Cinema

Biancaneve e il Cacciatore (2012)

[Questa recensione contiene spoilers]

Non so perché, ma mentre mi accingo a scrivere di Biancaneve e il Cacciatore, di Rupert Sanders, ho in testa Giuseppe Verdi.
Ma lasciamo che sia. Vado in cerca di curiosità su questo film, perché c’è la scena del cervo che non mi torna, la vedremo più in là, e trovo questo:

During filming Kristen Stewart accidentally punched co-star Chris Hemsworth in the face giving him a black eye.

Durante le riprese, Kristen Stewart ha colpito accidentalmente il co-protagonista Chris Hemsworth sul viso, facendogli un occhio nero.

Minchia.
E poi, leggo ancora, e scopro che sul set la Stewart s’è infortunata a più riprese, gomito, spalla, piede. Come si muoveva erano danni. Tant’è che di Charlize Theron, che è la sola che si guadagna la pagnotta, convinta che, qualunque sia il film, si debba comunque dare l’anima al personaggio, non si dice nulla. Eppure mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa riguardo i vestiti, l’invecchiamento, il fatto che mangi i cuoricini dei passerotti… *__*
Insomma, è una regina cattiva, la più bella del reame. Glielo dice uno specchio liquido. Mah…
Comunque, tre cose non mi tornano:

1) il fatto che Kristen Stewart sia più bella di Charlize Theron (ma qui c’è il trucco, una di quelle mosse geniali di una regia sorniona, giuro; oppure è colpa del doppiaggio italiano che ha alterato alcune frasi, non so)

2) il dio-cervo, sottaciuto da qualunque altra recensione abbia letto

3) la situazione pupù, che tanto rammenta la situazione Bonnie di tarantiniana memoria

***

La cosa che rimane impressa di questo film sono gli incisivi di Kristen Stewart. Cioè, io sono uno di quelli che la vede e non rivede automaticamente le nefandezze di Tuailait. Mi sta pure simpatica. Però, qui, sarà la fotografia particolare che esalta il chiaro-scuro, gli incisivi di Kristen sono due fari nella notte. A qualunque ora, a qualunque luce, ti abbagliano.

Regia sapiente, dicevo, oppure sfottente. Si decide di mettere a confronto la Stewart con la Theron. A parte il metro e mezzo di statura di differenza, cioè, non c’è partita.
Pure scheletrica, vecchia e laida (come mi piace quest’aggettivo, ultimamente! XD), la Theron è la quintessenza del bello. Impossibile che la Stewart sia destinata a superarla. La natura è stata beffarda, ma ancor più il regista.
Vi dicevo del gioco di parole, alla fine viene detta una frase (perdonatemi, non ricordo le esatte parole), che si riferisce all’incantesimo della Regina Cattiva, che suona pressappoco così: “ciò che dal sangue della più bella è iniziato (il sangue di una fanciulla che ha dato il via all’incantesimo), dal sangue della più bella sarà terminato”. E qui state pensando al sangue di Biancaneve… e invece no, perché l’unico sangue che scorre, alla fine, è quello della Regina.
Dichiarazione di resa senza precedenti. Charlize è la più bella e il sangue che termina il tutto è il suo.
Dite che c’è dell’intento malefico? Secondo me, sì…

Biancaneve e il Dio-Cervo
Il Dio-Cervo de La Principessa Mononoke

***

Secondo punto, il Dio-Cervo.
Prima ho fatto una breve ricerca sulla figura del cervo nella mitologia. Magari mi sbagliavo. E invece, pare di no.
A un certo punto, Biancaneve, il Cacciatore e i Nani si addentrano in una foresta fatata nel tentativo di sfuggire alle orde di guerrieri della regina (quattro, di numero).
Giuro, vedendo questo paesaggio bucolico, uccellini, insetti, fatine svolazzanti, testuggini sul cui guscio crescono muschi e licheni, ho pensato: cazzo, questa è bella come la foresta del dio-cervo di Miyazaki!
Immaginate lo stupore che mi ha fatto ribaltare dalla sedia quando, dopo neanche cinque minuti, Biancaneve si allontana sola soletta nel bosco e incontra… il dio-cervo.
È lui, a parte il volto umano e il pelo bianco, è il fottuto dio-cervo della Principessa Mononoke. Ci sono pure i folletti dispettosi, solo che i Kodama sono molto, molto più belli.

