Cinema

ESP – Fenomeni paranormali (2010)

Mentre scrivo questa recensione sono nella mia stanza, illuminato solo dal monitor del computer, afflitto dal caldo e da una fottuta zanzara che non riesco a uccidere.
Ce l’ho messa tutta per creare l’atmosfera giusta per farmelo piacere, questo ESP – Fenomeni paranormali.
E lo so quello che state per dire, ce l’avete sulla punta della lingua: non avrei dovuto guardarlo perché già si sapeva.
E, d’accordo, non mi aspettavo il capolavoro, ma almeno qualche sobbalzo. Di quelli meccanici, sapete? Vecchi trucchetti, gente che si nasconde nell’angolo morto della telecamera e appare all’improvviso, rumori, voci nella notte.
Le voci nella notte…
Roba che a scriverla già ti mette la fifa addosso.
Me ne sto qui, dicevo, e nel frattempo mi accorgo di aver sbollito tutta la rabbia. Di già. Non è passata neanche un’ora da quando questo film è finito e sono già tranquillo e sereno, incapace, in definitiva, di scagliarmi contro di esso con parole infuocate.
Voglio dire, ESP non è stato manco capace di regalarmi un’incazzatura di quelle sane.
Credetemi se vi dico che certi film si deve guardarli lo stesso.
Anche se pensate di conoscerli già. Di sapere che fanno cagare, come una premonizione.
Si devono guardare.
Perché, stabilito un nuovo minimo storico. Si riassettano, d’incanto, tutti gli altri valori.
E il cinema vi sembrerà di nuovo bello. Non dico per sempre, perché si sa, la noia è lì in agguato, ma per un altro po’ sì.
Lo gusterete di nuovo, il cinema. Fidatevi.

***

La Strega di Blair. Torniamo sempre lì.
Non da Deodato e dal suo Cannibal Holocaust, ma dalla strega. E lo so, a qualcuno di voi non piace.
Ma io quel film lo vidi al cinema. E, a distanza di tanti anni me lo ricordo ancora.
Due videocamere e un crescendo di fatti strani, decorati da superstizioni, interviste farlocche e sparizioni.
E poi le voci, la voce di Josh che riecheggia nel bosco. E infine, la casa.
E io quella cazzo di casa, in mezzo al bosco, vuota e terribile, me la sono pure sognata.
Torniamo alla Strega, dicevo. Perché è da lì che parte questa formula.
Onori a Deodato, ma, ahimé, in America non se lo caga nessuno. Perché ha fatto il cattivone con gli animali. E questo è quanto. E non stiamo a menarcela. Non lo giustifico, né lo condanno, sia chiaro. Solo che le cose stanno così.
ESP ha lo stesso schema della Strega, posto strano, videocamere, interviste farlocche e, al posto del bosco, un ospedale psichiatrico.
Bella struttura, lo ammetto.

***

E allora si comincia con le inquadrature a infrarossi e i faretti puntati lungo i corridoi lontani, che ci si aspetta di veder spuntare qualcosa, qualcuno, il maledetto sobbalzo meccanico, dicevo prima.
Cazzo, mi volete spaventare o no?
Attori di rara bruttezza. E fin qui, d’accordo, ne guadagna in realismo. Il punto è: se non mi fate vedere i fantasmi, almeno datemi un’attrice carina, da guardare. Un po’ di sollazzo. Il minimo sindacale.
Il protagonista odioso come pochi. Davvero, lo guardate, alto e allampanato, con quella smorfia sotto il naso, e vi scatta la violenza interiore, quella che vi porterebbe a prenderlo a calci, se fosse davanti a voi.
E, last but not least, è definitivo: io e il doppiaggio italiano abbiamo rotto. Del tutto. Il nostro è un rapporto irrecuperabile.
Sul serio, dedicatevi al porno, è meglio. Lì almeno c’è da ridere.

***

A dire il vero, c’è da ridere anche qui. Non so cosa sia, se le voci (italiane) dalle tonalità assurde, lamentose e cantilentanti quando dovrebbero essere terrorizzate, o le trovate sempre più folli, che rasentano l’umorismo involontario, del regista.
Oggetti che cadono, finestre che si aprono da sole, capelli della tipa col registratore che vengono mossi da mani invisibili fili.
Cioè, il trucchetto dei fili, qualche urletto. E dei coglioni che riescono a perdersi in un ospedale. E delle comparse che fanno le facce strane. E vi ho detto tutto.
E ok, l’ospedale non è proprio un ospedale, le cose cambiano.
Sì, certo.
Come quando i nostri eroi decidono di salire sul tetto, per fuggire. Giuro che lì, di fronte a una parete di cemento e al nero che frigna, sono morto.
Piangevo dalle risate. Non capitava dal 1987. E non vi dirò cosa accadde allora.
Ah, dimenticavo, il film fa schifo. Proprio come pensavate.
Meno male che c’è youporn.

