L'Attico

Saranno Nazi Vostri

Nel magico mondo del Doppiaggio Italiano, c’è una pratica oscura denominata adattamento.
L’adattamento è, o dovrebbe essere, un’esigenza. Laddove la traduzione letterale non renda, perché magari un gioco di parole in inglese, tradotto in italiano, perde la resa comica, subentra l’adattamento, ovvero supplire alla mancata traduzione con un gioco di parole nuovo, o con una frase magari non proprio aderente, ma che si avvicini, il più possibile, al contesto e al significato originale.
Un esempio banale:

Egon e Winston in Ghostbusters, a proposito del plumcake.

“Well, let’s say this Twinkie represents the normal amount of psychokinetic energy in the New York area. According to this morning’s sample it would be a Twinkie…thirty-five feet long weighing approximately six-hundred pounds.”
“That’s a big twinkie!”

“Beh, diciamo che questo plumcake rappresenti la quantità normale di energia psicocinetica nell’area di New York. Secondo il rilevamento di stamane questo dovrebbe essere lungo dodici metri e del peso approssimativo di trecento chili.”
“Un bel plumcake!”

Plumcake che non è tale, ma è un twinkie, una tipica merendina statunitense. Ora, il doppiaggio italiano in questo film, traduzione e persino adattamento, sono allo stato dell’arte. Le voci italiane sono più musicali di quelle originali. La scelta, infine, di trasformare twinkie in plumcake è perfetta, perchè conserva l’impronta estera, pur riferendosi a un sostantivo arcinoto in Italia, ovvero il plumcake.
Non credo occorra aggiungere altro.

Da qualche tempo, però, in Italia si aggira una strana organizzazione sotterranea, così meravigliosamente descritta dall’amico Giovanni, qui.
Trattasi del Malvagio Consiglio dei Titoli Italiani.
Questa entità applica il proprio potere di adattamento per un solo fine: la distruzione dei film che gli capitano sotto mano.
Si parla di Iron Sky.
Voi sapete quanto sia affezionato a Iron Sky, no?
Cioè, Iron Sky. Cielo di Ferro. O, se proprio non gradite il ferro, perché vi fa venire in mente la ruggine, Cielo d’Acciaio, pur causando uno spostamento elementale.
Cielo d’Acciaio è un bel titolo.
Ma magari, visto che siamo nell’Unione Europea, nel 2012, che non siamo proprio l’ultimo paese al mondo in quanto arte e cultura, lasciamo pure il titolo originale, no?
Iron Sky, e basta.

Sì…

Però, è qui che subentra il Malvagio Consiglio. Perché qualche genio ha partorito il sottotitolo, uno di quelli che rammenteremo per decenni, per la sua stupidità:

Saranno Nazi Vostri

Novantadue minuti d’applausi. Con molta ironia.
Ora, vorrei sapere solo una cosa, che stracazzo significa questo sottotitolo? Non è una fottuta commedia sexy, pecoreccia, squallida.
Iron Sky NON è una commedia. È satira.
Non fa ridere, non come fa sganasciare Una Pallottola Spuntata (a proposito, il titolo originale è Naked Gun/Pistola Nuda), che comunque non è squallida manco lei.
È satira, dicevo. Che si concede pure un finale tragico.
Ma che cosa state facendo? Che vi siete messi in testa? Ma come vi permettete? Ma chi ve la dà l’autorità di imporre la vostra becera visione di un film che, con ogni probabilità, il tizio che s’è inventato i nazi vostri non ha nemmeno visto?
Perché, se l’avesse fatto, non staremmo a parlare di Nazi Vostri. Questo è certo.

"Devo fave un pvelievo al bOncomat, tovno subito!"