I Nani (sì, sono solo sei, il settimo è nascosto a destra, non si riesce a trovare una foto decente)

***

Punto tre, la pupù.
Immaginate dei nani, che fanno cose da nani. Sono dei veri duri, a parte che uno di loro si chiama Gus, come Van Sant e che un altro dichiara, in un impeto pulp: “Mi diverto a uccidere le ragazze”.
Immaginate questi tizi che s’introducono nella fortezza della Regina Cattiva dalle fogne, onde sollevare il cancello che permetterà a Biancaneve e al suo manipolo di cavalieri arturiani (la galoppata pare uscita dritta dritta da Excalibur di Boorman, senza le note dei Carmina Burana di Orff, però) di entrare, immaginate quindi di vederli strisciare lungo un fiume di merda, sì, proprio dimmerda e sentire uno di loro, cazzuto, duro, pulp, che fa e dice cose da gangsta-dwarf, che esclama garrulo: “Ci avevano promesso oro e invece cosa abbiamo? Pupù.”
Siamo.
Finiti.
Nella.
Pupù.
Vedete prima il lampo, e poi venite travolti dall’onda d’urto dell’esplosione nucleare.
Pupù.
Pupù.
Ah, d’accordo. È una fiaba. E nelle fiabe non si dice “merda”, ma “pupù”. E riguardo a questo, non so se sia colpa del doppiaggio (o merito?) o sia proprio il testo orginale.
Ok, ho avuto la conferma nei commenti, è colpa del doppiaggio. (edit by Hell, ore 12:07, 12/07/12)

Charlize...

***

Che poi, scenografie da urlo. Perché non dirlo? Il bosco oscuro, o come cacchio si chiama, è bellissimo, coi suoi alberi morti.
Altra cosa apprezzabile è Hemsworth, e non perché la sua interpretazione faccia faville, ma perché, almeno, è un uomo. E intendo un vero uomo, provvisto di vera barba. Lontano dalla schiera di bambocci depilati che di solito fiancheggia la Stewart.
E, soprattutto, ho apprezzato il rapporto tra i due protagonisti che si chiude in un nulla di fatto. Epico. Era dal 1986, Grosso Guaio a Chinatown, che un non-bacio superava, in tensione sessuale, tutti i falsi baci del romanticismo fentasy.
I momenti essenziali della favola, la mela, il bacio, etc… ci sono e sono stati riletti con gusto.
Femminismo in Biancaneve? Sì, certo, se al posto della mela ti mangi il peyote. Lei che freme ogni volta che incontra lo sguardo del Cacciatore e due nobili che la stanno a sentire quando lei urla “Chi di voi sarà mio fratello!?” non è proprio l’idea di femminismo che ho io, e magari neanche quella delle femministe.
E soprattutto, non c’è alcuna volontà politica. Fuori la politica dalle favole, per la miseria!
E a proposito… La Regina Ravenna (Conosciamo il suo nome! Questo genera empatia! – cit.) e tutte le sue scene sono bellerrime.
La Theron recita davvero, magnifica, rispettosa, stupenda, fa il suo lavoro, e si magna non solo i cuori dei passerotti, ma tutto il film, la scenografia, gli attori. E perisce del suo stesso sangue. Agli altri solo la pupù.

Altre recensioni QUI

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  • Oddio la pupù, oddio l’empatia, oddio la Stewart che è imbranata, però le brillano gli incisivi.
    A questo punto io devo vedere Biancaneve. Se non altro per fare il paragone con Tarsem che pare sia piaciuto solo a me.
    Femminismo.
    tutti ridono.
    Dopo socialismo e barbarie, scriverò un saggio e lo chiamerò femminismo e pupù.

    • E mi sembra perfetto. Io voglio una copia autografata. 😀

  • […] Visita il sito bookandnegative oppure iscriviti al feed Leggi l'articolo completo su AlterVista […]

    • 12 anni ago

    No, non ho un blog. Seguo però da molto tempo il tuo, in veste di lurker educato e riservato, quello di Alex Girola e il Giorno degli zombi (gli unici tre blog inseriti tra i miei preferiti).

    • Sì, il tuo nickname non mi è nuovo, forse ti avrò incrociato qualche volta da Alex.
      Be’, allora, piacere di conscerti e grazie per essere un mio lettore. E anche gli altri due blog che segui sono fighi, io ne so qualcosa. 😀

      😉

    • 12 anni ago

    Questo è un film che, forse, mi limiterò a vedere tra un paio di anni sulla paytv. Il dazio per la visione in sala lo lascio da parte per ottobre quando andrò a vedere al cinema iron Sky (se è vero quello che ho letto in rete). Comunque, complimenti all’autore per la bella ed illuminante recensione e, per quanto mi riguarda, l’avrei trovata bella anche per la sola citazione di Grosso guaio a Chinatown. Infine, da consumato e anziano spettatore cinematografico, posso solo dire che non mi scandalizza il fatto che la Stewart venga fatta passare per la bellona-a-prescindere perché nel 1977 in Guerre Stellari mi si voleva inculcare la stessa definizione anche per la principessa Leia interpretata da Carrie Fisher.