N.B.: le immagini dell’articolo sono “vere” fotografie di fantasmi. Ho pensato che almeno una cosa che spaventasse sul serio, in questo articolo, ci voleva.

Altre recensioni QUI

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  • La strega di Blair probabilmente e’ stato l’ultimo film che – visto al cinema – mi ha fatto affondare le dita nei braccioli nella poltroncina.
    Passino tutte le scene nel bosco, dove alla luce di una semplice torcia ti sembra di vedere anche quello che non ti fanno vedere, passi l’atmosfera sempre piu’ pesante ad ogni minuto che passa, ma quando si arriva alla casa col tipo di spalle nell’angolo, beh, li’ capisci che quel film non sara’ dimenticato tanto presto… come accadra’, prevedo, a questo ESP, probabilmente nel giro di poche settimane (giorni?).

    • Direi anche ore…
      Comunque, adesso che ne parlate, mi sa che dedico un paio di articoli a questi film così amati/odiati e poi faccio l’articolone comparativo.
      Di sicuro prima li devo riguardare tutti.

      😉

  • Adesso lo rivedo, mi sto troppo esaltando.

  • @Hell, io non aspetto altro! Gli articoli comparativi sono la passione mia!

    @Alice
    e torniamo d’accordo su Wolf Creek.
    “Ecco, adesso sei una testa su uno stecco”

  • Mio Dio ma è vero!!!!!
    avevo rimosso l’esistenza di questo film, l’ultima volta che l’ho visto avrò avuto dieci anni!
    LOL, me lo procuro subito…
    Che ricordi!

  • Rubo la battuta al serial killer di Wolf Creek (visto? Ti piacerebbe, credo… se non altro per l’ambientazione. io l’ho amato):
    Quello non è un coltello… QUESTO è un coltello.

    Che la battaglia abbia inizio 😀

    • Quella è una battuta di Crocodile Dundee… QUI

      Sì, Wolf Creek l’ho visto. M’è pure piaciuto.
      🙂

  • Mi raccomando, per quell’articolo ti voglio in piena forma!
    Io preparo le cartucce…

    😀

  • Lucia: sìsì, ho capito… vedi dell’intenzione retorica e non semplice retorica? in effetti in quest’ottica l’intera reazione al film è differente. Ma io proprio non ce la faccio a pensare che non sia soltanto un film con dialoghi orribili!

    Hell: aspetto il pezzo con ansia… affilo il coltello, intanto .-P

  • Comunque, dopo tutto ‘sto macello urge un articolo che metta a confronto i film de paura.

    E anche Cannibal Holocaust.

    E la colpa è vostra, sia chiaro, Alice e Lucia. 😉

    😀

  • Ah, ma si sta parlando di Triangle, adesso?
    😀

    Qui fa caldo e non sono per niente lucido… sorry LOL

  • Eh, sì, però non è vero che il suo mondo è quello. Il dialogo è volutamente retorico e artificioso, perchè lei è forzata a dire queste cose, è forzata a pensarla in quel modo…Non so se mi sono capita… 😀

  • Ma sì, ma figurati. 🙂

    E chi si innervosisce? Per così poco?
    Qua siete i benvenuti, sempre.
    Probabilmente sul successo è solo questione di percezione differente, tra me e te.

    🙂

  • Caro hell, felice che nessuno dei due si stia innervosendo 😀 (per molto meno ho visto lanciare i piatti fuori dalle finestre!).

    sì, probabilmente ho travisato il senso di quello che hai scritto… Alla fine siamo d’accordo!
    A parte per il successo di Cannibal .-P Ma quello basta che ti vai a fare un giro su qualche sito straniero (forse persino wikipedia inglese… ma non so, dovrei andarla a leggere).
    Io, ai tempi, una decina di anni fa, ho fatto delle ricerche sulla questione ed ero rimasta stupita dalla diversità di successo e di considerazione che il film ha avuto, tra italia e america. Dovrei rispolverare le mie conoscenze ma non è che sia motivatissima…
    Sicuramente in parte c’è la parte della leggenda (un film controverso come questo, ha la sua parte della leggenda). Comunque Tarantino stesso – poveraccio, lo metto sempre in mezzo, e non è nemmeno un mio guru ma combinazione facciamo gli stessi discorsi, a volte – ha parlato della questione, schifando apertamente quella strega di blair.