Altro orrore, da un po’ di tempo si assiste a una specie di “doppiaggio etnico”. Siccome il pubblico è scemo, il Malefico Doppiaggio ha deciso di far parlare personaggi che nei film risultano francesi, russi, tedeschi, come macchiette, caso mai non dovesse arrivare a capire che un certo personaggio è straniero. Oooohh…
Indimenticabile, per ragioni d’ilarità irrefrenabile, Marion Cotillard che in Contagion parla (secondo l’italico doppiaggio) come l’Ispettore Clouseau: “Ma cosa sc’è in quella stonsa?”.
Capite? Oppure Cate Blachett che nell’ultimo Indiana Jones sembrava Ivan Drago tispiezzoindue.
Cosa ci aspetta mai? Renate Richter che parla come un kameraten? Ai ciovani, per i ciovani! Perché qvesta è la cenialità del crande doppiaggio italianen?
Ho deciso di rivedere Iron Sky doppiato in italiano, per capire che cosa sono riusciti a fare. A distruggere, cioè.
Ma prima, prossimamente, ci occuperemo del ridoppiaggio de Lo Squalo. Perché una cosa buona avevano fatto, e hanno deciso di annichilirla.
Malinconia a pacchi. E una drammatica profezia da parte dell’oracolo gugle:

Kick-ass writer, terrific editor, short-tempered human being. Please, DO hesitate to contact me by phone.
  • Dico solo una cosa: Se mi lasci ti cancello.
    E aggiungo: “io era… macchina-che-era”, da una vecchia puntata di Futurama

    E la finiamo lì perché l’argomento, da povera sfigata laureata in lingue che è costretta a rispondere al telefono e tradurre qualche schifosa e sgrammaticata lettera commerciale di tanto in tanto e che darebbe l’anima per poter entrare in questo mondo di traduttori/adattatori (NON doppiatori) cinematografici della domenica mi fa incazzare come una bestia.

    Babol

  • […] Visita il sito bookandnegative oppure iscriviti al feed Leggi l'articolo completo su AlterVista […]

    • 12 anni ago

    Anche io giungo in ritardo. E’ un articolo da applausi e assolutamente condivisibile nei contenuti. Il “saranno nazi vostri” snatura tutto e riduce tutto in burletta, neanche fosse un film di Pierino. Ripenso anche a quando da ragazzino vidi il primo Guerre Stellari e ancora oggi mi confondo tra Darth Fener – Dart Vader, Han Solo – Jan Solo, R2D2 – C1P8 e Leia – Leila…….

    • Sì, modifiche del tutto inutili. Come se Darth Fener fosse più comprensibile (o forse più musicale?), rispetto a Darth Vader (il cui nome comunque ha un senso, perché assonante a Dark Father). Vabbé…
      Grazie mille. 😉

  • Scusate il ritardo 😀 Sono contento che il Malvagio Consiglio venga menzionato anche al di fuori del mio blog: è un nemico oscuro e terribile, e va debellato quanto prima.
    Aspetto la versione italiana di Iron Sky per esprimermi… sperando che non venga doppiato in stile Bagaglino.
    Brrr.

    • Maledetti! 😀

  • posso dire “fuori i nomi!” ?
    Perchè ci sarà una persona, due persone che hanno deciso questo. Perchè io vorrei che avessero un nome per potergli chiedere “perchè?”
    Solo questo…

    • Mi unisco: fuori i nomi.

  • Alla fine si riduce tutto alla solita minestra: in Italia o si fa così o non si fa. E si fugge all’estero per trovare qualcosa di degno…
    Libri, film, tutto rimestato per renderlo unico, come solo noi sappiamo fare. Peccato che unico non sia per definizione bello e piacevole…

    • Ma tanto le nostre sono domande senza risposta. Perché avete scelto questo sottotitolo? Perché è simpatico? Perché davvero pensate di fare il bene del film promuovendolo in questo modo, come fosse un cinepanettone?
      Non lo sanno manco loro, il perché. Vogliono fare i simpaticoni, ecco la cosa peggiore.

  • Il peggio del peggio è “Se mi lasci ti cancello”, un’italianizzazione che grida ancora vendetta.

    Nel doppiaggio – parlando di cose recenti – ho trovato scadente quello del Trono di Spade. Esagero?

    • Quel film non sono andato a vederlo proprio perché a giudicare dal titolo pareva una cagata. Anzi, devo ancora recuperarlo. Adesso lo scarico.

    • Mmmhh… ti dirò, anche lì, per fortuna (a questo punto), ho usufruito dell’audio originale. Non so rispondere. ^^

      • Infatti, io ho visto quasi tutti gli episodi in inglese tranne un paio che erano reperibili solo in italiano.
        Mi veniva da piangere…

  • Evolveremo delle maniglie sulle chiappe per quanto ci prendono per il culo.