    • Ciao, benvenuto e grazie dei complimenti. ^^
      Ottima anche l’intuizione su Carrie Fisher, Devo ammettere che lei e la Stewart sono sullo stesso livello.
      Hai un blog, per caso? 😉

  • Be’, ma il cervo è carico di valori simbolici da qualche migliaio di anni prima di Miyazaki… però ammetto che non ho visto il cartone e non so se la scena sia simile o “uguale uguale uguale.”
    Quanto a Kristen più bella del reame penso che lo Specchio avesse qualche secondo fine, quando si è inventato questa balla… Per i baci casti del fantasy, ricorderei quello tra Aragorn e Arwen nel film del buon vecchio Peter Jackson (bacio che nel libro non c’è).

    Ma nessuno ha visto quanto facilmente il fratello della regina perda le occasioni per stare zitto? Prima rivela a Biancaneve che sta per essere uccisa e la induce a ribellarsi, poi rivela al cacciatore che nessuno potrà dargli il compenso che cerca (la risurrezione della moglie morta) PRIMA di essersi fatto consegnare Biancaneve prigioniera… Direi che il più grosso errore di Charlize-Ravenna sia il fidarsi di un simile cretino!

    Comunque Charlize uber alles, regge il film praticamente da sola.

    • La scena è molto, molto simile. ^^
      Ecco, quella degli spoiler volontari offerti dal fratello della Regina è una cosa sulla quale avevo riflettuto, poi è andata via nel mezzo della pupù dei nani… Comunque è impagabile.
      😀

  • Quindi la Stewart è imbranata esattamente come Bella, entrambe attratte irresistibilmente dal più vicino reparto traumatologico. Forse è stata scelta così ai provini. LOL

    Lo shock vero però me l’ha dato la fotocopiatura di Miyazaki – perché quando c’è tutto quanto non è “tributo” ma copiatura – da non crederci. Per il resto immaginavo che si salvasse la Theron, visto che è una professionista seria, e giusto perché c’è lei mi procurerò il film per dargli una bella occhiata. I nani pulp che dicono “pupù”, vabbè… siamo in un paese dove la censura è un’arteriosclerotica schizofrenica attaccata alla bottiglia tra una crisi maniaco depressiva e l’altra. Ora voglio proprio vedere questo femminismo fantasy della fuffa come è stato reso, perché se devo pensare a un eroina femminista allora, con tutto il catamarano (facciamo galeone, va) di difetti che si porta appresso la Biancaneve di C’era una volta (Once upon a time, su FOX TV), allora è meglio lei. Sempre se vogliamo restare in tema Biancaneve, altrimenti “c’è in giro di meglio” (cit. La Donna Perfetta, The Stepford Wives, 2004).

    • Dopotutto stiamo parlando della più bella foresta di sempre, perché non “ispirarsi”.
      Ma la sensazione che accompagna l’ingresso del cervo, un deja vu stordente.

      Giordano, non c’è femminismo, ma nemmeno il contrario. È una rappresentazione onesta, secondo me. Tutto il resto sono seghe mentali.
      😉

  • Uno dei nani assomiglia a mister T!!!

    • È vero!! 😀

  • Ho dato un’occhiata in giro.
    La frase incriminata dovrebbe essere

    “Ci avevano promesso l’oro e invece cosa abbiamo? Cacca!”

    Il termine “pupù” se lo potevano risparmiare.

    Bello intanto vedere che Hollywood continua a copiare spudoratamente dai film della Gibli.
    Il rip-off di Miyazaki… da oggi, non è solo più Disney!

    • Grande! Non ricordavo la frase esatta. Ora correggo! 😀

  • Ma non c’è paragone già dalle foto, dai! 😀
    Film che nei tempi di magra estivi si potrebbe quasi andare a vedere…

    • L’ho anche abbellita! 😀

      • Ma io continuo a non trovarla così orribile. C’ha sto vizio che sta sempre col dente sporgente… 😀

      • AHahahaha!!! L’effetto “dente lucido” almeno la copre un po’… 😉