    Che poi, povera strega di blair. Non la odio nemmeno, mi è indifferente, e la scena finale della casa abbandonata mi viene sempre in mente quando vado per boschi… quindi in qualche modo avrà pur scosso il mio subconscio, anche se non ne sono al corrente razionalmente .-P

  • Comunque,
    per avere la conferma di quanto sia insignificante ESP, basta guardare a questa discussione.

    Si sta discutendo di tutto.
    Tranne che del film.

    😀

  • Mio dio, con dialoghi “Nel tuo mondo le navi sono abbandonate – o cos’altro diceva, non ricordo- ma nella realtà no”. e lei “Il mio mondo esce ora da scuola. Ecco dov’è il mio mondo”.
    Ed il dialogo è sbagliato, era ancora più tamarro di questo.
    Io sono morta dal ridere.

    Qui mi devo alzare e lavare almeno i piatti. Almeno quello. ma fa troppo caldo…

  • @ Alice
    Ma guarda che intendiamo la stessa cosa… 🙂

    Magari ci esprimiamo in modo diverso. Non so.

    Io non sto parlando del suo film. Ma del fatto che non lavori più. E che non ho mai letto né sentito che qualcuno lo stia cercando per lavorare, a parte i pettegolezzi che riporta anche Lucia.

    E su questo, il fatto che non lavori più, ci possono essere miliardi di motivi. Anche personali. Oppure, il sempre valido apartheid messo in atto dai produttori e da “quelli che contano” che magari lo portano sul cazzo per tutte le ragioni di questo mondo… antipatia in primis.

    A me sembra che sia così.

    E il metodo del ghetto non vale solo per Deodato, ma per tutti quelli che danno fastidio.

    Poi, tre cose:

    1) Non sto dicendo che sia un metodo corretto. Soprattutto per un animale ammazzato. Ma ricordiamoci che hanno fatto le paranoie pure a Tornatore perché (scandalo!) ha filmato quello che accade ogni giorno in un macello.

    2) E il successo di Deodato… Mi dispiace, ma io continuo a non vederlo. Senza nulla togliere al film eh.

    e

    3) La bellezza di un film non dipende dal suo successo. Questo è chiaro.

    🙂

  • Mi arriverà del girato, prima o poi, maledetta me. Oppure starò tutto il giorno ad aspettare un hard disk che non giungerà mai. Fino alle sette a non fare un cazzo.
    E comunque, quello che ho trovato splendido di Triangle non sono i paradossi temporali, o la struttura a incastro. Ci ho visto una delle riflessioni più profonde e meno scontate sulla maternità mai affrontate in un film di genere.

  • Ilgiorno: Triangle e Rec di dividono!

    Pure io non c’ho niente da fare… in più sono collassata sul divano. Povero Hell! 😀

  • Piccola parentesi su Triangle (che stamattina qui in moviola non ho un cazzo da fare): è un capolavoro. E basta 😀 Lo preferisco a Black Death.

    Oddio, io con Rec, al cinema sono morta dalla paura, letteralmente. Non mi spaventavo così da secoli. E’ stata una cosa davvero tremenda…

  • Ah, no, su Triangle non hai scritto che era un capolavoro .-P Più o meno il tuo giudizio dell’epoca è affine a quello attuale.

  • “Io Deodato non lo ammiro. Detto ciò a me non sembra che abbia riscosso tutto questo successo.”

    Sull’ammirazione, è soggettiva e sacrosanto. Il successo però c’è stato eccome!

    “In Italia, c’è da aggiungere, che ormai a parte i cinefili incalliti, non lo conosce quasi nessuno. Perché si preferisce nasconderlo e dimenticarselo.”

    No,semmai perché nessuno guarda più certi film. E se non fosse stato per Tarantino, ,che ha rivalutato il nostro vecchio cinema, persino molti dei cinefili incalliti avrebbero fatto a meno di tutto questo. Anche Lucio fulci appartiene alla nicchia dei cinefili incalliti, così come lo spaghetti western e via dicendo.
    Sulla questione di affidargli una super produzione… io non so manco se deodato faccia ancora film e poi mi sembra una argomentazione un po’ debole. Non ho mai valutato un lavoro in base a quello che le major decidono di far fare ad un dato regista,(e nemmeno tu, da quel che leggo), e non so se si sia tagliato le gambe o meno, con Cannibal. Valuto solo il film in sé, non tutta la storia del regista (allora vogliamo forse dire che La cosa vale quel che vale perché ha portato un sacco di problemi, a carpenter? Ci avrebbe dovuto pensare due volte prima di girarlo? Chiaramente,no)

    Poi pace e bene, a me non è che interessa tanto convincere che Cannibal Holocaust sia splendido o meno… ma negare l’importanza che ha avuto è un altro discorso. Che poi a me deodato piaccia anche in generale (Ultimo mondo cannibale secondo me è ancora meglio di Cannibal, forse, non saprei nemmeno decidere) è un discorso a parte, che vale quel che vale.