    • ahahahah XD Ci vorrebbe un banner.

  • Come dissi da Giovanni, a questo punto era meglio non portarlo proprio. Per fare le cose male, tanto vale non farle. Magari riusciranno ad attirare gli spettatori goliardici-medi, che ovviamente rimarranno delusi perché si aspetteranno qualcosa che non è, ma tutti quelli dotati di almeno un briciolo di intelligenza, vedendo un titolo del genere scapperanno a gambe levate, perdendosi invece qualcosa che avrebbero potuto apprezzare.
    Insomma, un solo sottotitolo, doppio danno.

    Ciao,
    Gianluca

    • Infatti, un doppio danno. Personalmente, con un titolo del genere non sarei mai andato a vederlo. E credo che molti rinunceranno, perché ingannati.

  • Quella dei titoli tradotti in maniera offensiva per il pubblico è storia antica, e dolorosissima.
    Perché “National Lampoon European Vacations” divenne “Ma guarda un po’ ‘sti americani”?
    Resta un mistero inspiegabile.
    “Les biches”, commedia francese su turbamenti adolescenziali venne ritenuto invendibile al pubblico italiano dei primi anni ’70, e quindi tagliando una striscia del poster, il titolo divenne “Lesbiches”, e fu un clamoroso successo.
    Perché poi l’idea è quella – tirare i gonzi in sala, estorcendo loro un biglietto di prima visione. Se poi il film non piace, e disattende le aspettative, beh, problema loro, giusto?
    Restano casi altrettanto inspiegabili.
    Perché “Stir Crazy” divenne “Flip out”?
    Perché “Weird Science” divenne “La Donna Esplosiva”?
    Perché “Battle beyond the stars” divenne “I magnifici sette dello spazio”, quando i protagonisti sono sei?
    “Vibes” si trasformò ne “Il Segreto della Piramide d’Oro” soltanto per spoilerare il pubblico fin dalla locandina?
    Davvero qualcuno distribuì “The Beach Girls” come “Marjiuana e Saune Erotiche”?

    Ma i veri orrori, più ancora che in TV (il personaggio di cui parla Marco è la protagonista de La tata, che da ebrea diventa italiana… con non pochi problemi tra Annukkah e Bar Mitzvahs…), si trovano nei cartoni animati.
    Il mio preferito resta, naturalmente, il brutale “Slayers”, che da noi divenne un più poetico “Un incantesimo dischiuso fra i petali del tempo” (e poi venne cancellato dalla programmazione per via delle tette di una delle protagoniste, evidentemente non abbastanza poetiche).
    Ma anche i brani di dialogo aggiunto a caso, o i dialoghi buttati a mare in toto e rimpiazzati da improvvisazioni deliranti dei doppiatori (che ora cenano gratis facendo ospitate alle convention) sono episodi emblematici.

    • A me viene sempre in mente Total Recall/Atto di Forza… 😀
      Oppure Il Giovane Sherlock Holmes che diventa Piramide di Paura, così che diventava una sorpresa scoprire che il protagonista era proprio quel Sherlock Holmes. E poi si sottolineava un lato horror che la pellicola non ha…
      Però adesso c’è proprio la volgarità in atto. Cioè, davvero, è un titolo privo di senso. Fossi nel regista o nei produttori di Iron Sky farei causa. È inaccettabile.

  • Ho il sospetto, e qui qualcuno mi smentisca, vi prego, che il Malvagio Consiglio provenga direttamente dalla TV. Mi spiego, se un tempo il lavoro intorno agli adattamenti cinematografici era discretamente curato, quello per molte serie TV erano già a livelli pietosi. Perché far diventare la protagonista del telefilm un’italiana, tra l’altro in versione macchietta? Perché Willy dei Simpson da scozzese è diventato sardo, anche lui macchietta? Di esempi ce ne sono troppi, purtroppo…

