato in questo senso ! Qua il problema sta nel farsi troppe aspettative (sbagliate pure !)

    • Boh, io non scandaglio la rete alla ricerca di recensioni per incazzarmi e poi sollazzare il mio ego correggendo gli stolti a cui il film è piaciuto.
      Mi guardo il film e basta. 😉

  • È talmente palese il perché esista un film del genere, che qualunque critica di quel tipo non si può reggere in piedi più di cinque secondi. 😀
    Detto questo, io ho recuperato solo da poco il primo film. Quindi in ritardo. xD Ma son sicuro che tarderò anche con questo seguito. Ma arriverò. Oh, se arriverò. 🙂

    Ciao,
    Gianluca

    • Non bastasse, da sola, la locandina in stile “Ultima Cena”. 😉