    Sicuramente i film di oggi non riprendono Cannibal, perché è stato dimenticato dal pubblico medio. Questo non significa che non abbia valore: la memoria del pubblico medio è labile, perché guarda pochi film, ne guarda con disordine e perché per molti vedere film è solo un passatempo. Per me è altro, è chiaro, e non mi preoccupo quindi se certi film vengono fatti per un pubblico più “ingenuo”, se vogliamo utilizzare un termine poco offensivo. Semplicemente prendo atto e non li guardo, perché non li saprei apprezzare. Tutto qui.

  • Ma io credo che sia stato quello, l’intento! Voglio dire: regia nulla, due attori che improvvisano (o quasi)… voglio sperare fosse puro intrattenimento. Ed è quello il punto: mi ha divertito facendomi sobbalzare. Poi, va beh, io non sapevo niente del film (l’ho visto mesi prima dell’uscita del cinema, non sapevo tutta la storia di spielberg che chiama la mamma perché terrorizzato e tutte quelle cose pubblicitarie fastidiose) e probabilmente ha influito sulla genuinità della mia reazione.

    Rec l’ho detestato… Il fare sobbalzare la telecamera a mano di continuo, pure quando non succedeva niente (e consideriamo che il tipo è un cameraman per mestiere… se avessi avuto la telecamera in mano io, che sono un cane, avrei fatto meglio)ha avuto come effetto soltanto quello di farmi venire la nausea.

  • Io Deodato non lo ammiro. Detto ciò a me non sembra che abbia riscosso tutto questo successo.

    Sarà sicuramente amato. Ma il suo nome rimane, come dire, “particolare” e talvolta scomodo anche negli States.
    Questo volevo intendere. Ma il tono dell’articolo è abbastanza scanzonato, per cui l’espressione “Non se lo caga nessuno” era più pregna, secondo me. E vuole intendere che dubito gli affideranno mai una produzione da duecento fantastiliardi di dollari.
    A saperlo, fossi stato in lui, ci avrei pensato due volte prima di girare i suoi film. Ma col senno di poi sono bravi tutti.

    Se poi dite che c’è gente che gli erige monumenti, e chi lo nega?
    In Italia, c’è da aggiungere, che ormai a parte i cinefili incalliti, non lo conosce quasi nessuno. Perché si preferisce nasconderlo e dimenticarselo.
    Comunque,
    questo non è un film su Deodato. O che deriva da.

    E su questo film, se c’è un richiamo, perché c’è, quello è la Strega di Blair.

    Triangle l’ho visto e m’è piaciuto, ma non grido al capolavoro. E, se l’ho fatto nella recensione, non ricordo, ora non lo penso più.
    😉

    Paranormal Activity non l’ho visto, pensate un po’.

  • No, aspetta, io Paranormal Activity l’ho piuttosto schifato 😀
    Solo che, visto in cuffia, da sola e con le luci spente, mi ha fatto sobbalzare parecchio. Se l’ effetto era esclusivamente quello, allora l’ operazione è riuscita, se invece si voleva altro (spaventare sul serio), il fallimento è totale. Soprattutto, ho detestato la mancanza di regia. Lo so che in film del genere non è richiesta, ma La Strega aveva qualche soluzione visiva interessante, per non parlare di Rec.
    E sì, Lake Mungo è piaciuto anche a me!

    Sul buon Ruggero siamo d’accordo: quello che è stato fatto durante le riprese di Cannibal va inserito nel contesto selvaggio del cinema anni ’70. Stare ancora oggi a scandalizzarsi è piuttosto sterile.

  • Il giorno degli zombi:
    “Persino Paranormal Activity, visto in un certo contesto e con l’ atmosfera giusta, ti fa saltare sulla sedia.”

    Oh, finalmente qualcuno che non lo schifa apertamente! Sono stata tra le poche a vederlo e a divertirmi. Nonostante sia un film a metà, nonostante sia tutto già visto… Forse ha toccato qualche corda giusta, non saprei, ma mi ha divertito.

    Già che parliamo di fantasmi, riconsiglio (perché sicuramente l’ho già fatto, con la vecchiaia mi ripeto) Lake Mungo. Anche questo è un falso documentario ma davvero ben congegnato. E’ inquietante, l’ho amato. Curiosa di sapere che ne pensate!