    • Non capisco quale sia la protagonista alla quale ti riferisci. ^^
      Comunque, certe cose non sono nemmeno sbagliate, tipo Willy dei Simpson, che doveva comunque conservare un accento diverso, in quanto il personaggio doveva distinguersi necessariamente, fungere da intermezzo comico. E ti assicuro che lo scozzese tipico e incomprensibile rispetto all’inglese.
      Quel che voglio dire è che in quel caso la qualità macchiettistica del personaggio si sarebbe persa, per cui hanno deciso di farlo sardo, un dialetto al quale siamo abituati. 😉

      • Ah sì, anni dopo scoprii che era di origini ebraiche, altro che italiana! 😀
        Eh sì, strane decisioni…

      • Maledetto tablet, avevo scritto “La Tata” 🙂

  • Vedo che google ha già capito tutto 🙂
    A parte scherzi, quel titolo è un insulto, e anzi danneggia il film creando l’aspettativa di qualcosa di diverso.
    Non andrò a vederlo in lingua italiana (ovviamente anche perché l’ho già visto) per timore di scoprire quali piacevolezze si sono inventati nel doppiaggio… Non oso pensarci.

    • Sì, è un insulto, oltre a un modo per creare false aspettative e far incazzare gli spettatori in sala. Già me l’immagino, tutti quelli che andranno a vedere il film aspettandosi Una Pallottola Spuntata uscire poi delusi dicendo che “Non fa ridere…”
      Già succedeva quando era solo in inglese. Figuriamoci dopo questo colpo di genio.

  • I primi esempi che mi vengono in mente: Se Mi Lasci ti Cancello, Ribelle (perché “Coraggiosa” non ci piace), Dragon Trainer (come cambiare un titolo, lasciandolo però nella lingua originale)…

    • Perché Ribelle sa di gioventù bruciata. Coraggiosa, ‘mbè’, magari non è tatuata, no so… 😀
      Credo che lo stesso fenomeno riguardi gli adattamenti dei titoli di romanzi stranieri.

      • Be’, al terzo tentativo ci hanno preso per metà.
        Ma il punto è che, ok, Trappola di Cristallo o 58 Minuti per Morire sono titoli del tutto estemporanei, che se ne fregano della serialità. Adesso invece ci vanno giù duro. Siccome da noi l’unica commedia che riempie i cinema è quella volgarissima, allora non c’è spazio per quella leggera, satirica. Cioè, lo spazio c’è, ma non secondo questi signori.

      • Graceling, che è rimasto Graceling; peccato che s’intitoli cosí in riferimento ai Graceling, personaggi che hanno una Grace, che in Italiano è diventata “Dono”.

        Come dice un mio amico: è l’Inglese che è una lingua bizzarra:

        Die Hard significa Trappola di Critstallo
        Die Hard 2 significa 58 Minuti per Morire
        Die Hard with a Vengeance significa Die Hard

  • Credo che salterò… e saranno solo Nazi loro!!

    • Guardalo in lingua originale, così se la prendono in saccoccia. 😉

  • Quando rilessi la notizia, sicura sta volta, sul blog di Mr.Giobblin , pensai anche io a “Cielo d’acciaio”, un gran bel titolo.
    Pensando, ingenuamente, che il titolo del post fosse una sua battuta…poi lessi che era il sottotitolo del film…
    Ma, vogliamo anche parlare del “Riposa in pezzi” dei Mercenari 2?
    Vogliamo anche parlare…no, che ne parliamo a fare 🙁

    • Già, “riposa in pezzi” de I Mercenari 2, che ho messo in risalto nella recensione relativa. Traduzione letterale di “rest in pieces”, laddove occorreva l’adattamento!

      Riposa in Pezzi non significa un cazzo. E infatti non fa ridere.

  • E’ l’ultima goccia che dimostra chiaramente quanto ormai si sia definitivamente perso il senso del ridicolo. Una volta adattavamo a perfezione, come l’esempio che hai messo ad inizio post, oggi ci sono delle traduzioni oscene, per di più accompagnate da doppiaggi quasi amatoriali. Un’altro pezzo di eccellenza che sta vivendo di ricordi…

    • Sì, e s’illude di essere ancora di qualità.
      E poi, c’era il rispetto, per il pubblico, ma soprattutto per l’opera che ridoppiavano.