    Su Cannibal e la violenza sugli animali, chiaro che è fastidioso, non è edificante ed oggi non vedrei nulla che scelga un’azione del genere. Ma non siamo negli anni ’70, le cose sono cambiate, la sensibilità collettiva anche. deodato non è “scusato” dagli eventi, certo è che però è comprensibile, in qualche modo.
    Non voglio difendere questa pratica barbara. Diciamo che però non mi sono mai soffermata sulla questione utilizzandola come scudo critico. Con tutto che, se vogliamo, sono tendente al vegetariano (tendente, purtroppo non sono mai riuscita a fare il passo decisivo) e vado più d’accordo (banale, ma vero) con gli animali che con gli esseri umani…

    • 13 anni ago

    Io te l’avevo detto.
    Comunque, la strega di Blair l’ho visto tipo l’anno scorso per la prima volta. Sì lo so, alle volte la mia lentezza è esasperante, ma lo ricordo come uno dei migliori horror degli ultimi anni. Perché l’atmosfera è giusta, perfetta, perché col retropensiero che fosse il primo di una lunga serie, lo si guarda con stima, perché quella casa, sì quella casa fa morire di paura e l’ultima scena te la sogni di notte e ogni volta che vai a dormire credi che nell’angolo della tua camera ci sia qualcuno di spalle.
    Tutto quello che è venuto dopo può essere apprezzabile (parlo dello stile camera alla mano o lo stile telecamere di sicurezza) magari per i sobbalzi, magari per la costruzione della storia (REC1), ma secondo me la strega è inarrivabile.
    Stanotte ho guardato Triangle, dello stesso regista di Black Death, e mi sono rinfrancata dell’ultimo REC visto. Tu l’hai visto?

  • Io sono molto sensibile alle foto che hai postato, invece. E mi spavento moltissimo. E gli sbalzi di volume e le cose che appaiono all’ improvviso e fanno bu mi fanno saltare i nervi.
    Il mockumetary ha poi sfracellato le palle. ma sicuramente è un metodo abbastanza vincente e facile di spaventare la gente. Persino Paranormal Activity, visto in un certo contesto e con l’ atmosfera giusta, ti fa saltare sulla sedia.
    Se ESp non riesce neanche a suscitare questo semplicissimo riflesso condizionato, è davvero da lasciar cadere lungo lo scarico del cesso.
    Problema Deodato: a me ha sempre dato fastidio chi utilizza violenza reale (che sia sugli animali poco importa) per un film di finzione. E vabbè, Cannibal Holocaust è lo stesso bellissimo e nessuno lo mette in discussione, questo. E poi all’ epoca non c’erano tutti i controlli che ci sono adesso. E non mi pare di aver assistito alla stessa levata di scudi per la mucca di Apocalypse Now. Ciò non toglie che la cosa mi dia lo stesso fastidio.
    In America è piuttosto amato, però. E adesso pare (dico pare) gli stiano facendo girare il seguito de La casa sperduta nel parco.

  • Beh, mi sento chiamata in causa!

    “Onori a Deodato, ma, ahimé, in America non se lo caga nessuno. Perché ha fatto il cattivone con gli animali. E questo è quanto. E non stiamo a menarcela. Non lo giustifico, né lo condanno, sia chiaro. Solo che le cose stanno così.”

    Eh no, non stanno così. Al posto di America devi scrivere Italia. Quando uscì la strega di Blair, si parlava proprio di REMAKE di Deodato. E quando uscì il buon Deodato, fecero tutta una serie di film con Holocaust nel titolo proprio per copiarlo, perché ebbe un ottimo successo.

    Ha avuto anche trascorsi legali (e non solo per gli animali: era stato accusato di omicidio perché aveva fatto sparire gli attori, per far credere che i filmati fossero veri… Pensavano tutti fosse uno snuff movie in piena regola) ma non è famoso per quello, non in America.
    Quello è l’Italia, dove nessuno lo ha visto ma tutti lo criticano perché Ha ammazzato gli animali (e magari lo dicono mentre si mangiano una bella bistecca ai ferri…).
    Dovrei scrivere un pezzo, sul buon Cannibal, tirando fuori tutti questi discorsi… prima o poi, quando avrò voglia di vederlo per la centesima volta…

    Esp non lo vedrò, già sai cosa penso di questo genere di film…

  • Non ho preso paura a vedere queste foto. E non ho visto il film perché no dai no, basta fenomeni paranormali.
    E dire che sono sensibile alla paura, perfino il remake di Ring non mi ha fatto dormire.
    Piuttosto mi rivedo Below, di notte.
    Ma senza la zanzara.

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